- Questo evento è passato.
Le escursioni di Novembre
Sabato 9 novembre:
Il monte Falterona e le sorgenti dell’Arno
Tra le esperienze più suggestive da vivere durante il periodo autunnale è sicuramente il “classico” percorso dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi fino alle sorgenti dell’Arno, passando per luoghi suggestivi e pieni di storia. Un’opportunità per immergersi nella bellezza di uno degli angoli più affascinanti dell’Appennino toscano.
Il percorso inizia alla Fonte del Borbotto, a circa 1180 metri, e tra faggi imponenti e quiete assoluta, il sentiero accoglie immediatamente la sensazione di distacco dalla vita di tutti i giorni attraverso una natura maestosa.
Proseguendo lungo il sentiero si incontra come prima tappa il cosiddetto “uomo di sassi”, figura di pietra che sembra fare la guardia al bosco, fino ad arrivare alla Gorga Nera, luogo avvolto da leggende su creature misteriose, ma anche uno dei più importanti siti riproduttivi della Rana temporaria.
Il percorso continua fino a Capo d’Arno, luogo storico e poetico in cui nasce il fiume Arno, citato anche da Dante nella Divina Commedia come “fiume nostro”, fino ad arrivare al Lago degli Idoli, piccolo bacino d’acqua noto per numerosi reperti che testimoniano la venerazione degli dèi da parte del popolo etrusco.
Il cammino, infine, giunge sulla sommità del Monte Falterona, a circa 1654 metri, che offre un panorama suggestivo sulla vallata circostante, per poi fare ritorno verso le Crocicchie e la Gorga Nera.
Non si tratta solamente di una passeggiata nel bosco, ma anche di un viaggio nella storia, nella cultura e nei segreti della nostra terra.
Sabato 16 novembre
Impruneta, irta di pruni e pinastri
Questo percorso è un’ottima opportunità per conoscere al meglio la storia e la cultura che gira attorno al territorio dell’Impruneta, anche per coloro che vivono a pochi passi da esso.
Uno dei simboli più rappresentativi di Impruneta è sicuramente la Basilica di Santa Maria, in cui è dipinta una Madonna avvolta da varie leggende di miracoli e devozioni che hanno segnato la comunità locale. È anche territorio della tradizionale Festa dell’Uva e luogo di nascita di Accursio, giurista e autore di quello che è considerato uno dei testi fondanti del diritto europeo. Le dimore di campagna sono un’altra parte affascinante del luogo, in cui abitavano molte famiglie fiorentine importanti che volevano allontanarsi dalla città. Impruneta ha anche una storia antichissima: la città, infatti, risale agli Etruschi, passando poi sotto l’influenza romana e, infine, attraversando i periodi del Medioevo e del Rinascimento, e ognuna di queste fasi storiche ha fatto sì che Impruneta diventasse un’area stabilmente abitata anche per la sua posizione strategica vicino a un facile guado dell’Arno.
Ciò che rende l’esperienza a Impruneta ancora più unica è sicuramente la produzione del cotto, ancora in mano a famiglie che tramandano un sapere antico grazie al quale riescono a dare forma e bellezza a oggetti grandi e piccoli secondo la tradizione.
Dalla Basilica, dalle ville storiche fino alla produzione del cotto, il percorso a Impruneta offre un’occasione unica per riconnettersi al passato di un luogo ricco di storia.
Gorgona, un’isola speciale
Questa visita guidata è un’ottima occasione per scoprire la perla più piccola dell’Arcipelago toscano: l’isola di Gorgona, che grazie alla sua storia e alle sue particolarità botaniche offre ai visitatori un’esperienza indimenticabile.
Gorgona è nota soprattutto per la sua rigogliosa vegetazione mediterranea e la presenza di specie animali e vegetali rare grazie alla limitata presenza umana, facendo sì che la natura rimanga ben conservata e incontaminata.
Un altro aspetto particolare è sicuramente la presenza della colonia penale istituita nel 1869, che offre ai visitatori l’occasione di conoscere il contesto di questa esperienza.
La visita a Gorgona è quindi un’esperienza in un luogo poco conosciuto, dove natura e storia si intrecciano in un contesto unico e di grande valore.
Artimino, Necropoli etrusche e Poggio alla Malva
Partendo dalla frazione di Camaioni e oltrepassando il ponte che unisce le due sponde dell’Arno, si percorre un sentiero ricco di storia e bellezza naturale verso Poggio alla Malva.
Dal borgo di Poggio alla Malva il percorso prosegue costeggiando la necropoli etrusca di Prato Rosello, identificata nel 1966 dall’archeologo Francesco Nicosia, che è riuscito a identificare i Tumuli A e Tumuli B, antiche sepolture risalenti alla civiltà etrusca. Un incendio tre anni dopo ha rivelato altre strutture e altri tumuli ora visibili a chi percorre il sentiero.
Il percorso continua fino ad Artimino, un borgo antico noto per la sua posizione panoramica e per la Villa Medicea che dona un’atmosfera settecentesca all’intero paesaggio. Il percorso prosegue su una strada asfaltata fino a San Martino per poi concludersi allo stesso ponte che sull’Arno.
Questo itinerario offre una passeggiata immersa nella natura e nella storia, regalando panorami incantevoli sulle tracce della cultura etrusca e medicea.
Domenica 17 novembre
Le torri costiere del Parco dell’Uccellina: sentinelle della Maremma
Il percorso porta alla scoperta del Parco dell’Uccellina in Maremma, il quale si estende per circa 30 km lungo la costa meridionale della Toscana, da Principina a Mare fino a Talamone. Questo parco è una delle aree protette più suggestive della regione, con una combinazione di paesaggi naturali che spaziano da catene di colline che discendono verso il mare, dalle spiagge sabbiose e le scogliere alte fino ai pascoli, ai boschi di lecci e alla tipica macchia mediterranea. L’istituzione del parco risale al 1975 e segna un importante percorso di tutela ambientale per la regione.
L’escursione offre anche l’opportunità di esplorare delle due torri più celebri della costa meridionale: le Torri di Castelmarino e Collelungo, nate con funzione di difendere la costa dai pirati e posizionate su promontori rocciosi al picco del Mar Tirreno, che offre ai visitatori un panorama mozzafiato sul mare.
Attraversando il Parco dell’Uccellina ci si immerge in un paesaggio dove il tempo sembra essersi fermato e in cui ogni angolo è testimonianza di una natura viva e rigogliosa.
Sulle tracce del Bertini: Monte della Scoperta
Questo percorso permette di esplorare il Monte della Scoperta, situato nell’Appennino Tosco-Romagnolo, noto per i suoi panorami mozzafiato e la sua natura incontaminata.
L’escursione è una tappa ideale per chi desidera immergersi nella tranquillità della montagna, lontano dalla vita quotidiana. La sua vetta, inoltre, offre delle viste panoramiche che spaziano sulle colline circostanti e sui boschi del Parco, che rendono il Monte della Scoperta un gioiello nascosto dell’Appennino Tosco-Romagnolo.
Sabato 30 novembre
Bisenzio, alla ricerca della sorgente e del ponte medievale, tra castagne e funghi con cantuccini finali
L’escursione alla ricerca della fonte di Bisenzio è un’esperienza suggestiva lungo i confini della riserva naturale di Acquetino Cantagallo. Nonostante non esista una sorgente vera e propria, il nome stesso del fiume rivela un affascinante segreto: Bi-sentius, “doppia corrente”, poiché il fiume nasce dall’unione di due corsi d’acqua.
La partenza è da Migliana, a circa 590 metri, seguendo il sentiero di Tabernacoli. La discesa conduce fino ai Ruderi del Mulino dell’Almanacco e nei pressi delle “acque che scorrono insieme” si sosterà per un pranzo a sacco.
Dopo la pausa si prosegue verso l’antico Ponte di Taglianico sul Fosso di Trogola, un tratto che costeggia il torrente in un contesto naturale quasi selvaggio, per poi risalire verso Migliana dall’altro versante della valle, passando anche per la Croce del Montini.
Una volta tornati in paese, i più golosi potranno fermarsi all’Antico Forno Santi, famoso per i cantucci preparati in molte varianti. Un finale perfetto per un’escursione tra natura e sapori autentici.