Caricamento Eventi

« Tutti gli Eventi

Le Mostre d’arte a Firenze e provincia

29 Gennaio 2025 - 28 Febbraio 2025 ore 23:59

Fino al 16 febbraio

Stanislao Pointeau: un macchiaiolo toscano di origini francesi

‘Terre degli Uffizi’ torna a San Casciano con una mostra monografica dedicata per la prima volta al pittore franco-fiorentino Stanislao Pointeau (Firenze, 1833 – Pisa, 1907) e al ruolo da lui rivestito nella genesi e nella maturazione della ‘macchia’ a Firenze e in Toscana. Curata da Michele Amedei all’interno dei progetti ‘Piccoli Grandi Musei’ e ‘Uffizi Diffusi’, l’esposizione rende omaggio allo storico dell’arte sancascianese Carlo del Bravo che riscoprì l’artista alla fine degli anni Settanta. Il percorso espositivo getta una luce inedita sul rapporto del pittore con l’ambiente artistico internazionale, come rivelano le preziose incisioni di Marcellin Desboutin, mentre al suo legame con la compagine dei macchiaioli è dedicata una sezione che è anche il fulcro della mostra e che comprende uno dei prestiti più importanti provenienti dalle Gallerie degli Uffizi, ‘Sulle rive dell’Arno’, di Telemaco Signorini, conservato nella Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti. Il percorso espositivo si sviluppa in quattro sezioni organizzate cronologicamente: gli esordi e la figura di Pointeau come tramite fra la cultura figurativa toscana e francese; l’accostamento alla Macchia dopo un viaggio in Mugello nel 1851; il rapporto con i macchiaioli fra gli anni ’50 e ’60, con quadri come ‘Renaioli sull’Arno’ e ‘La ferratura del bove’; infine i soggiorni al Sud e il trasferimento a Pisa nel 1867, dove si nota la svolta Simbolista maturata a contatto con la pittura internazionale presente a Pisa.

Orario: lunedì 9-13, martedì, giovedì e venerdì 15-19, sabato e domenica 10-13 e 15-18.

Museo Giuliano Ghelli – San Casciano – Via Roma, 37

Info: 055.8256385 – 055.8256380


Fino al 17 febbraio

Felice Carena. Vivere nella pittura

Un doveroso omaggio al pittore torinese Felice Carena, che visse a Firenze nella prima metà del XX secolo e insegnò all’Accademia di Belle Arti per 20 anni – chiamatovi nel 1924 alla cattedra di disegno dal vero – e per 11 ne fu presidente. Figura chiave del Novecento italiano, interprete creativo del contesto culturale fiorito nella prima metà del secolo, Felice Carena (Torino, 13 agosto 1879 – Venezia, 10 giugno 1966) nel corso degli anni capta, assorbe e restituisce in chiave solitaria le grandi novità che segnano la pittura del suo tempo, attingendo in forma altrettanto ispirata alla lezione dei secoli passati. La mostra di Palazzo Medici Riccardi, curata da Luigi Cavallo e Elena Pontiggia, nata da un’idea della pronipote dell’artista Magda Grifò, e con il coordinamento di Valentina Zucchi, segue attraverso 6 sezioni la vicenda creativa di Felice Carena approfondendo gli anni vissuti a Firenze, dal 1924 al 1945, quando si trasferisce a Venezia, fino alla conclusione della sua vita, nel 1966 e propone ai visitatori un importante nucleo di oltre 50 opere, tra cui numerosi inediti di proprietà della famiglia, affiancati a prestiti provenienti da importanti istituzioni pubbliche e private di Firenze, Roma, Venezia, Milano… Tra i capolavori ‘Susanna’ (1924), ‘Gli Apostoli’ (1926), ‘La scuola’ (1928)’, Autoritratto nelle studio’ (1933) e, fra i tanti ritratti dei familiari, ‘Donatella che scrive’ (1933).

Orario: tutti i giorni 9-19, chiuso mercoledì.

Palazzo Medici Riccardi – Via Cavour, 3 – Firenze

Info: 055.2760552 www.palazzomediciriccardi.it


Fino al 20 febbraio

Majapahit terracotta statues (1295 -1500)

La galleria Bunker si trasforma in uno spazio di riflessione e dialogo, dove la memoria storica, attraverso la metamorfosi, si anima nuovamente con il progetto ‘Metamemoria’, un nome che simboleggia l’interazione dinamica tra la memoria e la trasformazione. Ecco quindi che gli artisti contemporanei Letizia Lucchetti, Lorenzo Ermini e Damiano Groppi ‘esplorano’ le statue in terracotta dell’antica cultura Majapahit, sorta in Indonesia, nella parte orientale dell’isola di Giava, nel 1293 e scomparsa nel 1520 insieme al regno di Majapahit. Rappresentanti di una femminilità generosa e di un legame con la maternità, le opere emergono dalle ceneri della dominazione islamica portando un messaggio di resilienza e rinnovamento. Le opere di Lucchetti, con la loro dolcezza e ingenuità, offrono una visione che si fa rapidamente complessa e provocatoria, riflettendo le contraddizioni del nostro tempo. Lorenzo Ermini, con i suoi dipinti frammentati e fluidi, analizza il panorama iconico contemporaneo e si confronta con le sfide della figura umana in un contesto in continuo mutamento. Damiano Groppi, con i suoi vasi ispirati alle statue, ricrea una connessione con il passato, razionalizzando le forme antiche in una nuova narrazione contemporanea. Ingresso libero.

Orario: dal lunedì al venerdì 10-17, chiuso sabato e domenica.

Galleria Bunker – Via San Gallo, 108r – Firenze

Info: 340.9510475 www.instagram.com/bunkergalleria


Fino al 21 febbraio

Madre Orizzonte

Una mostra personale dell’artista Lanfranco Quadrio De Agostini è allestita presso la galleria della Fondazione Il Bisonte. L’esposizione, accompagnata da un testo critico di Silvia Bellotti, raccoglie una selezione di opere realizzate con tecniche miste e bulini. Pittore e incisore di fama internazionale, figlio d’arte formatosi tra Palermo e Urbino, Lanfranco Quadrio De Agostini si distingue per un approccio che unisce la tradizione incisoria con un’espressione pittorica contemporanea, capace di generare uno spazio di libertà all’interno dei limiti imposti dalle tecniche. Il titolo della mostra evoca il tema centrale della sua ricerca: l’orizzonte come spazio liminale tra la vita e la morte, un confine che, secondo l’artista, si configura al contempo come gabbia che trattiene e come ponte che conduce verso nuove visioni e possibilità. Ispirandosi a opere letterarie come “Kaputt” di Curzio Malaparte e la “Divina Commedia” di Dante, Quadrio De Agostini esplora la dimensione del purgatorio come luogo di transizione e metamorfosi, costellato di anatomie umane e animali in continua ridefinizione. Il linguaggio visivo coniuga la precisione tecnica ad una visione onirica e ci invita a riflettere sull’ambivalenza dei confini e su un mondo libero dalle barriere.

Ingresso libero. Orario: tutti i giorni 9-13 e 14.30-18.30, chiuso sabato e domenica.

Galleria Il Bisonte – Via San Niccolò, 24 rosso – Firenze

Info: 055.2342585 www.ilbisonte.it


Fino al 24 febbraio

Giacomo Matteotti. Ritratto per immagini

Il Memoriale delle deportazioni di Firenze ospita una mostra dedicata alla personalità di Giacomo Matteotti, un protagonista della vita politica del ‘900 nella sua dimensione umana e politica. L’allestimento è dedicata soprattutto al pubblico delle giovani generazioni ed è un ‘racconto per immagini’, accompagnato da note introduttive e con molta documentazione inedita, ispirato all’omonimo volume curato da Maurizio Degl’Innocenti e Stefano Caretti. Si tratta di un’originale rilettura della vita del segretario del Partito socialista unitario, padre, marito, militante e strenuo antifascista, rapito e ucciso dai fascisti il 10 giugno 1924, cento anni fa. La mostra, promossa dal Comitato nazionale per le celebrazioni della morte di Giacomo Matteotti con il contributo della Regione Toscana, è patrocinata da Comune di Firenze, Comune di Prato, dal Museo e centro di documentazione della deportazione e Resistenza, Luoghi della Memoria, Associazione Nazionale ex deportati nei campi nazisti e dalla Fondazione di Studi Storici Filippo Turati di Firenze, che concede il materiale in esposizione.

Ingresso libero. Orario: dal venerdì al lunedì 10-13, nelle Domeniche Metropolitane anche 15-18.

Memoriale delle deportazioni – Via Donato Giannotti, 78 – Firenze

Info: 055.2768224 www.memorialedelledeportazioni.it


Fino al 28 febbraio

Un altro universo

Crumb Gallery apre la programmazione del 2025 con una mostra di Pax Paloscia, artista visiva che con il suo mix di culture e stili – Street Art, documentaristica, iperrealismo, fumetti, illustrazione, fotografia – racconta il mondo attraverso gli occhi dell’adolescenza, creando così un viaggio emotivo che esplora le sfaccettature di un’età della vita al tempo stesso universale e personale. Attraverso anche l’uso di elementi surreali come maschere e simboli, Pax dà vita a giovani che diventano piccole divinità, testimoni di un universo lontano eppure profondamente umano. Il suo lavoro invita a riflettere sul senso di isolamento e connessione, trasportando lo spettatore in una dimensione in cui fragilità e forza coesistono. L’allestimento, costituito da 15 dipinti accompagnati da una piccola scultura, è fatto di figure a tratti mistiche ma anche profondamente umane. Il volto di ‘Ragazzo in rosa’ emerge da uno sfondo colorato su cui il suo corpo si abbandona, il ragazzino di ‘Fiori viola’, occhi socchiusi, ci affronta con le mani giunte, chiuso in un’aria malinconica, ‘Mr Fox, invece, ha il volto coperto da una maschera, simbolo di protezione e mistero che sottolinea il tema del doppio e del non detto.

Ingresso libero. Orario: giovedì, venerdì e sabato 16-19 o su appuntamento.

Crumb Gallery – Via San Gallo, 191 rosso – Firenze

Info: 347.3681894 www.crumbgallery.com


Fino al 28 febbraio

Suspended Flow

Sculture di luce realizzate in vetro di Murano appese al soffitto e scritte al neon interattive ‘alimentate’ dal passaggio delle persone che vivono il Mercato. È l’installazione site specific firmata dall’artista Vincenzo Marsiglia a cura di Davide Sarchioni e prodotta da Mercato Centrale Firenze, in occasione delle celebrazioni per i dieci anni del progetto artistico ideato da Umberto Montano in collaborazione con il gruppo Human Company. Opere interattive e realtà aumentata che si mettono in dialogo con l’innovativa architettura in ferro realizzata nel 1874 da Giuseppe Mengoni, già autore del mercato di Sant’Ambrogio e della celebre Galleria Vittorio Emanuele di Milano. L’installazione aerea è composta da diverse sculture luminose a neon, realizzate in vetro soffiato di Murano, sospese nella parte alta dell’architettura quasi fluttuando nello spazio seguendo un preciso ordine prospettico come costellazioni di un’immaginaria sfera celeste. Alcuni elementi configurano una stella a quattro punte, segno distintivo del linguaggio di Marsiglia, altri impiegano il lettering per formulare frasi e messaggi rivolti al pubblico, come ‘Suspended Flow’, ‘Light in your eyes’ e ‘Looking up’ che, collocati in una posizione, invitano gli utenti del mercato ad alzare lo sguardo.

Orario: tutti i giorni 9-24.

Mercato Centrale – Piazza del Mercato Centrale e Via dell’Ariento – Firenze

Info: 055.2399798 www.mercatocentrale.it


Fino al 2 marzo

Inside Klimt

Alla Cattedrale dell’Immagine, a due passi da Ponte Vecchio, torna dopo 8 anni una mostra immersiva, completamente rinnovata, che ripercorre la storia personale e artistica di Gustav Klimt, un’esperienza che immerge il visitatore nell’arte di questo straordinario artista, il più celebre tra i fondatori della Secessione Viennese. Lo vedremo ai suoi esordi e alla fine della sua carriera, passando per i suoi più grandi successi e intravedendo alcuni momenti della sua vita privata. Da diversi anni ormai le mostre immersive sono entrate a far parte dell’immaginario collettivo, rivoluzionando completamente l’idea della fruizione di una mostra d’arte, accogliendo i visitatori nel cuore di un suggestivo spazio multimediale a 360° con 35 minuti di esperienza multisensoriale: immagini, luci, colori e musica che avvolgono letteralmente il pubblico. Possibili anche l’esperienza con il visore VR e l’esperienza ‘Be Klimt!’, per dare sfogo all’estro creativo.

Orario: dal lunedì al venerdì 10-19, sabato e domenica 10-19.30.

Santo Stefano al Ponte – Piazzetta di Santo Stefano – Firenze

Info: 055.217418 www.cattedraledellimmagine.it


Fino al 9 marzo

La Sala Grande. Giorgio Vasari per Cosimo I de’ Medici

Carlo Francini e Valentina Zucchi curano questa mostra che vuole celebrare i 450 anni dalla morte di Cosimo de’ Medici e Giorgio Vasari attraverso una delle loro costruzioni più emblematiche: il Salone dei 500 di Palazzo Vecchio.
La sala – sorta sul finire del Quattrocento – conobbe infatti un significativo rinnovamento a partire dal 1563, quando il duca ne promosse la decorazione in vista dei festeggiamenti per le nozze del principe Francesco, suo primogenito, con Giovanna d’Asburgo, in programma nel dicembre 1565. Le pareti furono sopraelevate di circa 7 metri, il soffitto a cassettoni venne approntato grazie a un solido impianto ligneo e ornato di una ricca serie di dipinti, tesa a comporre una simbolica mappa storico-geografica della Toscana imperniata sulla figura di Cosimo. Sul soffitto campeggiano infatti episodi della storia di Firenze e delle sue vittorie contro Pisa e contro Siena, cui si affiancano allegorie dei quartieri cittadini e delle città toscane. L’esposizione presenta al pubblico un approfondimento su questa grandiosa fabbrica artistica attraverso disegni, pagamenti, lettere preziose fra cui quella di Michelangelo che consiglia di rialzare la sala e un video che raffigura i 40 pannelli del soffitto e ce li fa vedere da vicino insieme al disegno preparatorio. Fra gli autori anche Giovanni Stradano, Giovanni Battista Naldini e Jacopo Zucchi.

Orario: tutti i giorni 9-19, giovedì 9-14, visite speciali tutte le domeniche alle 15 su prenotazione.

Salone dei Cinquecento – Palazzo Vecchio – Piazza della Signoria – Firenze

Info e pren.: 055.2768224 – info@musefirenze.it


Fino al 14 marzo

I GRANT YOU REFUGE

Una mostra fotografica realizzata da sei fotografi palestinesi che testimoniano gli orrori della guerra nella striscia di Gaza. La rassegna è ospitata ospitata dall’Istituto Universitario Europeo di Firenze nel chiostro della storica sede della Badia Fiesolana e con la direzione artistica di Paolo Patruno, fotografo e filmmaker freelance il cui lavoro si concentra su temi legati a questioni umanitarie e documentari con risvolti sociali. Il titolo della mostra ha un significato simbolico: si ispira a quello della poesia della scrittrice e poetessa palestinese Hiba Abu Nada, uccisa nel 2023 nella sua casa a Gaza durante un bombardamento. Le foto dei sei fotografi documentano quello che sta accadendo in terra palestinese ma offrono anche l’opportunità di riflettere, capire e, soprattutto, non dimenticare. Immagini che ci mostrano non solo la distruzione e la sofferenza, ma anche la resilienza e la dignità del popolo palestinese. La mostra rappresenta, inoltre, un omaggio allo spirito indomito dei sei reporter della Striscia di Gaza, rappresentanti delle decine di fotoreporter che vivono e lavorano nella zona e che sono testimoni oculari di uno dei conflitti più devastanti del nostro tempo. Le foto protagoniste della mostra sono state realizzate dai reporter Shadi Al-Tabatibi, Mahdy Zourob, Mohammed Hajjar, Saeed Mohammed Jaras, Omar Naaman Ashtiwi e Jehad Al-Sharafi.

Ingresso gratuito. Orario: tutti i giorni 9-19, chiuso sabato, domenica e festivi.

Istituto Universitario Europeo – Via della Badia dei Roccettini, 9 – Fiesole

Info: 055.46851 www.eui.eu


Fino al 28 marzo

Amor nel Kaos

L’artista fiorentino Francesco Forconi, in arte Skim, è ospite nella sede di Banca Generali Private a Firenze. L’esposizione, organizzata dalla Galleria Open One di Pietrasanta, è composta da 18 dipinti la maggior parte dei quali realizzati dall’artista appositamente per l’occasione. Le opere si presentano ricche di colore quasi a voler invadere le pacate stanze dell’Istituto; la forza dirompente della policromia tipica del graffitismo, mondo di formazione di Skim (classe 1985), viene trasmigrata su tele rendendole prepotentemente gentili, mai sfacciate, anzi armonicamente inserite nel contesto ambientale. Il suo motto “In Colour We Trust” ben rappresenta il messaggio dell’artista, che tratta ed interpreta i temi, mai banali, rappresentati nelle opere con un proprio linguaggio new pop che ben lo identificano nel panorama artistico attuale. In mostra può essere ammirato anche un omaggio a Picasso eseguito con lo stesso personale linguaggio che ritroviamo nell’interpretazione dei dipinti del grande metafisico e surrealista del ‘900.

Ingresso libero. Orario: dal lunedì al giovedì 9-13 e 15-17, venerdì 9-13.

Banca Generali Private – Viale della Giovine Italia, 1 – Firenze

Info: 055.4044700


Fino al 29 marzo

Dalla carta alla pietra

Ci presenta ‘Il modello per il Vaso di fiori di Edoardo Marchionni’ questa mostra allestita presso il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure nell’ambito della rassegna ‘Caring for Art. Restauri in mostra’, che presenta al pubblico il lavoro degli 11 settori di restauro dell’Istituto fiorentino, costantemente impegnato nella conservazione del patrimonio artistico. L’attuale esposizione è dedicata al lungo e paziente intervento che ha interessato un dipinto su carta raffigurante un vaso con fiori eseguito a tempera a uovo negli anni Settanta dell’Ottocento da Edoardo Marchionni, allora Direttore dell’Opificio. Il dipinto, mai esposto in precedenza, era il modello 1:1 per un pannello in commesso di pietre dure che fu realizzato dall’Opificio per l’Esposizione universale di Parigi del 1878, ma rimase invenduto a causa del prezzo elevatissimo. Rimasto nel patrimonio dell’Istituto fiorentino è ora stabilmente esposto nel Museo. Il modello invece, strumento di lavoro realizzato a tempera all’uovo su carta da spolvero è stato rinvenuto e identificato negli archivi dell’Opificio in condizioni critiche e restaurato con un intervento iniziato nel 2023 e portato a compimento anche con l’aiuto delle nanotecnologie del Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze.

Orario: tutti i giorni 8.15-14, chiuso domenica.

Museo dell’Opificio delle Pietre Dure – Via degli Alfani, 78 – Firenze

Info: 055.26511 www.opificiodellepietredure.cultura.gov.it


Fino al 30 marzo

La croce che fiorisce e le stimmate di Francesco, un percorso fra testi e immagini a Santa Croce

Un percorso espositivo di singolare originalità, dove dialogano opere d’arte e antichi documenti, viene ospitato nel Refettorio d’inverno del complesso monumentale di Santa Croce per celebrare gli ottocento anni del miracolo delle Stimmate di Francesco d’Assisi. La mostra racconta i cambiamenti nelle rappresentazioni artistiche del miracolo delle stimmate tra la metà del Duecento e la prima metà del Trecento, mettendo a confronto opere e antichi testi manoscritti, in vario modo legati alla basilica francescana, che dopo secoli tornano nella loro casa di origine. In particolare, grazie al prestito della Galleria dell’Accademia di Firenze, vengono riportate in Santa Croce due tavole dipinte da Taddeo Gaddi che facevano parte di un complesso arredo. Presente anche un altarolo portatile mai esposto prima d’ora, che conferma la grandezza di Gaddi pittore e la sua influenza di intellettuale sull’iconografia del luogo. L’esposizione è stata curata da Sonia Chiodo, Giovanni Giura, Anna Pegoretti e Federico Rossi. Le opere e i documenti provengono dalla Galleria dell’Accademia di Firenze, dalle Gallerie degli Uffizi, dalla Biblioteca Medicea Laurenziana, dalla Biblioteca dalla Pontificia Università Antonianum, dalla Biblioteca Malatestiana, dall’Archivio storico diocesano di Arezzo e da una collezione privata.

Orario: dal lunedì al sabato 9.30-17.30, domenica e festivi 12.30-17.45.

Refettorio di Santa Croce – Piazza Santa Croce – Firenze

Info: 055.2466105 www.santacroceopera.it


Fino al 31 marzo

La distanza ravvicinata

Terza mostra per lo spazio espositivo della Libreria Brunelleschi, organizzata dall’Opera di Santa Maria del Fiore con la collaborazione del National Fund for Culture of Bulgaria e Sofia Municipality Culture Programme. Curata da Vincenzo Circosta e Giuseppe Giari, l’esposizione presenta per la prima volta dieci fotografie di Lilyana Karadjova che hanno come soggetto le Sacre Reliquie esposte nel Museo dell’Opera del Duomo. Si tratta di immagini uniche, stampate in cianotipia su vetro invece che su carta, come da tradizione. Una tecnica che esalta la radiosità di questi oggetti sacri, mentre il caratteristico colore blu evoca il Regno Celeste: una tecnica fotochimica che raramente veniva utilizzata in passato, frutto di un lungo lavoro di ricerca dell’artista bulgara, docente presso l’Accademia Nazionale d’Arte di Sofia. Nelle foto di Lilyana il tema della distanza ha una declinazione diversa dal consueto: la distanza qui è tutta metafisica e ci parla del ruolo stesso dell’opera d’arte quando si confronta col divino: l’artista è medium attraverso il quale la distanza tra Terra e Cielo, tra Uomo e Dio, si avvicina. Il suo lavoro dedicato alle reliquie dei Santi sembra riecheggiare i supplizi dei dipinti seicenteschi di Jusepe de Ribera: il tesoro dell’Opera non sono più i reliquiari ricchi di oro, argento e gemme ma i frammenti stessi delle ossa dei corpi e quelli del legno della Croce.

Ingresso libero. Orario: tutti i giorni 9-16.45.

Libreria Brunelleschi – Antica Canonica di San Giovanni – Piazza San Giovanni, 7 – Firenze

Info: 055.2302885 www.duomo.firenze.it


Fino al 2 aprile

Retroscena

‘Storie di resistenza e dissidenza nella Collezione Della Ragione’ è il sottotitolo di questo secondo appuntamento del cartellone ‘Effetto Novecento’, programma di mostre ed eventi predisposto per l’autunno dal Museo Novecento di Firenze. A cura di Sergio Risaliti, Eva Francioli e Chiara Toti, la mostra si presenta come un focus tematico dedicato alle opere di alcuni maestri del Novecento che hanno vissuto i durissimi anni tra i due conflitti mondiali, subendo o contrastando il regime fascista negli anni Trenta e Quaranta: Scipione, Mario Mafai, Antonietta Raphaël, Renato Guttuso, Renato Birolli, Emilio Vedova. Artisti che sono stati amati da Della Ragione, sensibile collezionista di un’arte compromessa con il dolore e il male di vivere, trascinata nei moti di resistenza e ribellione al più oscuro destino. Alcuni di loro, Mafai, Antonietta Raphaël, Guttuso, furono perfino ospitati nella villa dell’ingegnere nei pressi di Genova per fuggire dalle persecuzioni del regime. Ad emergere, in alcuni casi, è l’impegno civile e politico, quella presa di posizione che fu soprattutto di sostanza morale e che maturò nell’arte italiana una divaricazione linguistica e di stile tra chi viveva e operava in una visone distaccata della vita e della storia e chi diversamente entrò in un contatto bruciante, tormentato e disperato con la realtà di allora.

Orario: tutti i giorni 11-20, chiuso giovedì.

Museo Novecento – Piazza Santa Maria Novella, 10 – Firenze

Info: 055.286132 www.museonovecento.it info@musefirenze.it


Fino al 10 aprile 2025

Scenari

Nuovo episodio del progetto artistico internazionale ideato e diretto dal critico Carlo Franza nei locali dell’ostello Plus Florence. Sei le mostre e gli artisti coinvolti. I sei di questo capitolo sono: l’espressionista milanese Biagio Battaglia con ‘Un grande racconto’; il vignettista israeliano rumeno Andy Ceausu, dallo stile pittorico ermetico e spirituale con ‘Mondi immaginari’; le memorie salentine di Vito Chiarello con ‘Antiche memorie’; il pisano Alessandro Di Vicino Gaudio, detto il Bansksy italiano, con ‘Racconti e storie’; Sergio Gimelli che usa tecniche diverse, carte applicate, ritagli e colori e toni pastellati per le sue ‘Storie di ieri e di oggi’. E infine il racconto grafico della milanese Linda Grittini con ‘Le vertigini del mondo’. Accanto a questo gruppo di artisti, Franza presenta nell’ostello anche Tiziana Coccia con ‘La misura delle nuvole’ e un’arte che si muove tra la resa realistica della natura per raffigurarne la calma surreale e la forza che si scatena da esse. E infine la romana Eugenia Serafini che con la mostra ‘Paesaggi di alberi’ invita ad abbracciare con lo sguardo la bellezza della natura circostante e trova negli alberi un archetipo, la poesia essenziale, quasi fossero una divinità.

Ingresso libero. Orario: nell’apertura dell’ostello.

Plus Florence – Via Santa Caterina d’Alessandria, 15 – Firenze

Info: 055.6286347


Fino al 18 aprile

L’impotenza celeste dei pianeti

Il Ponte ha aperto il 2025 con una monografica dedicata a Pierluigi Fresia (Asti, 1962) del quale vengono presentate, per cura di Pietro Gaglianò, opere fotografiche inedite degli ultimi anni. Il titolo è estrapolato da una frase di Marcel Proust che parla della madre e del suo modo di vivere la vita con “una luminosità tutta arrivata da astri diversi”. Una immagine che calza con il modo che ha Fresia di vedere sia la fotografia che la vita. Le diverse serie che vengono qui presentate sono collegate tra loro da legami nascosti alla vista: una rete densa di connessioni per cui ogni segno tracciato, e poi cancellato, sulla lavagna è solo un modo diverso di pensare e descrivere la condizione umana. In mostra si trovano fotografie le cui campiture quasi astratte si combinano in una spirale con i testi: frasi aforistiche, riferimenti letterari e componimenti brevi come haiku, sovrapposti alle immagini di paesaggi naturali, nature morte e ambienti intimi. Nello spazio sottostante della galleria si trovano le fotografie delle lavagne su cui l’artista ha tracciato i suoi segni.

Ingresso libero. Orario: dal lunedì al venerdì 10-13 e 15-19, sabato su appuntamento, chiuso domenica.

Galleria Il Ponte – Via di Mezzo, 42/b – Firenze

Info: 055.240617 www.galleriailponte.com


Fino al 4 maggio

Impressionisti in Normandia

A 150 anni dalla prima mostra che nel 1874 sancì a Parigi la nascita del movimento Impressionista, arriva al Museo degli Innocenti un eccezionale corpus di oltre 70 opere che racconta il movimento impressionista e i suoi stretti legami con la Normandia, divenuta all’epoca facilmente raggiungibile grazie allo sviluppo della ferrovia. Sul palcoscenico di questa terra, pittori come Monet, Renoir, Delacroix e Courbet – in mostra insieme a molti altri – colgono l’immediatezza e la vitalità del paesaggio imprimendo sulla tela gli umori del cielo, lo scintillio dell’acqua e le valli verdeggianti della regione. La mostra è incentrata sul patrimonio della Collezione Peindre en Normandie, creata nel 1992, affiancata da prestiti dal Musée d’art moderne di Le Havre e da collezioni private, e ripercorre le tappe salienti della corrente artistica con capolavori come ‘Falesie a Dieppe’ (1834) di Delacroix, ‘La spiaggia a Trouville’ (1865) di Courbet, ‘Fécamp’ (1881) di Monet, ‘Tramonto, veduta di Guernesey’ (1893) di Renoir. L’esposizione è prodotta e organizzata da Arthemisia e Museo degli Innocenti in collaborazione con Cristoforo e BRIDGECONSULTINGpro ed è curata da Alain Tapié.

Orario: tutti i giorni 9.30-19; da domenica 20 aprile al 4 maggio tutti i giorni 9.30-21.

Museo degli Innocenti – Piazza della SS. Annunziata,13 – Firenze

Info: 055.0981881 055.2037122 www.museodeglinnocenti.it


Fino al 30 maggio

Chambres

Seconda edizione del progetto che trasforma l’hotel in uno spazio inedito di dialogo con l’arte, esponendo nelle sale, nelle camere e nei corridoi le opere – scultura, pittura, fotografia, video, installazione – di artisti emergenti, allievi dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Voluto da Irene Vezzosi, direttrice dell’hotel, ideato e curato dagli artisti e docenti dell’Accademia Pantani-Surace e Paolo Parisi, il progetto coinvolge gli artisti Maura Bazzi, Marcela Castañeda Florián, Giovanni Ceruti, Pietro Desirò, Marta Fumanti, Gianluca Garu Paionni, Yasmine Kachni, Maddalena Lotti e Ramona Marano. Il progetto si propone di far vivere l’arte fuori dagli spazi tradizionali, sfruttando l’alternanza continua degli ospiti e dei viaggiatori come occasione per dare vita a un’arte in perenne movimento. Questa edizione di ‘Chambres’ ha voluto, rispetto alla precedente, mettere alla prova giovanissimi artisti e artiste, ancora nella fase di formazione. Le opere selezionate trasformano gli spazi del mH Florence in un mosaico di visioni personali e collettive che indagano temi di grande attualità e di intima profondità: la violenza globale, le periferie urbane, la magia dell’infanzia, la natura ‘catturata’ in calchi oppure in fotografie, l’essenza della figura, la mercificazione di Firenze, il rapporto con la realtà manipolata digitalmente, le gioie e i dolori dell’esperienza umana.

Ingresso libero. Orario: visita H24.

mH Florence Hotel & Spa – Via Luigi Alamanni, 37 – Firenze

Info: 055.0883331 www.mhflorencehotel.com


Fino al 31 maggio

Botteghe Fiorentine

L’Istituto de’ Bardi, che da quasi due secoli si dedica alla valorizzazione dell’artigianato artistico, cuore pulsante della cultura fiorentina, ospita nella sua storica sede di Palazzo Capponi una mostra del fotografo Guido Cozzi, specializzato in reportage geografici, turistici ed etnografici. L’esposizione accompagna i visitatori in un viaggio per immagini all’interno di alcune botteghe artigiane della città: restauratori, decoratori, bronzisti, fabbri, falegnami, doratori, orafi, rilegatori e molti altri. All’Istituto, Cozzi presenta venti immagini di altrettante botteghe, descritte con un taglio documentaristico. Gli spazi sono inquadrati frontalmente, senza la presenza umana, per mettere al centro la dimensione materiale degli oggetti, scatti che raccontano un tempo sospeso fra passato e futuro. Alle immagini si aggiunge un video, sempre realizzato da Cozzi, che vuole essere un inno alla bellezza di Firenze, città fatta a mano, grazie alla straordinaria collaborazione tra architetti, ingegneri, artisti e naturalmente artigiani. Lungo il percorso sono esposti oggetti antichi, risalenti al periodo fra Otto e Novecento: morsetti, incorsatoi, graffietti, pialle di varie misure, un ceppo a banco, un’ascia ricurva, un pastrengo, ed altri strumenti appartenenti alla collezione privata del restauratore Giuseppe Margheri di Borgo San Lorenzo. Una piccola mostra collaterale è esposta alla vicina Tethys Gallery (via de’ Vellutini, 17r) che raccoglie immagini di botteghe storiche ormai non più in attività.

Ingresso libero: Orario: aperto durante tutte le attività dell’Istituto oppure su prenotazione.

Palazzo Capponi – Via dei Michelozzi, 2 – Firenze

Info e pren.: 055.0736028 – 338.8357799 – segreteria@istitutodebardi.org


Fino al 31 luglio

Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2025

Tornabuoni Arte mette in mostra una selezione delle opere di arte moderna e contemporanea scelte nel corso dell’ultimo anno, frutto dell’incessante lavoro di ricerca, raccolta e studio della galleria. Ad aprire cronologicamente la collezione sono due tele di Plinio Nomellini risalenti ai primi anni del XX secolo, ‘Luna di ottobre’ e ‘Pastore con gregge e pecore’ ma i paesaggi, a cui è dedicata una parte significativa del percorso espositivo, sono anche quelli di Carlo Carrà, presente con ‘L’albero secco’, e di Ardengo Soffici, di cui è possibile ammirare due vedute toscane, ‘Febbraio a Poggio a Caiano’ e ‘Forte dei Marmi’. Il passaggio al futurismo è segnato da ‘Velocità d’automobile + luci (studio’), realizzato attorno al 1913, con cui uno dei grandi protagonisti del movimento, Giacomo Balla, sperimenta il tema del dinamismo. Seguono gli iconici nomi di Lucio Fontana, Giorgio de Chirico, Ottone Rosai e Alberto Savinio. Per l’Informale ecco Alberto Burri, e poi le linee e le geometrie di Piero Dorazio, tra i massimi rappresentanti dell’astrattismo europeo. L’Arte povera è rappresentata da Mario Merz, Jannis Kounellis, Mario Ceroli e Michelangelo Pistoletto. Non mancano Pino Pascali con due lavori emblematici e Alighiero Boetti con 4 opere. L’arte internazionale è presente con il belga René Magritte e lo spagnolo Miró.

Ingresso libero. Orario: dal lunedì al venerdì 9-13 e 15-19.

Tornabuoni Arte – Lungarno Benvenuto Cellini, 3 – Firenze

Info: 055.6812697 www.tornabuoniarte.it


dal 28 febbraio al 4 maggio

Terra Incognita

‘Opere di Arianna Fioratti Loreto’ sono in mostra al Museo della Specola in una esposizione ideata dall’artista e curata in collaborazione con Marco Masseti. La narrazione dell’allestimento si ispira all’omonimo racconto fantascientifico che ha visto la collaborazione dei due autori, che sarà pubblicato per i tipi di Edizioni Polistampa. Esposte 70 opere di medie e grandi dimensioni, che celebrano il mondo naturale ed animale utilizzando l’antica tecnica del disegno ad inchiostro su carta con il tratteggio incrociato, disegni ispirati sia alla mitologia greca, centroamericana, asiatica e simili, sia alla pura immaginazione. Soggetti mitologici come l’Idra, il Drago, l’Ouroboros, Cipactli e Quetzalcoatl, saranno accompagnati a soggetti puramente di fantasia come l’ape-elefante, l’orso-calabrone, il pesce-cinghiale e la stella marina onniveggente. Attraverso l’uso della linea e del tratteggio incrociato, che ricordano le antiche incisioni, i soggetti prendono vita con una visione contemporanea. I dettagli vengono esplorati, cercando di creare un’espressione, di dare una vita interiore alla rappresentazione di una creatura estinta da tempo. Il tutto per ottenere opere in equilibrio fra estetica accattivante, descrizione scientifica accurata e un plausibile immaginario.

Orario: tutti i giorni 9-17, chiuso lunedì.

Museo La Specola – Via Romana, 17 – Firenze

Info: 055.275644 www.sma.unifi.it

Dettagli

Inizio:
29 Gennaio ore 0:00
Fine:
28 Febbraio ore 23:59
Categorie Evento:
, , ,
Tag Evento:
Sito web:
Comments are closed.