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Un capolavoro del Rinascimento dalla Francia a Bosco ai Frati: il trittico di Nicolas Froment – Convento di Bosco ai Frati, San Piero a Sieve (Firenze)
Il progetto ‘Terre degli Uffizi’ debutta in Mugello e vede temporaneamente ricollocata nel Convento di San Bonaventura a Bosco ai Frati (San Piero a Sieve), l’opera che per secoli è stata collocata nella chiesa del convento, prima di essere portata alle Gallerie fiorentine con le ‘soppressioni’ napoleoniche degli istituti religiosi. Fondato attorno all’anno 600 dalla famiglia degli Ubaldini, l’insediamento religioso conobbe il suo massimo splendore sotto i Medici, che nel 1420 acquistarono il terreno su cui sorgeva la chiesa e nel ’27 riportarono nel convento i frati francescani. Ristrutturato dall’architetto Michelozzo, il complesso fu arricchito di opere d’arte come la pala d’altare con la ‘Sacra conversazione’ del Beato Angelico (oggi al Museo di San Marco) e, appunto, il trittico di Nicolas Froment con la ‘Resurrezione di Lazzaro’ realizzato nel 1461. Fu dipinto da Nicolas Froment, maestro originario della Piccardia del quale rimangono oggi pochissime opere e conosciuto soprattutto per l’attivitа che almeno dal 1465 svolse in Provenza, dove lavorò anche per il sovrano Renato d’Angiò. Il trittico, l’opera più antica oggi nota di Froment, fu eseguito per un prelato originario di Prato, Francesco Coppini, che dal 1459 al 1462 visse fra Fiandre, Inghilterra e Francia svolgendo incarichi per conto di papa Pio II. Il veristico ritratto presente sul verso dell’anta destra del trittico ci restituisce l’aspetto di questo intraprendente, colto e ambizioso prelato.
Orario: dal lunedì al sabato 9-12, pomeriggio a richiesta.