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Censimento FAI ‘I luoghi del cuore’: c’è tempo fino al 15 dicembre per votare!

01 Novembre 2020 - 15 Dicembre 2020 ore 23:59

Fino al 15 dicembre 2020 sarà possibile partecipare alla 10ª edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento nazionale dei luoghi da non dimenticare promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo.

Grazie all’iniziativa del FAI è possibile votare i propri luoghi più amati e contribuire così a tutelarli, farli conoscere o salvarli da degrado e abbandono.

Un gesto semplice e concreto per far bene all’Italia e partecipare alla cura e alla valorizzazione del suo patrimonio artistico, culturale e ambientale, in un anno in cui a causa delle limitazioni dovute all’emergenza sanitaria abbiamo sentito la sua mancanza e il bisogno del benessere che esso ci regala.

Superata la soglia di un milione e trecentomila voti ricevuti – un traguardo importante, indice del grande successo di questa edizione lanciata il 6 maggio – la classifica dei luoghi più amati dagli italiani è in costante movimento e si susseguono avvincenti cambi di posizione tra gli oltre 36.000 differenti “Luoghi del Cuore” segnalati finora.

Al primo posto della classifica nazionale provvisoria, consultabile sul sito www.iluoghidelcuore.it, si trova ora la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza: i molti voti ricevuti le hanno permesso di scalzare il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), sceso in seconda posizione dopo molti mesi in testa.

Sale al terzo posto la Via delle Collegiate di Modica (RG) che unisce le chiese di San Giorgio, San Pietro e Santa Maria di Betlem, il cui patrimonio è bisognoso di recupero. Le due classifiche speciali – una dedicata all’“Italia sopra i 600 metri”, ovvero alle aree interne montane del Paese, e l’altra ai “Luoghi storici della salute” di costruzione risalente almeno a 70 anni fa – sono guidate rispettivamente dalla Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza e dai Giardini dell’Ospedale militare di Taranto.

Ma i giochi sono ancora apertissimi perché si sta entrando nell’ultimo mese dell’iniziativa, durante il quale tradizionalmente si registra una maggior mobilitazione da parte dei cittadini, singoli oppure organizzati in comitati, per stimolare le votazioni a favore delle realtà territoriali a loro più care.

Per il momento si sono già registrati sul sito www.iluoghidelcuore.it 290 comitati spontanei, che si stanno preparando per il rush finale potenziando la raccolta voti grazie all’attivazione di vere e proprie reti locali, con il coinvolgimento di associazioni, istituzioni e scuole.

E proprio per permettere di conteggiare i tanti voti che la Fondazione riceverà in chiusura di censimento, la classifica definitiva verrà comunicata entro la metà di marzo 2021.

Votare e far votare il più possibile il proprio “luogo del cuore” è utile per tre motivi:

  • dopo l’annuncio dei risultati finali, a fronte della presentazione di un progetto concreto verranno assegnati rispettivamente 50.000, 40.000 e 30.000 euro ai primi 3 luoghi classificati e 20.000 euro al bene al primo posto delle classifiche speciali “Italia sopra i 600 metri” e “Luoghi storici della salute”; inoltre al luogo più votato via web sarà destinato un video, storytelling o promozionale, curato dal FAI (N.B. i premi non sono cumulabili);
  • tutti i proprietari – pubblici o non profit – e i portatori di interesse dei luoghi che al termine del censimento avranno ricevuto almeno 2.000 voti potranno accedere al consueto Bando per la selezione degli interventi e presentare alla Fondazione una richiesta di restauro, valorizzazione o istruttoria di cui verrà poi valutata l’idoneità a ricevere i fondi resi disponibili da Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto. Il numero di voti è uno degli otto parametri di valutazione e maggiore è la loro quantità più alto è il punteggio in palio;
  • inoltre, in molti casi la visibilità ottenuta dai luoghi più votati può portare alla nascita di collaborazioni virtuose tra istituzioni e stakeholder del territorio e stimolare lo stanziamento di ulteriori contributi.

Il censimento del FAI è un importante strumento di impegno civile a favore dei beni culturali e paesaggistici italiani, i cui risultati sono tangibili. La partecipazione all’iniziativa permette infatti di cambiare in positivo il presente di alcuni dei luoghi votati, gioielli spesso poco conosciuti e bisognosi di tutela e restauri, e di garantire loro un futuro.

Ecco i luoghi che sono, per ora, ai primi posti della classifica provvisoria della Toscana (a seguire le descrizioni):

* Castello di Sammezzano, Reggello (FI)

* Stazione radiotelegrafica Guglielmo Marconi, Coltano (PI)

* Abbazia di San Galgano, Chiusdino (SI)

* Villa Medicea Ambrogiana, Montelupo Fiorentino (FI)

* Chiostro di Buggiano Castello (PT)

* Borgo di Vico Pancellorum e pieve romanica, Bagni di Lucca (LU)

* Terme del Corallo, Livorno

C’è tempo fino al 15 dicembre 2020 per votare i propri “luoghi del cuore”: un’occasione unica per esprimere il proprio amore per l’Italia e condividerlo con chi riconosce nelle bellezze del nostro Paese la propria identità. Ecco le modalità di partecipazione al censimento:

– Sul sito www.iluoghidelcuore.it

– Con moduli cartacei di raccolta voti dedicati a ogni “luogo del cuore”, scaricabili dal sito www.iluoghidelcuore.it

Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. Il supporto della Banca al progetto ‘I Luoghi del Cuore’ si inserisce nel più ampio impegno in ambito culturale e artistico, considerato tra i settori più strategici per il rilancio del Paese. Anche nel periodo di emergenza appena trascorso non sono venuti meno l’attenzione e il sostegno del Gruppo a favore della cultura e dell’arte, oltre all’impegno profuso per far fronte alle esigenze sanitarie, economiche e sociali del Paese.

Il censimento è realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Rai, Main Media Partner del FAI, conferma l’impegno del Servizio Pubblico radiotelevisivo alla cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano con il sostegno alla decima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, anche grazie alla collaborazione di Rai per il sociale.

I LUOGHI AI PRIMI POSTI DELLA CLASSIFICA PROVVISORIA DELLA TOSCANA

Castello di Sammezzano, Reggello (FI)

Tenuta di caccia in epoca medicea, nel secondo Ottocento il Castello di Sammezzano fu riprogettato dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes D’Aragona, che lo rese un edificio senza pari in Italia e con pochi confronti anche a livello internazionale, per la rievocazione in 13 sale monumentali di capolavori architettonici di arte moresca. Trasformato con le sue 140 stanze in hotel di lusso, dopo una serie di vicissitudini e di aste giudiziarie mai aggiudicate tra 2015 e 2017, il castello è tornato da pochi mesi proprietà della Sammezzano Castle srl, che lo aveva acquistato nel 1999 per farne un resort e che è uscita da una procedura di fallimento. Circondato da un parco di 190 ettari, Sammezzano è in stato di grave abbandono e privo di tutti gli arredi storici. Già vincitore del censimento FAI 2016, purtroppo nessun intervento poté essere realizzato con il contributo di 50mila euro messo a disposizione per il primo classificato, rimasto congelato per via della situazione proprietaria. I voti vengono raccolti dai comitati “Savesammezzano” e “FPXA”, che da anni si battono per la tutela e la valorizzazione del castello. La raccolta voti è sostenuta dalla cantante Irene Grandi.

Stazione radiotelegrafica Guglielmo Marconi, Coltano (PI)

La Stazione radiotelegrafica Guglielmo Marconi a Coltano, frazione di Pisa, venne inaugurata nel 1911 alla presenza del celebre scienziato, chiamato da re Vittorio Emanuele III. Qui fu ricevuto l’SOS del Titanic e, nel 1931, partì proprio da Coltano il segnale che accendeva le luci del Cristo Redentore a Rio de Janeiro. Fino al 1940 fu un centro regolarmente attivo e utilizzato per comunicazioni in tutto il mondo, ma durante la Seconda Guerra Mondiale le sue antenne furono distrutte e mai più ripristinate. Di proprietà demaniale, l’edificio si trova in stato di abbandono e ha subito diversi crolli. Già classificata tra le prime posizioni al censimento del FAI 2010, la stazione avrebbe dovuto essere recuperata per assumere una funzione di supporto alla ricerca scientifica universitaria. Per mancanza di fondi, nessun intervento è però mai stato realizzato, a parte una messa in sicurezza effettuata nel 2018. Il comitato “Marconi Labs Coltano” partecipa a questa edizione de “I Luoghi del Cuore” auspicandone la riqualificazione.

Abbazia di San Galgano, Chiusdino (SI)

L’Abbazia di San Galgano a Chiusdino, tra i monumenti iconici del centro Italia e uno degli edifici gotico-cistercensi più importanti del nostro Paese, si lega al nome del cavaliere-eremita Galgano Guidotti, vissuto nel XII secolo. Dopo la sua canonizzazione nel 1185, i cistercensi edificarono la grandiosa abbazia in suo nome – sorta tra 1224 e 1288 e ispirata a modelli francesi – che ben presto soppiantò i monasteri benedettini dei dintorni, affermandosi come una delle più potenti in Toscana. La sua decadenza cominciò nel XV secolo e a fine Settecento crollarono il tetto, le volte e il campanile. A fianco dell’abbazia, dal 2017 proprietà del Comune, si conservano ampie porzioni del monastero, che dovrebbero essere in parte riaperte dopo alcuni interventi di restauro. L’Abbazia di San Galgano è il “luogo del cuore” dell’attore Massimo Wertmüller.

Villa Medicea Ambrogiana, Montelupo Fiorentino (FI)

La villa, costruita per Ferdinando I de’ Medici alla fine del Cinquecento su un preesistente casino di caccia e progettata probabilmente da Raffaello Pagni, collaboratore del Buontalenti, godeva di una posizione strategica per l’affaccio sulla confluenza tra i fiumi Arno e Pesa ed è l’unica villa medicea a presentare un attracco fluviale. Nel 1886 divenne il primo manicomio criminale del Regno d’Italia e vide tra i suoi “ospiti” gli anarchici Passannante e Acciarito, accusati di regicidio ed entrambi morti nella villa di Montelupo. Dagli anni Settanta del Novecento fu ospedale psichiatrico giudiziario, chiuso nel febbraio 2017. Di proprietà del Demanio, si trova in uno stato di desolante abbandono e il comitato “Ambrogiana mon amour” ne auspica il recupero e una nuova destinazione d’uso. La villa fa parte della classifica speciale dedicata ai “Luoghi storici della salute”.

Chiostro di Buggiano Castello (PT)

Il Chiostro di Buggiano Castello appartiene all’Abbazia di Santa Maria Maggiore, edificata intorno al 1038 per volere di Sigismondo e Guido, signori di Buggiano. Il chiostro, di epoca rinascimentale e sviluppato su due piani, rappresenta lo snodo tra gli ambienti del complesso, frutto di varie trasformazioni. Il comitato “Insieme per il Chiostro”, che include anche il Comune, auspica il recupero della copertura che insiste sulla navata nord della chiesa, per sanare le infiltrazioni che minano la conservazione delle importanti opere d’arte conservate nell’edificio, come la tavola con il Battesimo di Cristo del Bacchiacca. I locali dell’abbazia sono oggi in totale disuso e anche il chiostro risulta inagibile.

Borgo di Vico Pancellorum e pieve romanica, Bagni di Lucca (LU)

Il borgo di Vico Pancellorum, frazione di Bagni di Lucca, è un paesino di 108 abitanti, immerso nel verde dell’Appennino, caratterizzato dalla notevole pieve di San Paolo, già documentata prima dell’anno Mille. Affiancata da un campanile in forma di torre merlata, reca scolpite sull’architrave del portale di ingresso quattro immagini dalla probabile connotazione esoterica. Il borgo, che ha cominciato a spopolarsi dal secondo Ottocento, era caratterizzato dall’attività degli stagnini, a cui sembra spettare la creazione del linguaggio arivaresco, che mescola all’italiano parole inventate e che viene ancora parlato a Vico.

Terme del Corallo, Livorno

Le Terme del Corallo, già settime nella classifica nazionale del censimento “I Luoghi del Cuore” 2014 con 30.448 voti, furono realizzate nel 1904 con molti stilemi liberty dall’architetto Angiolo Badaloni e sono circondate da un parco. Rarità dal punto di vista ingegneristico, le Terme sono uno dei primi edifici italiani costruiti in cemento armato, motivo per cui si sono conservate in condizioni relativamente buone. In abbandono da circa cinquant’anni e danneggiate da un incendio nel 1968, sono proprietà del Comune dal 2009. Sono stati eseguiti alcuni interventi di messa in sicurezza, ma qualsiasi progetto di recupero e rifunzionalizzazione è ostacolato dall’ingombro e dall’impatto visivo del cavalcaferrovia costruito negli anni Ottanta proprio di fronte all’edificio.

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È possibile filtrare le classifiche anche per Provincia, Comune o tipologia di luogo

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