Cosa c’è di bello al cinema

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a cura di Francesco Gerardi

Il ritorno sul grande schermo di un’icona degli anni ’90 (il policromatico gruppo di supereroi Power Rangers) e il tentativo del cinema italiano di dimostrare che anche noi abbiamo il nostro The Social Network (the startup)… Cosa andrete a vedere questa settimana?

Power Rangers

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Regia di Dean Israelite. Scritto da John Gatins. Cast: Dacre Montgomery, Naomi Scott, RJ Cyler, Becky G., Ludi Lin, Bill Hader, Elizabeth Banks, Bryan Cranston, Sarah Grey, Anjali Jay, Patrick Sabongui, David Denman.

Trama Reboot cinematografico della popolare serie tv americana ispirata ai Super Sentai giapponesi: nell’immaginaria cittadina di Angel Grove, cinque adolescenti “problematici” vengono scelti dal Destino per vestire i panni della nuova generazione di Power Rangers, guerrieri mascherati chiamati a proteggere la terra dalle forze del male. Il male è la strega intergalattica Rita Repulsa, sconfitta dalla precedente squadra di eroi, tornata sulla Terra e ora in cerca di vendetta. Grazie alle straordinarie capacità acquisite e all’aiuto del mentore Zordon, i ragazzi capiscono che l’unico modo per difendere il pianeta dagli attacchi alieni è unire le forze e fidarsi l’uno dell’altro.

Chi sono i nuovi Power Rangers

Jason, il Red Ranger (Dacre Montgomery) è la stella della squadra del high school football di Angel Grove, fino a quando non commette un errore. Quando lo incontriamo la prima volta è in cerca di riscatto e lotta per ritrovare se stesso: presto gli verrà data l’occasione di capitanare una nuova squadra formata da un improbabile gruppo di adolescenti e troverà così in se stesso la forza di affrontare la sfida più importante, più difficile della sua vita.
Kimberly, la Pink Ranger (Naomi Scott) è la reginetta di Angel Grove High, ma la sua popolarità è in calo e lei è in cerca di una nuova identità. Sembra ribelle e brusca, ma in realtà nasconde un segreto che la rende estremamente vulnerabile.
Billy, il Blue Ranger (RJ Cyler) ha difficoltà a comunicare con gli altri e a interagire socialmente. Astuto e dolce, è l’anima pura del gruppo. Billy non ha mai avuto amici, per questo incontrare dei teenager con cui trovarsi a suo agio è stata un’impresa per lui. Presto comincerà a comunicare con le persone come non gli era mai riuscito prima.
Trini, la Yellow Ranger (Becky G.) è misteriosa e brillante. I suoi genitori si spostano continuamente per lavoro e lei è sempre la nuova arrivata in ogni scuola. Solitaria per scelta, Trini è indipendente, silenziosa e osservatrice. Desidera avere un gruppo di amici, ma non lo ammetterà mai neanche a se stessa.
Zack, il Black Ranger (Ludi Lin) è spavaldo e spaccone. All’esterno appare un duro, ma dietro l’apparente sfrontatezza nasconde una grande complessità. Zack mostra tutto di se stesso tranne la sua vera natura, e questo lo fa sentire profondamente inferiore ai compagni.

Curiosità

Questo è il terzo film dedicato ai Power Rangers, dopo Power Rangers – Il film (1995) e Turbo Power Rangers – Il film (1997).

Power Rangers è un marchio che esiste da decenni e che si è trasformato  negli anni. Tutto è cominciato in Giappone con la serie live-action Super Sentai, che fin dal 1975 ha raccontato le imprese di una squadra di supereroi che lottano contro mostri pazzeschi dotati di armi incredibili. I Power Rangers sono sbarcati sulla TV americana nel 1993 con una serie ambientata nella fittizia cittadina di Angel Grove, in California, dove cinque adolescenti “particolari” (“with attitude“, venivano descritti da Zordon), ognuno dei quali caratterizzato da un colore e potere, sono scelti per sconfiggere una potente strega aliena (Rita Repulsa).

Bryan Cranston, che nel film interpreta Zordon, ha prestato la voce ad alcuni mostri nello show del 1993. Il nome del Blue Ranger, Billy Cranston, è un omaggio all’attore.
Le tute dei Power Rangers sono state prodotte dalla Weta di Peter Jackson: sono state realizzate tre tute per ciascun ranger, una tuta per tutti i giorni e due tute per gli stunt.

I produttori descrivono il film come un incrocio tra Spiderman di Sam Raimi e Breakfast Club.


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the startup_325x464Regia di Alessandro D’Alatri. Scritto da Francesco Arlanch, Alessandro D’Alatri. Cast: Andrea Arcangeli, Paola Calliari, Matilde Gioli, Luca Di Giovanni, Matteo Leoni, Guglielmo Poggi, Lidia Vitale, Federigo Ceci, Loris Loddi, Massimiliano Gallo.

Qual è il sogno di ogni ragazzo (e non solo) di oggi? Inventare una app e svoltare! È quello che riesce a fare Matteo Achilli, 19enne romano che, esasperato dall’ennesima ingiustizia subita, inventa un social network che fa incontrare domanda e offerta di lavoro seguendo il principio meritocratico. All’inizio nessuno crede al progetto e tanti sono gli avvoltoi pronti ad approfittare di lui. Ma Matteo tiene duro, non si arrende e alla fine arriva la svolta: a soli 19 anni si ritrova così protagonista dell’imprenditoria italiana. Da Roma a Milano, dalla borgata del Corviale al tetto dei grattacieli della city milanese, in poco tempo Matteo diventa famoso e guadagna tanti soldi. La sua faccia è sulle prime pagine dei giornali e la sua start up fa gola ad aziende importanti. Ma il successo ha un prezzo: prendere o lasciare? Il prezzo del successo è lasciare la famiglia, perdere le amicizie, rinunciare all’amore… Cosa sceglierà Matteo?

Chi è Matteo Achilli e cos’è Egomnia

Matteo Achilli, il ragazzo interpretato da Andrea Arcangeli nel film The Startup, esiste. Nato a Roma nel 1992, oggi ha 24 anni e l’idea che ha cambiato la sua vita l’ha avuta a 18 anni, quando frequentava il liceo. Nato e cresciuto nella periferia romana,  Matteo ha subìto sulla propria pelle alcune ingiustizie durante il periodo del liceo: dal licenziamento del padre alle mancate convocazioni alle gare di nuoto nonostante i meriti sportivi. Nel 2012 lancia la sua startup Egomnia, investendo parte dei soldi della liquidazione del padre. Egomnia.com è un portale che mette in contatto in modo meritocratico i ragazzi in cerca di lavoro con le aziende che cercano lavoratori. Un progetto ambizioso apprezzatodai suoi coetanei, che vedono in Egomnia uno strumento per combattere favoritismi e disoccupazione giovanile. Oggi Egomnia conta oltre 850 mila iscritti e 1.200 aziende clienti tra cui Microsoft, Vodafone, Generali, Heineken ed Ericsson ed ha messo in contatto con le aziende oltre 60.000 ragazzi italiani. Il sogno di Matteo si sta realizzando dimostrando a tutti i giovani che con la tenacia, l’impegno e la fortuna, tutto è possibile.

In alternativa

Se non avete voglia di supereroi adolescenti che combattono per salvare la Terra o di startuppari che lottano per sopravvivere nella giungla dell’imprenditoria italiana, ci sono alternative che potete considerare: se siete fan/conoscitori della saga di Underworld c’è Blood Wars, il quinto e probabilmente ultimo capitolo della guerra tra Vampiri e Lycan, probabilmente l’ultima possibilità di vedere la splendida Kate Beckinsale nei panni di Selene; se siete in vena di stranezze all’europea c’è L’altro volto della speranza, ultimo film di Aki Kaurismäki su immigrazione e integrazione; se invece avete la prole da accontentare, I Puffi arrivano in vostro soccorso con Viaggio nella foresta.

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