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Il giardino dei ciliegi – Teatro della Pergola, Firenze (Firenze)

23 Febbraio 2016 - 24 Febbraio 2016

di Anton Čechov, traduzione Maria Rotar, drammaturgia Stefano Geraci, con Ramona Dumitrean, Alexandra Tarce, Anca Hanu, Ionuț Caras, Sorin Leoveanu, Cristian Grosu, Cǎtǎlin Herlo, Irina Wintze, Radu Lǎrgeanu, Patricia Brad, Cornel Răileanu, Matei Rotaru, Miron Maxim, musicisti Pusztai Renato Aladar, Albert Gábor Balázs, direzione tecnica Doru Bodrea, coordinatore numeri d’illusionismo Florin Suciu, assistenti alla regia Maria Rotar e Francesco Puleo, regia Roberto Bacci. Spettacolo in rumeno con sovratitoli in italiano. Ore 20:45.
Una sorprendente e impressionante messa in scena de Il Giardino dei ciliegi di Čechov con cui il Teatro Nazionale di Cluj-Napoca (Romania) ha celebrato un doppio evento: 110 anni dalla prima assoluta dello spettacolo, il 17 gennaio 1904 al Teatro d’Arte di Mosca, nella regia di Stanislavskij e 110 anni dalla morte dell’autore, il 2 giugno del 1904. Chi e quando ha piantato questi ciliegi?Sono diventati uguali a un’opera d’arte e ce li possiamo immaginare come una distesa senza confini che, in ogni stagione, come un grande orologio naturale, cambia colore.L’uomo e la natura hanno lavorato, spalla a spalla, per anni e adesso il risultato è davanti ai nostri occhi. Ma il tempo della storia degli uomini ha fretta. Adesso si deve tagliare, distruggere, devono essere create le basi di una visione futura del mondo. Arriveranno i villeggianti e bisogna costruire, costruire, costruire. ‘L’opera d’arte’ del nostro giardino dev’essere tradotta in soldi e il nostro futuro in presente. Ma non c’è tragedia in tutto questo, forse solo un po’ di nostalgia.In realtà, il futuro non tornerà mai indietro a contare le proprie vittime, spinto da leggi e principi di cui il senso e il destino finali non conosce nessuno. Per il dottore Anton Čechov la tragica leggerezza di chi ha aperto le porte al futuro, distruggendolo, coincide con l’osservazione scientifica del funzionamento della natura umana.La famiglia che è bandita dal giardino per debiti ci commuove e ci angoscia a causa della sua frivola inconsapevolezza, ma non siamo in grado di percepire il destino di questi esseri umani come un’ingiustizia, benché il loro giardino potesse essere il nostro. Anche i villeggianti che abiteranno le case che saranno costruite sulle rovine del giardino, quando verrà il loro turno, saranno cacciati. Vittime di un’economia tanto apparentemente anonima quanto crudele.I personaggi di Čechov sono già dei fantasmi quando entrano in scena. Persino Lopachin, il figlio del vecchio sovrintendente diventato oggi proprietario, diventerà da qui a poco un fantasma.Il dottor Čechov osserva la vita del suo Giardino con il microscopio dello scienziato, una vita proiettata sul vetrino illuminato dalla poesia dello scrittore e dalle luci del teatro, mentre ogni attore incarna il proprio personaggio nello stesso modo in cui ognuno di noi sorride, piange, balla, ama… ognuno secondo il suo ruolo e la sua funzione in questa vita.E mentre Čechov osserva e scrive, noi ci riconosciamo in quella brigata di nostri simili accampati, con le loro valigie, aspettando che il treno del futuro li porti soltanto un po’ più avanti.
Roberto Bacci

Dettagli

Inizio:
23 Febbraio 2016 ore 0:00
Fine:
24 Febbraio 2016 ore 0:00
Categoria Evento:
Tag Evento:

Luogo

Teatro della Pergola
Via della Pergola, 18
Firenze, Toscana IT
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Phone
055.0763333
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Organizzatore

Il giardino dei ciliegi
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