
Marzo 2023 | Le Mostre a Firenze

Marzo 2023 | Tutte le Mostre a Firenze e provincia
dal 28 gennaio al 17 marzo 2023
Firenze – Galleria Il Ponte
Venturino Venturi: materie 1941-1981
È curata da Lucia Fiaschi, con il supporto scientifico dell’Archivio Venturino Venturi e il Patrocinio del Comune di Firenze, questa mostra che ripercorre quarant’anni di sperimentazione su innumerevoli materiali, attraverso i quali Venturino Venturi (Loro Ciuffenna 1918 – Terranuova Bracciolini 2002) trovò un suo percorso solitario e autonomo, anche se tangente con numerose istanze artistiche del tempo.
Nel ‘Ritratto della madre’ (1941), come in numerosi altri ritratti realizzati fra gli anni ’40 e ’50, il cemento diventa materia plasmata e patinata, fino a perdere la sua rudezza, che riaffiora invece in opere in pietra serena come ‘Minatore’ (1949), in bronzo come ‘Ventre’ (1954) o in cemento come ‘Le Mani’ (1976), che con la loro superficie scabra e una forte compattezza strutturale affrontano con intensità lo spazio.
Questa forza emergente nella scultura, si fa corpo vibrante nel suo inesausto lavoro su carta. Qui, partendo dall’idea del monotipo, la materia dell’olio è stesa su tavola o cemento, su questa viene adagiata la carta per poi essere lavorata dal retro. Il colore nero, rosso e talvolta blu, trasferito attraverso la pressione dello strumento o dalle mani, è esaltato dal segno rude dello scultore, che dal retro incide la carta come fosse pietra.
Con questa mostra la galleria Il Ponte riallaccia una relazione con Venturino iniziata dal fondatore della galleria Vincenzo nella sede di San Giovanni Valdarno, che espose più volte le opere dell’artista toscano a partire dal 1966 al 1974.
Informazioni:
Ingresso libero. Orario: dal lunedì al venerdì 10-13 e 15-19, sabato su appuntamento, chiuso i festivi.
Firenze – Galleria Il Ponte, via di Mezzo, 42/b
Info: 055.240617 – www.galleriailponte.com
dal 24 settembre 2022 al 18 marzo 2023
Firenze – Galleria Poggiali
Trans Formam
Erwin Wurm (classe 1954), protagonista dell’arte contemporanea internazionale, espone le sue opere in un progetto concepito per gli spazi della Galleria Poggiali.
La mostra raccoglie una ventina di opere, la maggior parte espressamente realizzate, per dare conto della qualità poliedrica delle sculture dell’artista austriaco, unitamente ad una serie di olii su tela eseguiti per l’occasione. Si tratta di oggetti distorti, esagerati, gonfi che ritraggono aspetti centrali nella società contemporanea come l’auto, il cibo massificato, la casa, il consumismo, riletti con ironia e acume attraverso l’alterazione della loro abituale versione.
In particolare troverà spazio ‘Fat Convertible’, una macchina cabrio realizzata appositamente per Firenze con esterni specchianti in fusione di alluminio, ‘Big Kiss’, due wurstel avvinghianti in un bacio, e poi ancora le ‘fat cars’ schiacciate da salsicce o realizzate in vetro di murano, oltre a una serie di olii su tela con le scritte distorte, per la prima volta in italiano, come “salsiccia”.
A cura di Helmut Friedell, a partire da sabato 17 settembre nella vicina Piazza Santa Maria Novella (in collaborazione con il Museo Novecento e Muse) la mostra prevede anche l’installazione, in prima mondiale assoluta, dell’opera di carattere performativo Fat Bus salsiccia: un reale furgone distribuirà hot dog in cambio di un’offerta libera che sarà destinata ad attività benefiche.
Informazioni:
Orario: dal lunedì al sabato 10-13 e 15-19, domenica su appuntamento.
Firenze – Galleria Poggiali, Via della Scala 35/r
Info: 055.287748 – www.galleriapoggiali.com
dal 9 febbraio al 19 marzo
Firenze – Palazzo Medici Riccardi
Carlo Levi a Firenze. Un anno di vita sotterranea
È dedicata all’intellettuale antifascista nato a Torino nel 1902 e morto a Roma nel 1975, letterato ma anche pittore alla scuola di Felice Casorati, questa mostra organizzata dalla Fondazione Giorgio Amendola in collaborazione con la Fondazione Carlo Levi, il centro Unesco e l’Associazione MUS.E.
Nelle due Sale Fabiani del piano terreno sono esposte 34 opere e disegni oltre ad una riproduzione del celebre telero ‘Lucania ’61’, commissionato all’artista da Mario Soldati per rappresentare la Basilicata in occasione delle celebrazioni per il Centenario dell’Unità d’Italia, il cui originale è conservato presso il Museo Nazionale di Matera.
La mostra, curata dal professor Pino Mantovani, è dedicata al soggiorno di Carlo Levi a Firenze (1941 – 1945), nel buio periodo degli anni di guerra e dell’occupazione nazista fino alla lotta di Liberazione, alla ripresa della vita pubblica democratica nella città liberata dalla Resistenza sotto il governo autonomista.
Gli stessi anni in cui Levi scrisse il suo capolavoro “Cristo si è fermata a Eboli”, rielaborando la realtà vissuta durante il periodo di confino ad Agliano, in Basilicata (all’epoca Lucania), nel 1935-’36.
Fu un’esperienza sconvolgente che lo portò alla scoperta di un’altra Italia, l’Italia contadina e arcaica confinata in un sud che vive fuori dai tempi della storia, nei ‘sassi’ di Matera, in condizioni di estrema miseria.
In mostra le opere dipinte durante il confino ad Aliano, antefatto del Levi scrittore meridionalista, poi una galleria di ritratti del mondo intellettuale antifascista concentrato a Firenze (Montale, Cancogni, Colacicchi, Tobino, Ginzburg…) e ancora la riproduzione del telero (versione visiva del romanzo) e i ritratti degli anni Cinquanta che parlano ancora di Sud, emigrazione, denuncia, passione civile e riscatto sociale.
Informazioni
Orario: dal lunedì alla domenica 9-19, chiuso mercoledì.
Firenze – Palazzo Medici Riccardi, Via Cavour, 3
Info: 055.2760340 – www.palazzomediciriccardi.it
dal 17 dicembre 2022 al 7 maggio 2023
Firenze – Museo Marino Marini
Seminarium
La cripta duecentesca del Museo Marino Marini ospita una mostra dell’artista danese Jesper Just, una prima nazionale a cura di Caroline Corbetta.
Acclamato a livello internazionale, Jesper Just (Copenhagen, 1974) presenta le sue opere multimediali negli spazi del Marini: una serie di stazioni multimediali che, in un ambiente immersivo, mettono in scena il rapporto di interdipendenza tra esseri umani e natura.
“Il tecno-vivaio di Jesper Just – spiega Caroline Corbetta – crea un ambiente emozionante e sensuale che offre spunti di riflessione sulla conservazione e riattivazione del patrimonio artistico, sulla capacità degli artisti contemporanei di affrontare temi di grande attualità ma anche di mettersi in connessione con la storia”.
Sei multischermi, manipolati fino a diventare vere e proprie installazioni scultoree che punteggiano lo spazio espositivo, propongono frammenti fluttuanti di anatomie atletiche, mentre una voce ipnotica enuncia slogan commerciali di prodotti per la cura del corpo.
I fili e i circuiti delle apparecchiature sono visibili creando un contrasto disturbante con la patinata estetica delle immagini. Di fronte ad ogni schermo, dei piedistalli sorreggono le piante che vivono grazie all’acqua contenuta nei vasi e alla luce violetta irradiata dagli schermi.
Corpi umani e piante, tecnologia e biologia formano un ecosistema che riproduce il delicato equilibrio tra progresso e sostenibilità che si fa sempre più instabile.
Entrando nell’antico spazio sotterraneo, illuminato da bagliori violacei, lo spettatore diventa parte integrante di questo complesso organismo pulsante in cui macchine, corpi e piante si sostentano reciprocamente in una soluzione immaginativa che supera la visione antropocentrica del mondo.
Informazioni:
Ingresso gratuito la prima domenica del mese. Orario: sabato, domenica e lunedì 10-19.
Firenze – Museo Marino Marini, Piazza San Pancrazio
Info: 055.219432 – www.museomarinomarini.it
dal 20 ottobre 2022 al 26 marzo 2023
Firenze – Istituto degli Innocenti
ESCHER
Una grande mostra dedicata al geniale artista olandese Maurits Cornelis Escher (1898-1972) è ospitata dal Museo degli Innocenti di Firenze. Scoperto dal grande pubblico negli ultimi anni, Escher è diventato uno degli artisti più amati in tutto il mondo. Inquieto, riservato e indubbiamente geniale, il maestro nelle sue celebri incisioni e litografie crea un mondo unico, immaginifico, impossibile, dove confluiscono arte, matematica, scienza, fisica, design.
Questa antologica – che presenta circa 200 opere e i lavori più rappresentativi che lo hanno reso celebre in tutto il mondo – ci racconta il genio dell’artista olandese con le opere più iconiche della sua produzione quali ‘Mano con sfera riflettente’ (1935), ‘Vincolo d’unione’ (1956), ‘Metamorfosi II’ (1939), ‘Giorno e notte’ (1938) e la serie degli ‘Emblemata’, che appartengono all’immaginario comune riferibile al grande artista.
La mostra di Escher si configura come il primo grande evento espositivo all’interno del complesso monumentale progettato da Filippo Brunelleschi, che ospita il Museo degli Innocenti e che, con le mostre firmate Arthemisia, si avvia a essere sede di grandi mostre d’arte.
Informazioni:
Orario: tutti i giorni 11-18, chiuso martedì.
Firenze – Istituto degli Innocenti, Piazza della Santissima Annunziata, 13
Info: 055.2037122 – www.museodeglinnocenti.it
dal 16 settembre 2022 al 31 marzo 2023
Firenze – Piazza della Signoria
Henry Moore in Florence
La Florence Art Week ha voluto rendere omaggio al maestro Henry Moore a 50 anni di distanza dalla memorabile mostra al Forte di Belvedere del 1972.
La mostra, curata da Sebastiano Barassi, Head of Collections and Exhibitions della Henry Moore Foundation, e da Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, presenta due opere monumentali, rintracciate all’interno della grande produzione scultorea di Henry Moore (Castleford 1898 – Perry Green 1986).
Le due sculture, ‘Family Group’ e ‘Large Interior Form’ sono esposte rispettivamente in due luoghi simbolo della città: Piazza della Signoria ed eccezionalmente sul Sagrato dell’Abbazia di San Miniato al Monte, in dialogo con il patrimonio storico-artistico di Firenze.
Informazioni:
Orario: sempre visibili.
Firenze – Piazza della Signoria
Info: 055.286132 – www.museonovecento.it
dal 1 gennaio al 31 marzo (provvisorio)
Firenze – Galleria degli Uffizi
Francesco Hayez agli Uffizi
Le Gallerie degli Uffizi hanno arricchito il proprio patrimonio con l’acquisizione del ‘Ritratto del conte colonnello Francesco Teodoro Arese Lucini in carcere’ dipinto dal grande pittore lombardo Francesco Hayez sul finire degli anni Venti dell’Ottocento: un’opera fondamentale, non solo per il suo valore pittorico e la potenza espressiva, ma anche per il suo forte significato storico e politico in relazione ai moti risorgimentali.
Il conte Francesco Arese Lucini (Milano 1778-1836), militare napoleonico poi coinvolto nei moti risorgimentali del 1820-21, è qui raffigurato in catene durante la detenzione nel lugubre penitenziario austriaco dello Spielberg (lo stesso in cui Silvio Pellico scrisse il suo celebre diario “Le mie Prigioni”).
L’olio su tela si caratterizza per la sua carica rivoluzionaria: fu lo stesso Arese Lucini, “nobile gentiluomo”, come lo definì Hayez, che, da membro dell’aristocrazia, volle rompere le ingessate convenzioni della ritrattistica scegliendo di farsi raffigurare in catene (anche se al momento in cui il dipinto venne eseguito la pena si era effettivamente già conclusa).
Il ritratto è ora visibile all’inizio del percorso degli Uffizi, in cima allo scalone lorenese. Dopo un ‘tour’ in vari comuni toscani che partirà in primavera, sarà permanentemente esposto nella Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti.
Informazioni:
Orario: tutti i giorni 8.15-18.30, chiuso lunedì.
Firenze – Galleria degli Uffizi, Piazzale degli Uffizi
Info: 055.294883 – www.uffizi.it
dal 9 marzo al 9 aprile 2023
Firenze – MAD
Firenze – Museo di antropologia e etnologia
Terzo Spazio
Doppia sede per questa personale dell’artista iraniana Aryan Ozmaei (Teheran, 1976) curata da Veronica Caciolli e realizzata in collaborazione con il Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Firenze, che ne ospita una sezione nel Museo di Antropologia e Etnologia, luogo a partire dal quale, nel 2019, è scaturito il primo lavoro della Ozmaei ‘A Day at the Anthropological Museum of Florence’.
L’artista, trasferitasi a Firenze a 26 anni per studiare all’Accademia di Belle Arti, rilegge nelle sue opere, con attitudine archeologica, il rapporto dell’Europa con le culture ‘altre’ innescando un dialogo tra i suoi lavori e i due luoghi nei quali vengono esposti.
Per ‘Terzo Spazio’ Aryan ha realizzato venti dipinti, site e collection-specific, promuovendo eterotopie, zone di contatto e identità fluide. Il titolo della mostra prende ispirazione dalla teoria dell’antropologo Homi K.Bhabha che nel suo celebre “The Location of Culture” (1994) avanza la progressiva costituzione di “spazi terzi”, ovvero di luoghi di ibridazione tra culture.
Un meticciato culturale che la Ozmaei avanza nei suoi collages pittorici: statue e sculture frammentate o decontestualizzate vengono ricostruite dall’artista anche simbolicamente, superando la rigida ordinazione etnografica tradizionale.
Informazioni
Orario: dal martedì al sabato 14.30-19.30, chiuso domenica e lunedì.
Firenze – MAD – Murate Art District, Piazza delle Murate
Info: 055.2476873 – www.murateartdistrict.it
–
Orario: tutti i giorni 9-17, chiuso lunedì.
Firenze – Museo di antropologia e etnologia, Via del Proconsolo, 12
Info: 055.2756444 – www.sma.unifi.it
dal 18 febbraio all’11 aprile 2023
Firenze – Piazza del Duomo
Balletto per la pace di Sauro Cavallini
Piazza del Duomo si apre per la prima volta all’arte contemporanea ospitando, nello spazio fra l’abside di Santa Maria Nuova e Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Giunta Regionale, un’opera dello scultore Sauro Cavallini, dal titolo ‘Balletto multiplo’.
Realizzata in bronzo nel 1984, la grande scultura misura 260 centimetri di larghezza, per 280 di altezza e due metri e mezzo di profondità; pesante circa 700 chilogrammi, è stata collocata su una base alta 50 centimetri che le dà ancora più slancio in altezza.
Il ‘Balletto multiplo’ raffigura tre sinuose silhouette che si muovono armoniosamente e, nel rispetto di un serrato gioco di equilibri, si sfiorano, si intrecciano e si dispongono secondo una coreografia che si sviluppa intorno alla figura centrale sollevata in un agile slancio.
La proposta si intreccia con le celebrazioni del Giorno della Memoria ed è stata voluta dalla Regione insieme a Teo Cavalli, presidente della Fondazione intitolata al maestro scomparso nel 2016, che da ragazzo soffrì le persecuzioni nazifasciste nel campo di internamento di Gradaro a Mantova.
Il ‘Balletto multiplo’ si pone sia come espressione di libertà e di movimento senza vincoli di spazio, sia come metafora di un abbraccio di pace tra gli uomini in un mondo senza confini, senza barriere, libero da guerre e violenza: un tema particolarmente caro al maestro Cavallini.
Informazioni
Orario: sempre visibile
Firenze – Piazza del Duomo
Info: 055.4385920 – www.saurocavallini.com
dall’8 ottobre 2022 al 16 aprile 2023
Sesto Fiorentino – Biblioteca Ernesto Ragionieri
L’oro bianco di Sesto Fiorentino
Solo preziose porcellane del Settecento in questa mostra che va alla scoperta delle origini della Manifattura Ginori, nata nel 1735 per volontà del marchese Carlo Ginori, nel momento di passaggio fra il granducato mediceo e quello lorenese.
In attesa della riapertura della sede del Museo Ginori, al momento sottoposto a restauro, una selezione di opere della sua collezione permanente torna temporaneamente visibile all’interno della Biblioteca, lo stesso edificio in cui il museo era allestito prima del suo trasferimento nei nuovi spazi, progettati dagli architetti Pier Niccolò Berardi e Fabio Rossi e inaugurati nel 1965.
Tra le opere d’arte e gli oggetti d’uso protagonisti di questa piccola ma preziosa esposizione nella Sala Meucci, il busto in porcellana di Carlo Ginori, sculture per l’apparecchiatura della tavola, il ‘museo delle terre’ e le maschere originali per i caratteristici decori ‘a stampino’.
La raccolta di Doccia custodisce tre secoli di storia del gusto e del collezionismo, rappresentando un unicum a livello internazionale grazie alla ricchezza e alla continuità storica del suo patrimonio, che racconta i segreti della più antica manifattura di porcellana ancora attiva in Italia.
Informazioni:
Ingresso libero. Orario: lunedì 14.30-19.30, martedì e giovedì 9-23, mercoledì e venerdì 9-19.30, sabato 9-14, domenica 10-13.
Sesto Fiorentino – Biblioteca Ernesto Ragionieri, Piazza della Biblioteca 4
Info: 055.4496863 – 055.4496851 – www.ginori1735.com
dal 20 maggio 2022 al 18 aprile 2023
Firenze – Museo Salvatore Ferragamo
Donne in equilibrio: 1955-1965
Ferragamo onora la memoria della ‘matriarca’ Wanda Miletti Ferragamo con una mostra che esamina la complessa realtà femminile in Italia tra gli anni Cinquanta e Sessanta, periodo in cui Wanda cambia la propria vita trasformandosi da madre esclusivamente dedita alla crescita dei sei figli avuti da Salvatore, a guida intelligente e solida della Maison, ruolo che ha mantenuto fino alla sua scomparsa avvenuta il 19 ottobre 2018.
Nell’agosto del 1960, alla morte del marito, Wanda decide di non chiudere l’azienda ma anzi di trasformare un laboratorio artigianale di calzature da donna in una casa di moda, dove i figli possano dare continuità a quel solco di innovazione e creatività aperto dal marito Salvatore.
Sono gli anni del ‘miracolo economico’, contrassegnati da una profonda trasformazione del Paese, nel quale le donne si affacciano ai diversi settori della società, contribuendo alla costruzione dell’Italia repubblicana. Sono donne alla ricerca di nuovi modelli di esistenza che ancora oggi continua a interrogare il nostro presente, come dimostrano le interviste raccolte in un documentario visibile in mostra.
Il percorso espositivo, attraverso oggetti, abiti, opere d’arte, filmati, fotografie, intende così tratteggiare le attività e le scelte di donne di età diversa, anche in ambiti lavorativi fino ad allora riservati quasi esclusivamente agli uomini.
La mostra si completa con un altro progetto espositivo, solo digitale, realizzato in collaborazione con Istituto Marangoni Firenze nel quale undici artiste internazionali riflettono sul tema delle identità.
Informazioni:
Orario: tutti i giorni 10.30-19.30.
Firenze – Museo Salvatore Ferragamo, Piazza Santa Trinita, 5r
Info: 055.3562846 – www.ferragamo.com/museo
dal 19 novembre 2022 al 21 aprile 2023
Firenze – Plus Florence Hotel
Scenari
Nuovi artisti internazionali per il progetto ideato e diretto dal critico Carlo Franza nelle sale del Plus Florence: l’intento è quello di aprire finestre sul mondo e sui processi creativi del terzo millennio, fra rappresentazioni e interpretazioni.
Con ‘Scenari’ si trovano ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Andy Ceausu, Francesca Lucchini, Marco Marrocco, Hisako Mori, Camillo Pennisi, Chiara Silva. Ecco quindi le venti opere del vignettista israeliano, nato e cresciuto in Romania, Andy Ceausu che spaziano attorno all’arte digitale nella mostra ‘Ricamo in pietra’ (Piano Quinto Verde).
La pittura di Francesca Lucchini, uscita dall’Accademia di Brera, con i grandi teleri che ci parlano delle acque del mondo, degli oceani della terra, del mare in quiete e in tempesta nella mostra ‘Paesaggi oltre’ (Piano Terra Beige).
E ancora il ‘Diario imperfetto’ del pittore romano Marco Marrocco (Piano Quarto Azzurro), fatto di cromaticità e poesia; i ‘Fuochi di spazialismo informale’ dell’artista giapponese Hisaki Mori, una pittura calligrafica e informale, tutta interiore e tutta sentimentale (Piano Terzo Rosso); la ‘Mappa albale’ del siciliano Camillo Pennisi (Piano Arancio) che si ispira ad un popolare idioma visivo familiare.
E infine le ‘Epifanie dell’Universo’ (Primo Piano Fucsia) di Chiara Silva, uscita dall’Accadenia di Brera, una giovane artista che propone una realtà neoinformale in fermento continuo. A queste sei mostre si aggiungono nelle sale dell’hotel la mostra ‘Ritorni dell’eco’ con opere dell’artista Carlo Cecchi (Jesi, 1949) e ‘Autunnale’ di Eugenia Serafini (Tolta, 1946), un corpus di fogli dipinti sul tema autunnale.
Informazioni:
Orario: negli orari di apertura dell’esercizio.
Firenze – Plus Florence Hotel, Via Santa Caterina d’Alessandria, 15
Info: 055.6286347
dal 2 febbraio al 28 aprile 2023
Firenze – Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze
L’arte del Novecento nella biblioteca di Aldo Palazzeschi
La Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze (Sala d’accoglienza) ospita la mostra bibliografica e documentaria ‘L’arte del Novecento nella biblioteca di Aldo Palazzeschi’, a cura di Simone Magherini, direttore del Centro studi ‘Aldo Palazzeschi’, Lucia Denarosi e Walter Scancarello (Biblioteca Umanistica).
Palazzeschi (1885-1974) lasciò in eredità alla Facoltà di Lettere il suo importante fondo librario, oggi conservato nella Biblioteca Umanistica e in parte presso il Centro di Studi ‘Aldo Palazzeschi’, attivo presso l’Ateneo.
La mostra intende ricercare nei libri che compongono la biblioteca dello scrittore e attraverso le sue carte d’archivio le tracce della viva relazione di Palazzeschi con il mondo dell’arte novecentesca, da Umberto Boccioni a Primo Conti e Ottone Rosai, da Filippo de Pisis a Corrado Cagli e Mino Maccari.
L’esposizione ripercorre così alcune importanti correnti artistiche del ‘900. Il catalogo è online.
Informazioni
Ingresso libero. Orario: dal lunedì al venerdì 8.30-23.30, sabato 8.30-19.
Firenze – Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze, Piazza Brunelleschi, 4
Info: 055.2757812 – 055.2756297 – www.palazzeschi.unifi.it
dal 1 giugno 2022 al 30 aprile 2023
San Piero a Sieve – Convento di Bosco a Frati
Un capolavoro del Rinascimento dalla Francia a Bosco ai Frati: il trittico di Nicolas Froment
Il progetto ‘Terre degli Uffizi’ debutta in Mugello con questa mostra che vede temporaneamente ricollocata nel Convento di San Bonaventura a Bosco ai Frati (San Piero a Sieve), l’opera che per secoli è stata collocata nella chiesa del convento, prima di essere portata alle Gallerie fiorentine con le ‘soppressioni’ napoleoniche degli istituti religiosi.
Fondato attorno all’anno 600 dalla famiglia degli Ubaldini, l’insediamento religioso conobbe il suo massimo splendore sotto i Medici, che nel 1420 acquistarono il terreno su cui sorgeva la chiesa e nel ’27 riportarono nel convento i frati francescani. Ristrutturato dall’architetto Michelozzo, il complesso fu arricchito di opere d’arte come la pala d’altare con la ‘Sacra conversazione’ del Beato Angelico (oggi al Museo di San Marco) e, appunto, il trittico di Nicolas Froment con la ‘Resurrezione di Lazzaro’ realizzato nel 1461.
Fu dipinto da Nicolas Froment, maestro originario della Piccardia del quale rimangono oggi pochissime opere e conosciuto soprattutto per l’attivitа che almeno dal 1465 svolse in Provenza, dove lavorò anche per il sovrano Renato d’Angiò. Il trittico, l’opera più antica oggi nota di Froment, fu eseguito per un prelato originario di Prato, Francesco Coppini, che dal 1459 al 1462 visse fra Fiandre, Inghilterra e Francia svolgendo incarichi per conto di papa Pio II. Il veristico ritratto presente sul verso dell’anta destra del trittico ci restituisce l’aspetto di questo intraprendente, colto e ambizioso prelato.
Informazioni:
Orario: dal lunedì al sabato 9-12, pomeriggio a richiesta.
San Piero a Sieve – Convento di Bosco a Frati, Via di Lucigliano, 1
Info: 348.6033328 – www.boscoaifrati.org – www.uffizi.it/terre-degli-uffizi
dal 26 novembre 2022 fino al 1 maggio 2023
Firenze – Santo Stefano al Ponte
Inside Banksy. Unauthorized Exhibition
L’ultimo evento immersivo realizzato da Crossmedia nella cosiddetta ‘Cattedrale dell’Immagine’ di Santo Stefano al Ponte è dedicato a Bansky, il misterioso street artist inglese che non ha mai voluto rivelare la sua identità.
Con il contributo scientifico del curatore Gianni Mercurio, la mostra ci illustra il percorso creativo dell’artista: un vero e proprio racconto che si dipana attraverso un sapiente mix di immagini, suoni, musiche capaci di ‘avvolgere’ il pubblico e di evocare immediatamente la cultura underground di Bristol.
Noto soprattutto per i dipinti su strada, Banksy ha utilizzato diverse modalità per sviluppare la sua concezione dell’arte come protesta e disubbidienza al sistema. Nei soggetti dei murales, nei dipinti e nelle stampe l’artista inserisce sempre una nota apparentemente incongrua e spiazzante.
Riesce così a catturare e calamitare l’attenzione e a indurci a osservare in maniera più approfondita ciò che abbiamo di fronte per comprenderne il significato. Ciò che conta per Banksy, in definitiva, non è tanto la forma quanto il messaggio.
L’allestimento offre anche l’esperienza interattiva ‘Be Bansky’ che permette di spruzzare virtualmente su una parete con una bomboletta spray e creare un disegno, e la ‘Oculus VR Experience’ che fa penetrare il visitatore nella visione artistica del writer inglese grazie a un’app sviluppata appositamente: un’avventura della durata di 5 minuti alla scoperta delle opere iconiche del writer.
Informazioni:
Orario: tutti i giorni 10-18.30, sabato e domenica 10-20.
Firenze – Santo Stefano al Ponte, Piazza di Santo Stefano
Info: 055.2989888 – www.insidebanksy.it
dal 14 febbraio al 14 maggio 2023
Firenze – Museo dell’Opificio delle Pietre Dure
Preziosi scrigni
Questa mostra apre ‘Caring for Art. Restauri in mostra’, la nuova iniziativa promossa dall’Opificio delle Pietre Dure per far conoscere al grande pubblico il lavoro degli 11 settori di restauro dell’Istituto fiorentino, costantemente impegnato nella conservazione del ricco patrimonio artistico italiano e non solo.
Opere selezionate, oggetto di importanti interventi conservativi, vengono esposte al Museo dell’Opificio con cadenza trimestrale prima di fare ritorno nei loro luoghi di provenienza.
Il ciclo si apre con ‘Preziosi scrigni’, dedicata a due rari cofanetti in avorio del tesoro del Duomo di Sant’Andrea a Veroli (Frosinone).
I due cofanetti appartengono alla produzione siculo-normanna, che ebbe il suo principale luogo di fabbricazione a Palermo in un periodo storico abbastanza limitato (XII-XIII secolo): oggetti preziosi nati per uso privato ma sopravvissuti per essere stati trasformati in reliquiari.
Le due opere sono costituite da una struttura in legno, rivestita da placche d’avorio, di spessore variabile tra 1 e 2 mm, impreziosite da una decorazione figurata e astratta policroma e dorata: pavoni e animali esotici ma anche arabeschi, iscrizioni beneaugurali in arabo (“prosperità” si legge, ripetuto otto volte, sul coperchio del cofanetto più grande), figure di cavalieri e di santi.
In tutte le mostre un apparato didattico guida i visitatori alla scoperta di questi lavori, fornendo indicazioni sulla storia e l’ambito artistico di appartenenza, e descrivendo le diverse fasi del restauro.
Informazioni
Orario: dal lunedì al sabato 8.15-14, chiuso domenica.
Firenze – Museo dell’Opificio delle Pietre Dure , Via degli Alfani, 78
Info: 055.2651323 – opd.museo@cultura.gov.it
dal 7 febbraio al 16 maggio 2023
Firenze – Tesoro dei Granduchi Palazzo Pitti
Eleonora e l’invenzione della corte fiorentina
Una maxi esposizione al museo del Tesoro dei Granduchi di Palazzo Pitti, antico appartamento estivo della famiglia Medici, ci racconta l’eleganza e la ricercatezza nell’abbigliamento, il gusto per i gioielli e i segreti della bellezza della celeberrima duchessa Eleonora di Toledo (Alba de Tormes 1522 – Pisa 1562), di cui nello scorso anno si è celebrato il quinto centenario della nascita.
Preceduta da cinque video sul canale Instagram delle Gallerie degli Uffizi (@uffizigalleries) la mostra curata da Bruce Edelstein e Valentina Conticelli vede al centro il mitico ritratto con il quale Agnolo Bronzino raffigurò la bellissima e potente nobildonna, moglie di Cosimo I de’ Medici, madre di undici figli (tre dei quali morti in fasce) ed ultima Duchessa Consorte di Firenze.
Insieme a specialisti di storia della moda e del costume si svelano le più curiose e significative ‘chicche’ sulla figura di Eleonora, che portò a Firenze il gusto della corte spagnola ma che fu anche promotrice di imprese manifatturiere legate alla creazione di preziosi tessuti e raffinati arazzi.
A lei e al suo immenso patrimonio privato si deve fra l’altro l’acquisto nel 1550 del Palazzo dei Pitti sulla collina di Boboli, che diventerà nel tempo la reggia di tre dinastie e dove nascerà il primo e più celebre esempio di ‘Giardino all’Italiana’, copiato poi dalle case regnanti di tutta Europa.
Informazioni:
Orario: tutti i giorni 8.15-18.30, chiuso lunedì.
Firenze – Tesoro dei Granduchi Palazzo Pitti, Piazza de’ Pitti
Info: 055.294883 – www.uffizi.it
dal 2 marzo al 4 giugno 2023
Firenze – Museo di Palazzo Vecchio
Giacometti-Fontana. La ricerca dell’assoluto
Alberto Giacometti e Lucio Fontana per la prima volta insieme. Un progetto museale inedito presenta l’incontro ideale e il dialogo potente fra due giganti del Novecento, grazie al confronto straordinario fra capolavori arrivati dall’Italia e dall’estero. Il doppio appuntamento è ideato da Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, che affonda nella ricerca inesausta e ostinata dei due maestri, protagonisti di un viaggio parallelo che intende suggerire nuove strade di analisi e sondare nuove interpretazioni. La mostra, a cura di Chiara Gatti e Sergio Risaliti, è ospitata negli spazi monumentali del Museo di Palazzo Vecchio, in particolare nella Sala delle Udienze e nella Sala dei Gigli (dov’è la ‘Giuditta’ di Donatello) e mette per la prima volta in relazione queste due colonne portanti del XX secolo, così distanti nelle attitudini e nella vita, ma altrettanto legate da una riflessione sulla verità nell’arte, conquistata attraverso l’esperienza della materia e insieme dell’immaginazione, in bilico fra la dimensione primordiale del tempo e quella cosmologica dello spazio. Un colloquio che vuole suscitare domande piuttosto che dare risposte. Una mostra in cui le opere accostate acquistano la potenza evocativa di un sogno, la cui presenza come in un sogno va interpretata cercando risposte lontane nel tempo e nel futuro.
Informazioni
Orario: tutti i giorni 9-19, giovedì 9-14, chiuso domenica
Firenze – Museo di Palazzo Vecchio, Piazza della Signora
Info: 055.2768224 – info@musefirenze.it
dal 4 marzo al 18 giugno 2023
Firenze – Palazzo Strozzi
Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye
La Fondazione Palazzo Strozzi presenta una mostra che propone una selezione di opere dei più importanti artisti contemporanei internazionali, celebrando a Firenze i trent’anni della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, una delle più famose e prestigiose collezioni italiane d’arte contemporanea.
Tra gli artisti Maurizio Cattelan, Sarah Lucas, Damien Hirst, Lara Favaretto, Cindy Sherman, William Kentridge, Berlinde De Bruyckere, Josh Kline, Lynette Yiadom-Boakye, Rudolf Stingel.
L’esposizione esplora le principali ricerche artistiche degli ultimi quattro decenni attraverso una costellazione di opere che sono esposte in tutti gli spazi di Palazzo Strozzi, dal Piano Nobile alla Strozzina, con una speciale nuova installazione per il cortile rinascimentale.
Tra pittura, scultura, installazione, fotografia, video e performance, il progetto esalta il dialogo tra Palazzo Strozzi e l’arte contemporanea proponendo ai visitatori un percorso alla scoperta delle grandi stelle dell’arte globale degli ultimi anni insieme a uno sguardo alle più giovani generazioni.
Informazioni
Orario: tutti i giorni 10-20.
Firenze – Palazzo Strozzi, Piazza degli Strozzi
Info: 055.2645155 – www.palazzostrozzi.org
dal 2 marzo al 13 settembre 2023
Firenze – Museo Novecento
Lucio Fontana. L’origine du monde
In concomitanza con il grande progetto ospitato fino a giugno in Palazzo Vecchio, che mette a confronto Giacometti e Fontana, il Museo Novecento dedica ben due piani delle ex Leopoldine alle sculture e ai disegni di Lucio Fontana (1899-1968), pittore, ceramista, mosaicista e scultore, sperimentatore di tecniche e inventore dei celebri ‘tagli’ e delle tele bucate che chiama ‘Concetti spaziali’: un grande autore che ha segnato l’arte del XX secolo. Le sue tele monocrome, spesso dipinte a spruzzo, portano impresso il segno dei gesti precisi, sicuri dell’artista che, lasciati i pennelli, maneggia lame di rasoio, coltelli e seghe. Tutto è giocato sulle ombre con cui la luce radente sottolinea le soluzioni di continuità. La mostra, ideata da Sergio Risaliti, nasce dalla volontà di esplorare alcuni aspetti ancora poco sondati dell’opera del maestro italo-argentino, tra gli autori più innovativi del secolo scorso, quali la relazione originaria tra creazione artistica, procreazione e nascita della vita nell’universo, e il rapporto tra mondo finito e infinito. L’esposizione si avvale del supporto e del prestito di un consistente nucleo di opere della Fondazione Lucio Fontana.
Informazioni
Orario: tutti i giorni 11-20, chiuso giovedì.
Firenze – Museo Novecento, Piazza di Santa Maria Novella, 10
Info: 055.286132 – www.museonovecento.it
dal 17 febbraio al 24 settembre 2023
Firenze – Museo Novecento
Light, Gaze, Presence
Una mostra di Y.Z. Kami (Teheran, 1956) con una selezione di opere esposte per la prima volta a Firenze in alcuni dei luoghi simbolo della città: al Museo Novecento, con la mostra principale, ma con presenze anche al Museo di Palazzo Vecchio, al Museo degli Innocenti e, eccezionalmente, nella millenaria Abbazia di San Miniato al Monte.
Il progetto, è un viaggio nell’universo pittorico dell’artista iraniano-americano, che vive e lavora a New York dagli anni Ottanta.
La sua produzione si concentra maggiormente sulla creazione di ritratti di donne e uomini colti in primo piano, spesso con gli occhi chiusi e all’interno di cornici di sfondi neutri che lasciano visibili solo alcuni dettagli oltre ai volti.
Presenti e assenti al tempo stesso, queste figure sono immerse in una dimensione che sembra non avere nulla a che fare con la nostra quotidianità, ma che rimanda a un altrove, a un luogo che è memoria o evocazione dell’aldilà.
La luminosità resa dalla pittura rarefatta, così come l’esperienza dell’immobilità e del silenzio, hanno la capacità di attrarre a sé l’osservatore, suscitando sensazioni intense, come un senso di placida contemplazione al limite della trascendenza.
In questo senso, Kami è un pittore dell’invisibilità; il suo sguardo e la sua pittura sono capaci di raccontare l’umanità al di là della contingenza, catturando la spiritualità che avvolge i corpi.
Informazioni
Orario: tutti i giorni 11-20, chiuso giovedì.
Firenze – Museo Novecento, Piazza Santa Maria Novella, 10
Info: 055.286132 – www.museonovecento.it
dal 30 novembre 2022 al 23 novembre 2023
Antologia scelta 2023
Tornabuoni Arte presenta una scelta delle più importanti opere di arte moderna e contemporanea che la galleria ha selezionato nel corso dell’ultimo anno.
Al primo piano potremo immergerci nell’arte figurativa del primo Novecento, con una nuova e suggestiva sala dalle pareti nere che accoglie alcune delle opere più emblematiche di questo periodo con Renoir, Boccioni, Galileo Chini, Ottone Rosai, Plinio Nomellini, Alberto Savinio e Giacomo Balla con due opere, firmate FUTUR BALLA.
Fra gli autori che testimoniano il passaggio dal secondo dopoguerra fino ai giorni nostri c’è la gouache ‘Liberté, J’écris ton nom’ (1953) di Léger e quella di Pablo Picasso ‘Etude pour Taureau’ (1957), simbolo della Spagna e della sua resistenza culturale.
A segnare questo momento di transizione storico, troviamo, tra gli altri, Felice Casorati, Leoncillo, Osvaldo Licini, Marino Marini e Salvatore Scarpitta. Del 1961 è la ‘Natura morta’ di Morandi. Al piano terra, ecco i linguaggi artistici non figurativi del secondo Novecento: Lucio Fontana, Giuseppe Capogrossi, Dorazio, Carol Rama, Arnaldo Pomodoro. Tra le opere più recenti, la ‘Mappa’ di Boetti del 1984, Christo (Christo and Jeanne-Claude) in ‘Over the River’ del 2011, progetto di un imponente lavoro dove furono previsti circa 10 km di tessuto argentato che avrebbe dovuto correre sopra il corso del fiume Arkansas in Colorado.
E ancora: Carla Accardi, Antonio Bueno, Alberto Burri, Enrico Castellani, Sandro Chia, Jean-Michel Folon, Hans Hartung, Emilio Isgrò, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Giuseppe Uncini, Victor Vasarely, Gilberto Zorio, solo per nominarne alcuni.
Informazioni:
Ingresso libero. Orario: dal lunedì al venerdì 9-13 e 15-19.
Firenze – Tornabuoni Arte, Lungarno Benvenuto Cellini, 3
Info: 055 6812697 – www.tornabuoniart.com