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…per non restare immobili – Casa Masaccio – Centro per l’arte contemporanea, San Giovanni Valdarno (Arezzo)
La prima personale di Cinzia Ruggeri (Milano,1942-2019) in un’ istituzione pubblica ripristina la destinazione originaria di Casa Masaccio nella dissolvenza di una fantasia domestica. Eclettica, audace e visionaria, eccentrica ed effervescente, ma soprattutto rigorosa, da sempre Cinzia Ruggeri ha innestato con infaticabile voracità, arte, design, architettura e moda, facendo esplodere tutte le loro definizioni. Arredi e ambienti, accessori, abiti come architetture che si indossano ma che soprattutto si abitano, abiti a scale dalle geometrie fluide e abiti ziggurat, la “montagna di Dio” dei Sumeri. Nel living, in un dialogo serrato con la natura, troviamo sparse le malinconiche rovine dell’ultimo elefante che, impossibilitato a riprodursi geneticamente, esplode e si perpetua in oggetti d’uso domestico. Nella stanza da pranzo, accanto all’antro della profezia di un camino, alloggia l’Abito Tovaglia (1984) che sibillino allunga il suo candore sino a diventare un’estensione del corpo alla funzionalità. All’ultimo piano, come in una sorta di hangar, la rappresentazione della sequenza iniziale di ‘La Règle du Jeu’, film di Jean Renoir del 1939, con il duplice schianto al suolo sia dell’aliante che dell’amore tra i protagonisti.