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Orazio Riminaldi. Un maestro pisano tra Caravaggio e Gentileschi – Palazzo dell’Opera, Pisa (Provincia di Pisa)

L’esposizione, a cura Pierluigi Carofano e Riccardo Lattuada, mette in luce per la prima volta il percorso umano ed artistico del maestro pisano Orazio Riminaldi (Pisa 1593 – 1630), allievo di Orazio Gentileschi e affascinato in gioventù dalla pittura di Caravaggio.
L’idea della mostra è nata in occasione del recente restauro dei dipinti della cupola della cattedrale pisana, realizzati dal Riminaldi tra il 1627 ed il 1630: un’opera monumentale, dipinta ad olio e non ‘a fresco’, che raffigura ‘L’Assunta portata in cielo dagli angeli e una teoria di santi’, il suo capolavoro.
Giunto a Roma intorno al 1615, divenne accademico di San Luca, e fece parte della terza stagione dei maestri caravaggeschi per poi accostarsi al classicismo bolognese. Fu così capace di un linguaggio elegantissimo, vera e propria sintesi tra lo stile di Orazio Gentileschi e quello di Guido Reni.
La breve vita (morì a 37 anni) stroncata dalla peste non gli permise di sprigionare tutto il suo talento. Il maestro è presente in mostra con oltre venti opere disposte in un percorso cronologico scandito in nove sezioni e arricchito dai dipinti dei contemporanei: dalla formazione nel contesto pisano con i maestri Ranieri Borghetti, Aurelio e Orazio Lomi Gentileschi agli anni romani con opere di Guido Reni, Giovanni Baglione, Agostino Tassi, il Cavalier d’Arpino e il Guercino.
Un allestimento frutto di prestigiosi prestiti romani (dalle Gallerie Nazionali di Palazzo Corsini e Palazzo Barberini, all’Accademia di San Luca e alla collezione Lemme) ma anche dagli Uffizi, dalla Fondazione Sorgente Group e da Parigi, con lo straordinario ‘Ercole e Acheloo’ proveniente dalla Galleria Giovanni Sarti.
Orario: tutti i giorni 9-19, prenotazione obbligatoria nel weekend.