
Le Mostre d’arte a Prato e provincia

Fino al 30 luglio
CODICI
ChorAsis-lo spazio della visione presenta la mostra personale di Pierluigi Pusole (Torino, 1963) presso gli spazi della storica villa Rospigliosi di Prato. Lavorando sul concetto di pittura, Pusole pone in esposizione, per cura di Riccardo Farinelli, un ciclo di lavori le cui luci riflesse e ombre lunari rivelano ipotesi e intenzioni, altre facce e possibilità di un nuovo vedere. Strutturalmente e concettualmente, l’esposizione a Villa Rospigliosi ha come nucleo di partenza la luce, elemento-base del vedere e della pittura, insieme al suo contrario, l’ombra. Non è un caso, infatti, che i dipinti di Pusole siano quasi monocromi, capaci di rimandare a paesaggi cinerei ma anche di proiettarci nella dimensione della speculazione immaginativa: un invito a seguire l’artista in uno stato di stupore, dove surreali visioni paiono aprire altri orizzonti. Strutture comunicative, rivelatrici di un desiderio di possesso e di conoscenza, rivolto a se stessi e agli altri, chiunque essi siano. L’artista fa degli spazi, dei volumi e del fronte della Villa, una metafora, trasformando la storica dimora in una sorta di accumulatore-elaboratore di codici complessi, mentre il bosco della Ragnaia diventa romanticamente la natura selvaggia e senza controllo.
Ingresso libero. Orario: su prenotazione.
Villa Rospigliosi – Via Firenze, 83 – Prato
Info e pren.: 348.7814430 – chorasis.spaziovisione@gmail.com
Fino all’8 settembre
Smisurata. Opere XXL della collezione del Centro Pecci
La programmazione espositiva ‘Costruire Comunità’ prosegue con un progetto espositivo del Centro Pecci in collaborazione con l’architetto Ibrahim Kombarji. Una mostra di opere di grande formato dalla collezione del Centro Pecci, unendo opere storiche, spesso pensate appositamente per gli spazi generosi del Centro, a produzioni di più recente acquisizione. La mostra offre ai visitatori la possibilità di confrontarsi con creazioni fuori scala che fanno parte della collezione e che sono allestite nelle sale del Gamberini attraverso un dialogo serrato tra le esigenze degli spazi, i principi dell’accessibilità e le necessità delle opere. La mostra, inoltre, permette di celebrare il ritorno di ‘Prato ’88’, la grande opera di Mauro Staccioli che verrà riallestita nell’area limitrofa del Centro Pecci, vero e proprio landmark che per anni ha accolto i visitatori del museo e, più in generale, chi entrava a Prato. La mostra è resa possibile dalle caratteristiche uniche delle sale disegnate da Italo Gamberini, pensate e costruite appositamente, con lungimiranza, per accogliere opere di arte contemporanea anche di grandissimo formato. Una dimostrazione di come, nel secondo dopoguerra, la grande museografia italiana ha saputo mettere in prima linea i musei e le loro collezioni per rigenerare il tessuto sociale e comunitario di un Paese ferito.
Orario: mercoledì-domenica 10-19.
Centro per l’arte contemporanea L.Pecci’ – Viale della Repubblica, 277 – Prato
Info: 0574.531915 – www.centropecci.it
Fino al 14 settembre
La marcia dell’uomo
La collezione del Centro Pecci continua a espandersi anche grazie a recenti acquisizioni, come nel caso di un’opera video che costituisce una pietra miliare della storia dell’arte italiana e che viene presentata contestualmente alle due mostre primaverili. ‘La marcia dell’uomo’ di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi è un’installazione monumentale, realizzata da due pionieri dell’immagine in movimento, che dagli anni Settanta hanno indagato archivi di famiglia o di cineoperatori della prima metà del XX secolo, recuperando importanti testimonianze di come veniva visto il mondo all’epoca. L’opera video è disposta spazialmente su tre grandi schermi ed ha come oggetto le repressioni culturali e i grandi rimossi della storia, come il colonialismo italiano in Africa. La presentazione dell’opera video dà vita a una suggestiva esperienza dello spazio ridisegnato dalle immagini: camminando lungo la sequenza dei tre schermi si attraversa la storia dell’uomo grazie ad un viaggio immersivo in tre tempi, dalla fine dell’Ottocento, agli anni Venti fino agli anni Sessanta. Presentato per la prima volta alla 49ª Mostra Biennale di Venezia e successivamente nell’ambito di una personale presso Pirelli HangarBicocca, l’opera troverà casa permanente all’interno della collezione del Centro Pecci.
Orario: mercoledì-domenica 10-19.
Centro per l’arte contemporanea L.Pecci’ – Viale della Repubblica, 277 – Prato
Info: 0574.531915 – www.centropecci.it
Fino al 21 ottobre
Veste di Luce
Il manto giubilare di Giovanni Paolo II è il protagonista di questa mostra nata per celebrare i 50 anni del Museo del Tessuto e il Giubileo 2025. È esposta una delle opere presenti nelle collezioni, ovvero la replica autentica del manto che Giovanni Paolo II indossò in occasione dell’apertura della Porta Santa al Grande Giubileo del 2000. Il progetto del manto papale e delle vesti liturgiche indossate dal clero venne avviato nel 1999. La realizzazione del tessuto vide coinvolte le imprese tessili di Prato, mentre la progettazione e la confezione delle vesti furono affidate all’atelier di arte sacra X Regio di Treviso. Oltre 16.000 i metri di tessuto realizzati, con cui furono confezionate 4.000 vesti liturgiche per cardinali, vescovi e sacerdoti, alcune delle quali sono state indossate anche in occasione delle celebrazioni dell’apertura della Porta Santa del Giubileo in corso. La mostra fa parte del programma che festeggia il cinquantesimo anno dalla fondazione del museo e viene dopo ‘Tesori di Seta’, dedicata alla collezione Falletti, e ‘Velvet mi Amor’, un omaggio al velluto di Stefano e Corinna Chiassai.
Orario: dal martedì al giovedì 10-15, venerdì e sabato 10-19, domenica 15-19, chiuso lunedì.
Museo del Tessuto – Via Puccetti, 3 – Prato
Info: 0574.611503 – www.museodeltessuto.it
Fino al 26 ottobre
Lo storico e il mercante
Federigo Melis e Francesco Datini sono i protagonisti della mostra in corso al Museo di Palazzo Pretorio di Prato per cura di Angela Orlandi, realizzata nel 70° anniversario dell’esposizione dell’Archivio Datini organizzata nel 1955 da Federigo Melis in questo stesso Palazzo Pretorio, alla presenza dei Presidenti della Repubblica Luigi Einaudi e Giovanni Gronchi. L’allestimento, organizzato in sette sezioni, mette in esposizione oggetti, immagini fotografiche, documenti e filmati che ruotano attorno alle figure de ‘lo storico’ (Federigo Melis, 1914-1973) e ‘il mercante’ (Francesco Datini, 1335-1410) e che approfondiscono la storia di Francesco Datini, il profilo di Federigo Melis, fondatore della Fondazione Istituto Datini, la genesi e lo svolgimento della grande mostra del 1955, oltre alle vicende parallele dei legami di Melis e Datini con le rispettive consorti, importanti complici del loro successo. Un affascinante viaggio nel tempo tra storia, cultura ed economia, concluso nella settima sezione dalla proiezione del documentario ‘Francesco Datini da Prato’ di Tommaso Santi, che ricostruisce la vita e le attività economiche di Francesco Datini, mercante e banchiere pratese che precorse lo spirito dell’imprenditore moderno. Tra le tante curiosità, spicca il registro nel quale si annotarono alcuni degli ingredienti della torta che Francesco fece preparare per il pranzo di nozze della figlia Ginevra.
Orario: tutti i giorni 10.30-18, chiuso martedì.
Palazzo Pretorio – Piazza del Comune, 2 – Prato
Info: 0574.1837860 – www.palazzopretorio.prato.it
Fino al 2 novembre
Light Lights
A proseguimento della ricerca sull’arte italiana che ne contraddistingue da sempre la vocazione, il Centro Pecci presenta la prima mostra istituzionale di Davide Stucchi (Vimercate, 1988). L’esposizione presenta sculture realizzate dall’artista tra il 2019 e il 2025, tutte ispirate al tema della luce, in parte prodotte in occasione della mostra al Pecci. Un viaggio immersivo nelle opere di luci create dall’artista e allestite in dialogo con gli spazi dell’Ala Piccola Nio. Queste sculture delicate e fragili testimoniano di un mondo in continuo movimento, in trasloco costante da uno spazio all’altro, da un’emozione all’altra, e riassumono la grande capacità di Davide Stucchi di trasformare i luoghi in cui si trova a operare. Da artista Stucchi si è confrontato con diversi ambiti disciplinari, dalla moda alla scenografia passando anche per la pubblicità, acquisendo una serie di capacità manuali e di allestimento che ben riassumono la poliedricità creativa che da sempre caratterizza il Centro Pecci.
Orario: mercoledì-domenica 10-19.
Centro per l’arte contemporanea L.Pecci’ – Viale della Repubblica, 277 – Prato
Info: 0574.531915 – www.centropecci.it
Fino al 21 dicembre
Tesori di seta. Capolavori tessili dalla donazione Falletti
In occasione dei 50 anni dalla fondazione del Museo del Tessuto, una mostra di tessuti europei dal Quattro al Settecento celebra la straordinaria donazione di Giovanni Falletti, composta da oltre 2.000 oggetti, che ha permesso la nascita del museo. Il medico fiorentino Giovanni Falletti, collezionista eclettico e cultore di diverse discipline, in cinquant’anni di appassionata ricerca ha conservato e raccolto manufatti tessili, ricami, libri, stampe, monili, armi storiche e maschere rituali provenienti dall’Europa e da molti paesi asiatici e africani. Allestita nella Sala dedicata ai tessuti storici, la mostra si sviluppa in un percorso cronologico che attraversa quattro secoli di grande manifattura tessile e che incrocia stili, produzioni, materiali e soggetti, eccezionali testimoni della produzione europea di 4 secoli. Utilizzati per la confezione di sfarzosissime vesti laiche destinate alle aristocrazie del tempo, questi tessuti, per il loro enorme pregio e valore, venivano successivamente donati a istituzioni religiose che li riutilizzavano per realizzare paramenti sacri come pianete, dalmatiche, piviali: una straordinaria pratica di riuso che ha permesso la conservazione di questi capolavori tessili. Per facilitare la comprensione di contenuti storici e tecnici, la sala espositiva è dotata di due apparati multimediali, microscopi digitali, riproduzioni grafiche e opere pittoriche affiancate a tessuti dello stesso periodo.
Orario: dal martedì al giovedì 10-15, venerdì e sabato 10-19, domenica 15-19, lunedì chiuso.
Museo del Tessuto – Via Puccetti, 3 – Prato
Info: 0574.611503 – www.museodeltessuto.it
Fino al 28 dicembre
Giubileo 2025: intrecci di arte e fede a Prato
Organizzata dal Museo dell’Opera del Duomo, la mostra si sviluppa nelle Volte dello stesso museo e propone un percorso che racconta la storia e le tradizioni legate al Giubileo nella città di Prato, con uno speciale focus sul Giubileo del 2025. Le sezioni della mostra illustrano la spiritualità e la bellezza dei paramenti liturgici, delle chiese giubilari e dei documenti storici, culminando all’interno della Cattedrale di Santo Stefano con il Crocifisso ligneo di Giovanni Pisano. Questo capolavoro, scelto come croce giubilare del 2025, rappresenta un simbolo di fede, speranza e redenzione. La sua scelta, secondo le indicazioni del Dicastero per l’Evangelizzazione, sottolinea l’importanza del Crocifisso come segno di unità e spiritualità per il cammino giubilare. L’esposizione offre quindi una panoramica coinvolgente del Giubileo, intrecciando arte, storia e fede, e invitando il visitatore a un’esperienza di profonda riflessione spirituale.
Orario: da martedì a sabato 10-17, domenica 13-17, chiuso lunedì.
Museo dell’Opera del Duomo – Piazza del Duomo, 48 – Prato
Info: 0574.29339 – www.museidiocesanidiprato.it
3 luglio – 21 settembre
Io sono quello che ho donato
Nei cinquant’anni dalla fondazione del Museo del Tessuto la mostra rende omaggio a Loriano Bertini, imprenditore pratese e versatile collezionista di opere d’arte antica e contemporanea che ha permesso, grazie alla generosa donazione di tessuti antichi, la nascita del Museo nel 1975. Rari tessuti, preziose maioliche e straordinari libri d’artista – collezionati da Bertini nell’arco di una vita – costituiscono il nucleo di meraviglie per la prima volta è messo davanti agli occhi del pubblico a Prato. La mostra è in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10-15, venerdì e sabato 10-19, domenica 15-19, chiuso lunedì.
Museo del Tessuto – Via Puccetti, 3 – Prato
Info: 0574.611503 – www.museodeltessuto.it
4 luglio – 3 ottobre
Little Paradise
Paolo Ioanna torna alla pittura dopo dieci anni di silenzio e si presenta alla galleria MOO di Prato. Non è un ritorno programmato, né una ripresa su binari già tracciati: è un’incursione nel vuoto creativo, uno scavo nel presente, un tentativo di abitare ancora, e diversamente, il linguaggio che per lungo tempo è rimasto sospeso. MOO si è trasformato per l’occasione in qualcosa di più che una galleria: un laboratorio mentale e fisico, un luogo sorgivo. Lo spazio non ospita semplicemente l’opera finita, ma ne ha accompagnato la nascita, il travaglio, le incertezze. Da giugno, Paolo Ioanna (Prato, 1964) ha lavorato all’interno dello spazio, abitandolo quotidianamente come fosse il proprio studio d’artista: un processo continuo che si è esteso fino al 4 luglio, giorno dell’inaugurazione della mostra. In questo arco di tempo, MOO è stato un organismo vivo, attraversato dal gesto, dall’attesa e dall’ascolto. Le opere sono nate nei giorni precedenti l’inaugurazione, seguendo un ritmo interno che sfugge al controllo: carta, pennelli, stracci, segni, scarti e presenze sono stati strumenti e testimoni di un rito che si è compiuto a porte semiaperte.
Ingresso libero. Orario: tutti i giorni 15-18, chiuso sabato e domenica.
MOO – Via San Giorgio, 9A – Prato
Info: 0574.071696 – www.lato.co.it – moo@lato.co.it
11 luglio – 23 agosto
In alto, a Spazzavento. Il riposo di Curzio Malaparte
Il 19 luglio 1961 lo scrittore pratese Curzio Malaparte, nato Kurt Erich Suckert a Prato il 9 giugno 1898 e morto a Roma 19 luglio 1957, veniva seppellito nel Mausoleo sul Monte Le Coste (detto Spazzavento). La tumulazione di Malaparte, iniziata con la messa in Duomo e proseguita con una processione di centinaia di persone, fu un evento memorabile per la città e venne documentata dai molti fotografi e giornalisti presenti. Ora quel giorno viene ripercorso e ricordato con la mostra, nata da un’idea di Chiara Mannocci e Diletta Pizzicori dell’Associazione Curzio Malaparte, pratese nel mondo partendo da un appello alla cittadinanza. In mostra circa quaranta immagini provenienti dagli archivi di privati cittadini, ma anche dal Fondo Fiondi, donato da Fiorenzo Fiondi, uno dei primi sindaci del Comune di Vaiano e conservato alla Fondazione CDSE, dalla Pubblica Assistenza di Prato e dal Fondo Ranfagni, conservato all’Archivio Fotografico Toscano del Comune di Prato.
Ingresso libero. Orario: lunedì 14-19, da martedì a venerdì 9-19, sabato 9-13, chiuso domenica e dal’11 al 17 agosto.
Biblioteca Comunale Lazzerini – Via Puccetti, 3 – Prato
Info: 0574.1837800 – www.bibliotecalazzerini.prato.it