Storie di pagine dipinte. Miniature recuperate dai carabinieri – Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti, Firenze ()

Si è aperta per San Giovanni, il giorno in cui si doveva chiudere, questa mostra bloccata dal lockdown che rende merito al lavoro del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri. Curata da Sonia Chiodo, ci racconta una storia dove crimini recenti e storia antica si intrecciano. Al lavoro degli investigatori che hanno ritrovato le opere trafugate, si somma infatti quello degli specialisti che riuniscono frammenti e pagine strappate ai volumi originali di appartenenza (spesso manomessi per favorirne il commercio illegale), che ritrovano l’esatta collocazione di un codice rubato, che ne ricostruiscono il contesto d’esecuzione e perfino lo ‘scriptorium’. Esposti antichi manoscritti miniati, pagine e miniature ritagliate provenienti dalle numerose istituzioni religiose italiane, trafugati e in seguito recuperati dai ‘Carabinieri dell’Arte’, una gloria tutta italiana. Le opere vanno dal Duecento al Cinquecento, realizzate dalla mano di artisti come il Maestro di Sant’Alessio in Bigiano, il giottesco Pacino di Buonaguida, fino ad Attavante degli Attavanti e Gherardo e Monte di Giovanni, illustratori di fama internazionale vissuti ai tempi di Lorenzo il Magnifico. I luoghi di provenienza sono Castelfiorentino, Colle Val d’Elsa (volumi rubati ben due volte), Firenze (l’esemplare di Pacino di Buonaguida da Santo Stefano al Ponte) e Pistoia, dove i frati di San Francesco al Prato si videro sottrarre negli anni Ottanta oltre 200 pagine dai loro libri liturgici. Infine Perugia: oltre 20 libri rubati nel 1975, privati delle pesanti legature, smembrati e finiti in parte sotto un mucchio di letame, mentre le pagine miniate venivano disperse sul mercato antiquario.
Per la visita sono obbligatori l’uso di mascherine e il mantenimento della distanza interpersonale di 1,80 metri; all’ingresso viene misurata la temperatura corporea. Orario: tutti i giorni 8.30-13.30, chiuso lun.