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Il giuoco delle parti – Teatro Excelsior, Empoli (Firenze)
da Luigi Pirandello, adattamento Roberto Valerio, Umberto Orsini e Maurizio Balò, con Umberto Orsini e con Alvia Reale, Michele Di Mauro, Flavio Bonacci e Carlo De Ruggieri, Woody Neri, regia Roberto Valerio.
Le parti si mescolano e Roberto Valerio, che diciassette anni fa era un personaggio minore ne Il Giuoco della parti di Gabriele Lavia, oggi ne firma la regia e sceglie per il ruolo di Leone Gala ancora il grande Umberto Orsini. La trama è nota: un classico triangolo amoroso, il marito, la moglie, il migliore amico di lui che è l’amante di lei. Di insolito c’è l’apparente indifferenza del marito, che amichevolmente abbandona il terreno per dedicarsi alla passione per la cucina e la filosofia, di straordinario c’è l’arte con cui Pirandello smaschera le finzioni sociali e personali per restituirci i personaggi vivi delle loro più spietate contraddizioni. Cosa muove veramente questi adulti annoiati? Cos’è davvero importante? È tutto un caso, oppure qualcuno guida il disegno? Non agire è apatia o superiorità? La passione è sentimento o volontà di potere? E coltivare un deciso distacco dalle passioni è passiva indifferenza o sana affermazione di sé? In scena la vita di tutti noi.