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Florence Dance Festival: theKITCHENtheory – Museo Nazionale del Bargello, Firenze
coreografia Marisa Ragazzo e Omid Ighani, concept Marisa Ragazzo, coreografie Marisa Ragazzo e Omid Ighani
interpreti: Omid Ighanì, Samar Khorwash, Alessandro Marconcini, Serena Stefani, Claudia Taloni, Tiziano Vecchi
disegno luci Gianluca Cappelletti
editing musiche Samar Khorwash, Marisa Ragazzo e Omid Ighani
con il sostegno di Centro Danza Canal / Teatros del Canal Madrid e Compagnia Naturalis Labor
Il primo luogo da raggiungere al mattino e l’ultimo da visitare prima di andare a dormire. Una zona di transito vivace o solitaria, ma sempre e comunque piena di odori, ricordi, sensazioni, attese e infiniti stati sospesi. Dura tutta la vita questa relazione densa e profumata fatta di rumori fluidi e familiari, di spazi imparati a memoria e, su ogni cosa, potenti come sovrane, regnano le parole.
La stanza delle parole, escono dalla bocca come dervisci rotanti, capaci di schivare, sfiorando dolcemente o conficcarsi come lame. Restano lì sospese per anni, quasi diventano un’eredità, aleggiano in ogni pertugio e sovente sono le memorie delle famiglie. La cucina è l’area prescelta per affondare i denti e i sensi in preziosi nutrimenti, ma soprattutto è lo spazio dove si parla.
Parole. Parole. Un fiume in piena, ognuna diversa dall’altra, lunghe ed elastiche come alghe o rigide e appuntite, s’impossessano della bocca per urlare l’ incomprensione o la denuncia della solitudine, o parlare dell’amore. Numerose come chicchi di riso, necessarie tutte per dire in mille modi la stessa cosa e troppo poche per riuscirci. E’ un racconto teatrale.
Al linguaggio tecnico dei danzatori, pulito, estremamente virtuoso e frutto di un lungo ed emotivo legame con i coreografi stessi, si affianca una forza interpretativa, scenica e umana. La gestualità urban dei DaCru lega il mood metropolitano a quello del teatro, creando una fusione estremamente contemporanea che facilmente raggiunge e conquista qualsiasi pubblico.