Arturo Martini e Carrara. Donna che nuota sott’acqua  – Museo Novecento, Firenze (Firenze)

La mostra ‘Arturo Martini e Firenze’ si arricchisce di una nuova sezione allestita al piano terreno del Museo 900 e curata da Lucia Mannini con le studentesse Margherita Scheggi e Valentina Torrigiani (Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze). ’Arturo Martini e Carrara’ è dedicata a quel rapporto speciale che Martini, come tanti altri scultori, intrattenne fin dal 1937 con le Apuane, dove dai tempi dell’antica Roma si estraeva il marmo statuario, preferito dagli artisti per la sua purezza e luminosità. L’esposizione ha come protagonista un capolavoro dello scultore, quella ‘Donna che nuota sott’acqua’ (prestito eccezionale di Fondazione Cariverona) considerato dall’autore stesso il fiore delle sue ricerche. Nel 1941, in un momento di crisi nei confronti della statuaria monumentale, Martini riceve l’incarico di eseguire un monumento in memoria dello storico latino Tito Livio. Si racconta che da uno scaglione del grande blocco del Tito Livio sia nata questa ‘Donna che nuota sott’acqua’, esito di una lunga gestazione intellettuale, passata anche da un’ispirazione cinematografica (‘Ombre bianche’ del 1928) e culminata decapitando la scultura con un colpo netto: il risultato è una figura che fluttua sospesa, galleggiante nello spazio, su tre perni metallici ideati dall’architetto Carlo Scarpa per la prima presentazione dell’opera alla Biennale di Venezia del 1942.  
Orario: tutti i giorni 11-20, chiuso giovedì