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Opus Ballet in Pinocchio – Teatro Niccolini, Firenze

29 Febbraio 2020 ore 17:00

Sabato 29 febbraio al Teatro Niccolini di Firenze COB/Compagnia Opus Ballet e Compagnia Giardino Chiuso portano in scena lo spettacolo ‘Pinocchio’.

Ore 17,00 e ore 21,00.

Lo spettacolo è organizzato in occasione della mostra Enigma Pinocchio – da Giacometti a LaChapelle in allestimento a Villa Bardini (FI) 22-10-2019>22-03-2020.

Interpreti: Leonardo Diana, Lorenzo Di Rocco, Isabella Giustina, Stefania Menestrina, Giulia Orlando, Riccardo Papa, Françoise Parlanti, Jennifer Rosati. Con la partecipazione di Virginio Gazzolo.

Coreografia Patrizia de Bari, drammaturgia Tuccio Guicciardini, scenografia e video Andrea Montagnani.

Costumi Santi Rinciari/Opificio della Moda e del Costume, sound design Daniele Borri, ideazione e realizzazione elemento scenico Takeshi Tamashiro/Lautak, aiuto costumista Marilù Sasso, direzione tecnica Saverio Cona, coordinamento progetto Rosanna Brocanello.

Produzione COB/Opus Ballet e Giardino Chiuso – coproduzione Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee e Versiliadanza – in collaborazione con Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino e NCA Small Theatre, Yerevan – con il sostegno di Mibac, Regione Toscana – con il contributo di Fondazione CR Firenze e con il sostegno di Villa Bardini e Fondazione Teatro della Toscana

La compagnia Giardino Chiuso e COB/Compagnia Opus Ballet iniziano, nel 2018, un percorso di collaborazione artistica  per la realizzazione di uno spettacolo di teatro danza su uno dei capolavori della letteratura: Pinocchio. 

Riproporre un Pinocchio in danza non è mai banale; sul celeberrimo burattino di legno sono state prodotte innumerevoli letture sceniche, dal teatro alla danza, dal musical al cinema, con più o meno fortuna, con più o meno correttezze drammaturgiche, con più o meno rispetto per il fantastico e controverso personaggio collodiano.

Ma è proprio questa facoltà camaleontica che ha contribuito a costruire il suo indiscusso successo. Sezionato, ridotto, stravolto, rivolto, Pinocchio riesce sempre, da buona “birba”, a mantenere la sua coerenza, il suo impertinente sguardo di burattino. Il suo buon nome!

Grazie a questa generosità interpretativa anche il nostro lavoro vuole far rivivere il suo mondo, ma con una distinta direzione immaginifica e simbolica: Pinocchio si forma, si modella sulle necessità espressive contemporanee, ancora una volta il ceppo di legno prende vita per raccontarsi sotto una luce nuovamente diversa.

Le parole di Kleist tratte dal “Teatro delle marionette” che aprono lo spettacolo, affidate all’interpretazione di Virginio Gazzolo, ci danno l’opportunità di collocare il nostro Pinocchio in una lettura intuitivamente riconoscibile.

La marionetta si inserisce tra il divino e il terreno, ricreando continuamente quella fase irripetibile che viene spesso coniugata con l’opera d’arte, la stessa condizione soprasensibile dell’artista, che percepisce la realtà con altri punti di vista. Questo legno magico, quindi, misteriosamente e consapevolmente appare nella bottega di Mastro Ciliegia, in attesa di una nascita meravigliosa, intricante e fantastica di un personaggio che trascende inequivocabilmente dal quotidiano e immediatamente pronto per una fuga verso la scoperta e la ingenua curiosità di far parte del mondo.

Sincero e dispettoso verso l’umanità, Pinocchio, che in questa lettura è il riflesso dell’artista, scruta curioso e pieno di aspettative tutto quello che accade intorno a lui. Ma le sue disavventure e la sua voglia di libertà lo porteranno, suo malgrado, ad assoggettarsi completamente al mondo terreno, scegliendo di diventare di carne e ossa e accettando l’anonimato nella massificazione, praticamente suicidando la sua parte “divina” per quella umana.

Le scene si susseguono incessantemente, senza tregua, in viaggi fantastici e perigliosi alla scoperta delle sensazioni, degli affetti, della giustizia, dell’incerto, dell’amicizia, del tradimento, del divertimento, delle lacrime, della povertà, dell’onestà. Danza, parola, video, musica portano lo spettatore in una dimensione sospesa, coinvolgente e magica cercando di raccontare e difendere la libertà intrinseca di Pinocchio.

Un Pinocchio che, come l’artista, guarda il mondo come fosse sempre la prima volta, con occhi ingenui e sempre curiosi. Un’anima pura.

Informazioni 055351599 – prevendite Circuito Box Office Toscana www.ticketone.it

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Dettagli

Data:
29 Febbraio 2020
Ora:
17:00 - 22:30
Categorie Evento:
,
Tag Evento:
,
Sito web:
https://cobdanza.it/
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