Caricamento Eventi

« Tutti gli Eventi

  • Questo evento è passato.

I concerti al Cenacolo: il programma di novembre e dicembre – Luoghi vari nella provincia di Firenze, Firenze (Firenze)

26 Novembre 2017 ore 18:00 - 14 Dicembre 2017 ore 21:00

Prosegue fino al 14 dicembrre la più longeva rassegna annuale di musica antica in Toscana, I concerti al Cenacolo, organizzata dal 1994 dall’Associazione l’Homme Armé.

Domenica 26 novembre, ore 18: Chiesa di Santa Maria di Primerana. Sant’Agnese – Un mistero medievale, presentata dall’Ensemble La Lauzeta. Con Cristina Calzolari (voce, arpa gotica, clavicembalo), Clara Fanticini (vielle), Francesco Gibellini (organetto portatio, tromba da tirarsi, citola), che suoneranno musiche di anonimi del XVI e XV secolo. L’opera è una libera riscrittura che prende spunto dalle varie tradizioni che ci sono state tramandate a partire dall’inno Agnes beatae virginis di Sant’Ambrogio (337-397) e di papa Damaso (366-384) e confluite nella mirabile Legenda Aurea, collezione delle vite dei santi compilata nella seconda metà del XIII secolo dal domenicano Jacopo da Varazze. Per i fedeli di ogni tempo, i miracoli e la vita dei santi costituiscono una sorta di tramite fra la terra e il cielo, al punto che la venerazione trascende la verità storiografica per alimentarne la leggenda e le gesta legate al sovrannaturale. Durante il Medioevo nacquero rappresentazioni drammatiche in versi o in prosa che, arricchite di contaminazioni profane in grado di avvicinarle a un culto popolare, diedero vita ai Misteri e alle Sacre Rappresentazioni, veri e propri spettacoli di argomento sacro – ma di stampo laico – che avevano come teatro piazze e sagrati.

Domenica 3 dicembre, ore 18:  Chiesa di San Romolo a Bivigliano – via della Chiesa 123, Bivigliano – Vaglia (FI): Benedictus qui venit. L’arte del canto sacro tra Quattro e Cinquecento.
L’Homme Armé. Musiche di G. Dufay, J. Ockeghem, Josquin Despres, H. Isaac, J. Mouton, J. Obrecht
Fino al Cinquecento la musica sacra rappresentava il genere più alto della creazione musicale, un genere in cui maggiormente si esprimeva l’arte del canto. La lettura dei testi sacri richiedeva un pensiero musicale basato sull’antica tradizione del canto gregoriano, ma sviluppato in forma polifonica a volte in forme assai complesse. Tra Quattro e Cinquecento all’interno di composizioni a più voci si trovano spesso episodi a due voci, talvolta inseriti nella parte iniziale di un brano o in una sezione centrale, per sottolineare una riduzione della sonorità. Il duo, che all’epoca veniva praticato anche in forma estemporanea dai cantori esperti del tempo, rimane il fondamento della dell’arte stessa del comporre, tanto che si può sempre riconoscere come la spina dorsale di composizioni a più di tre-quattro voci. Ne va dimenticato che il momento del duo era anche un momento speciale per i cantori, che potevano mettere meglio in evidenza le loro qualità vocali, all’epoca molto ricercate, e una delle ragioni della grande migrazione dei cantanti-compositori dal nord Europa verso le corti italiane, dove, apprezzati e riconosciuti, hanno lasciato un segno fondamentale per la creazione dello stile italiano.

Giovedì 14 dicembre, ore 21 (ingresso libero). Badia a Settimo – Via San Lorenzo a Settimo, 15, Scandicci (FI): Nunc mura omnia. La musica sacra di Heinrich Isaac nella Firenze di Lorenzo il Magnifico.
L’Homme Armé, direttore Fabio Lombardo. Musiche di Heinrich Isaac
Il programma rende omaggio, a 500 anni dalla morte,  al più importante compositore attivo a Firenze a cavallo tra Quattro e Cinquecento, in particolare durante il momento di massimo splendore di Lorenzo il Magnifico. I brani scelti sono tutti, a diverso tutolo, legati alla permanenza di Isaac a Firenze e principalmente agli anni laurenziani. C’è tuttavia una relazione motivica e stilistica che lega alcuni di questi brani. La Missa “Salva nos” è costruita, com’era prassi frequente all’epoca, su una melodia preesistente, quella dell’antifona gregoriana Salva nos Christe, appartenente ai vespri per la festa della Santa Croce. In tutta la messa il motivo di quest’antifona risuona numerosissime volte, ma è il segmento finale che caratterizza molte delle sue frasi terminali, enfatizzando con una particolare cadenza il tono frigio. Ed è questo stesso motivo, e la sua elaborazione polifonica, che ritornano nel lamento Quis dabit capiti meo acquam, ripetuto numerose volte quasi in forma ipnotica: nel secondo episodio in particolare, il motivo viene ripetuto alla voce bassa in progressione discendente con le parole “et requiescamus in pace” mentre le altre due voci con figurazioni melismatiche veloci cantano “Quel lauro, sì quello, giace colpito da un improvviso furor del fulmine”. Il brano finisce con le parole “Nunc muta omnia”, ora tutto tace, a sottolineare la gravità di quel passaggio epocale per la storia fiorentina.

Dettagli

Inizio:
26 Novembre 2017 ore 18:00
Fine:
14 Dicembre 2017 ore 21:00
Categorie Evento:
,
Tag Evento:

Luogo

Luoghi vari nella provincia di Firenze
Firenze, Toscana Italia + Google Maps
Telefono:
055.2638480
Sito web:
https://fabbricaeuropa.net/

Organizzatore

I concerti al Cenacolo: il programma di dicembre
Telefono:
055.695000
Sito web:
http://www.hommearme.it
Comments are closed.