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Intimità e naturalezza. La pittura sincera di Gino Pozzi – La Soffitta Spazio per le Arti – Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata, Sesto Fiorentino (Firenze)
L’undicesima edizione di ‘Alto-Basso’ si fa in tre e, partendo dall’ancora più ‘alta’ sede del Rifugio Gualdo sui colli di Sesto, approda alle tradizionali sedi della Soffitta Spazio delle Arti di Colonnata e del Centro Antonio Berti a Sesto. In questo itinerario sarà possibile ricostruire il variegato percorso dell’artista sestese Gino Pozzi attraverso una grande antologica, a cura di Elisa Fontanelli, Alessia Nardi e Francesco Traversi, che indaga la vasta produzione di un maestro solo apparentemente appartato, ma che in realtà fu tra i protagonisti della ricerca figurativa negli anni tra le due guerre. Nato nel 1900, Gino Pozzi si forma come autodidatta, mantenendo per tutta la vita un impegno costante per la decorazione delle ceramiche (a partire dall’attività alla Ginori) alternandola con la pittura dopo l’incontro con l’arte di Paul Cézanne, mediata da Ardengo Soffici. Durante gli anni Quaranta, Pozzi realizza un vasto nucleo di opere (che va dai paesaggi, ai ritratti, alle scene dantesche e mitologiche), con una tecnica di sua invenzione chiamata ‘encausto’, mentre nei primi anni Cinquanta si rivolge verso la tecnica dell’acquerello, soprattutto durante i soggiorni estivi in Versilia, prima della morte improvvisa nel 1954.
Orario: dal martedì al sabato 16-19, domenica 10.30-12 e 16-19, chiuso lunedì; al Gualdo giovedì e sabato 16-18, domenica 10-13 e 14.30-18.