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Antico torneo della Pallagrossa – Parco Liberazione e Pace (Ex Ippodromo), Prato (Prato)

Già praticato alla fine del ‘500, questo evento sportivo simile al calcio storico fiorentino si svolgerà nella Nuova Arena del Parco Liberazione e Pace (ex Ippodromo, ingresso da via del Purgatorio) e fa parte del Festival ‘Settembre-Prato è Spettacolo’. Le squadre dei quattro rioni della città, formate da 25 giocatori ciascuna, si sfideranno in partite di un’ora, cercando di fare più poste (punti) possibili. La prima gara, il 9 alle 18, vedrà contrapposti Gialli e Rossi; il 10, sempre alle 18, la sfida tra Azzurri e Verdi. L’ultimo atto sarà la finalissima del 16 (ore 18).
L’antico torneo della Palla Grossa è tra i principali appuntamenti delle tradizioni cittadine di Prato. Ha origini medioevali ed è molto simile al calcio in costume fiorentino. Veniva giocato in un campo più corto con una sfera più grande e più pesante rispetto al calcio fiorentino, da qui anche l’origine del nome del gioco “Palla Grossa”. La città era suddivisa in quattro quartieri (Santo Stefano, Santa Maria, Santa Trinita e San Marco) che si sfidavano fra di loro.
La preparazione del torneo era scandita da cerimonie solenni. I calcianti partivano in corteo dalla chiesa di riferimento del quartiere per arrivare all’arena di gioco. Si giocava dalle ventidue alla mezzanotte e venivano nominati sei giudici ad arbitrare la partita, seduti su un seggio rialzato.
Le due squadre erano composte da 54 giocatori, detti “calcianti”. Dovevano avere tra 18 e i 45 anni ed essere sani, robusti e di buona fama. I ruoli di gioco erano: corridori (attaccanti), sconciatori (difensori), datori innanzi (centrocampisti) e datori addietro (portieri). Quando la palla oltrepassava lo steccato avversario era punto, detto “caccia”. La partita durava un’ora di tempo e vinceva chi aveva ottenuto il maggior numero di punti.