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Tesori dalle terre d’Etruria. La collezione dei conti Passerini, Patrizi di Firenze e Cortona – Museo Archeologico Nazionale, Firenze ()

Per la prima volta dopo circa 150 anni viene esposta al pubblico, interamente riunita nei suoi nuclei principali, la collezione archeologica che fu del conte Napoleone Passerini (1862-1951) e della sua famiglia, in gran parte conservata nei magazzini del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, ora completata da 82 pregiate antichità prevalentemente etrusche e greche, consegnate nel 2016 ai Carabinieri da una generosa donatrice fiorentina, erede della famiglia. La mostra, curata da Mario Iozzo, direttore del Museo Archeologico, e da Maria Rosaria Luberto, della Scuola Archeologica Italiana di Atene, espone ben 293 reperti fra i quali spiccano (accanto a oggetti in oro, bronzo, avorio, ferro e pasta vitrea) vasi ateniesi di grande qualità, alcuni con iconografie rarissime, e uno dei più antichi e importanti vasi etruschi dell’intera produzione a figure rosse: un grande vaso per mescolare l’acqua e il vino utilizzato nei simposi dell’aristocrazia etrusca dell’’Ager Clusinus’, il territorio dell’antica Chiusi. il valore della collezione è straordinario perché proviene da un preciso e ben definito contesto territoriale e culturale, quello della Val di Chiana, del quale documenta aspetti di vita e cultura tra VII e I secolo a.C.. Nella Villa di Bettolle Napoleone Passerini conservava parte della sua raccolta, mentre i pezzi più pregiati erano nella villa di Scandicci, dove il nobiluomo cortonese, collezionista ma anche uomo di scienza, aveva fondato l’Istituto Agrario.
Orario: lunedì, martedì e mercoledì 8.30-14, giovedì e venerdì 13.30-19, sabato e prima domenica del mese 8.30-14 con ingresso esclusivamente su prenotazione.