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Bronzino e il Sommo Poeta. Un ritratto allegorico di Dante in Palazzo Vecchio – Palazzo Vecchio, Firenze (Firenze)
Nell’anno in cui si celebrano i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, il Comune di Firenze espone all’interno del Salone dei Cinquecento il ‘Ritratto allegorico di Dante’ eseguito da Agnolo Bronzino nel 1532-33 per ornare una camera della casa del colto banchiere fiorentino Bartolomeo Bettini. Della commissione facevano parte anche i ritratti di Petrarca e Boccaccio oggi perduti: una serie di lunette che dovevano ricordare in quella stanza i ‘poeti che hanno con versi e prose toscane cantato d’amore’. L’ambizioso progetto, rimasto incompiuto, coinvolgeva i maggiori pittori attivi in città in quel periodo e comprendeva una tavola con ‘Venere e Cupido’ dipinta dal Pontormo su cartone di Michelangelo Buonarroti, oggi conservata alla Galleria dell’Accademia. Dipinto a olio su tela, il ‘Ritratto allegorico’ fu realizzato dopo il ritorno del Bronzino da Pesaro e mostra tutta l’influenza esercitata su di lui dal naturalismo dei pittori conosciuti alla corte urbinate, in particolare quella di Dosso Dossi e del suo ‘Giove dipinge farfalle’. La mostra è curata da Antonio Natali insieme a Sergio Risaliti ed è inclusa nel percorso museale di Palazzo Vecchio.
Orario: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 19; giovedì dalle 9 alle 14.