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Un sacchetto d’amore – Teatro del Popolo, Castelfiorentino (Firenze)
Di e con Antonella Questa. Uno spettacolo ironico sulle dinamiche relazionali d oggi, in una società sempre più dominata dal consumo e dal bisogno di avere per affermarsi, dove nonostante possiamo avere tutto, ciò che ci manca sono i rapporti autentici.
Cosa si nasconde dietro alle nuove dipendenze comportamentali? Come nascono, in quali contesti sociali e soprattutto familiari? Dietro queste patologie che, pur in ambiti diversi, sono in costante aumento, si nasconde un denominatore comune: la mancanza di relazione con noi stessi e con gli altri, l’incapacità di parlarsi e di ascoltarsi.
Lo spettacolo affronta con la consueta ironia le dinamiche relazionali di oggi, costrette a fare i conti con un mondo sempre più rivolto al consumo, all’opulenza, al bisogno di avere per affermarsi. Un mondo in cui ogni cosa che desideriamo sembra essere a portata di mano, ma poi a mancare davvero sono i rapporti autentici. E’ proprio questo che manca nella famiglia di Cinzia dove il marito è troppo preso dal lavoro, la cognata tratta il cane come un figlio, la suocera cucina lasagne e inventa malattie pur di tenere i figli legati a sé, mentre Cinzia si scopre vittima di shopping compulsivo, pensa a strisciare la carta ed afferrare il sacchetto con il nuovo acquisto per cancellare le ansie e far svanire i problemi.
Poi arriva il giorno in cui i troppi sacchetti esauriscono addirittura il credito di tutte le carte famigliari, svelando contemporaneamente conti in rosso e un uso disinvolto delle rate, portato avanti da tempo e sempre nascosto a tutti. Cosa succede quando ci mancano i soldi per soddisfare i nostri innumerevoli bisogni? Terapia di gruppo e terapia comportamentale tra nuove amiche e vecchi colleghi di lavoro, aiuteranno Cinzia a rialzarsi e a guardare il mondo da una prospettiva nuova, aiutando anche la sua famiglia a farlo.
In fondo la vera ricchezza sta proprio lì, in quel motore che muove il mondo, che non si può né vendere, né comprare: l’amore, un sacco d’amore … ma anche un sacchetto può andar bene!