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Indispensabili infermieri – Ospedale Santa Maria Nuova, Firenze
L’ospedale di Santa Maria Nuova compie 732 anni e festeggia ricordando i protagonisti dell’emergenza Covid, gli infermieri.
Era il 23 giugno 1288 quando il banchiere Folco Portinari, padre della Beatrice amata da Dante, decise di ascoltare il consiglio della nutrice Monna Tessa e di creare una struttura dedicata alla cura dei malati.
In realtà Portinari mise le basi per quella che sarebbe diventata una vera e propria istituzione sanitaria.
Qui sono nate le Oblate, il primo esempio di suore ospedaliere. Qui, Leonardo Da Vinci effettuò le numerose dissezioni anatomiche. E sempre qui, nacque un’importante scuola medica.
Negli ultimi mesi, per venire all’attualità, Santa Maria Nuova ha svolto un ruolo di primo piano nell’emergenza Covid, trasformando reparti, ambulatori e terapie intensive in strutture predisposte per accogliere un numero di malati acuti infettivi che cresceva costantemente.
Nasce così la mostra realizzata dal fotoreporter di fama internazionale Massimo Sestini (ha trascorso cinque giorni e cinque notti nei reparti Covid dell’ospedale) e ospitata nel corridoio che si affaccia sul Chiostro della Magnolia.
Un reportage in 34 stampe di grandi dimensioni che documenta il lavoro degli infermieri nei reparti Covid di Santa Maria Nuova e che sarà visitabile, nel rispetto delle norme vigenti, unicamente dai sanitari, dai pazienti e dagli utenti dell’ospedale.