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Lo straniero, un’intervista impossibile – Teatro Niccolini, Firenze (Firenze)

reading tratto da L’Etranger di Albert Camus, con Fabrizio Gifuni, riduzione letteraria Luca Ragagnin, regia Roberta Lena.
Obbligato a constatare che qualsiasi scelta si rivela inadeguata, l’uomo si scopre straniero a se stesso, paralizzato dalla crudeltà, irrazionale e ineluttabile, delle cose della vita. L’assurdo eroe Meursault ha i tratti raffinati e la voce inconfondibile di Fabrizio Gifuni, attore fra i più sofisticati e autorevoli del teatro e del cinema italiano, simile, in qualche modo, a quel Mastroianni che Visconti scelse come protagonista del film tratto dall’opera di Albert Camus. Un attore e un musicista/dj, uno spazio neutro e un’unica, forte, sorgente di luce. L’abito ricorda l’estetica viscontiana, il sottofondo musicale, a intervalli, è affidato a sonorità e parole di brani ispirati al romanzo, come Killing an Arab dei Cure e The Stranger dei Tuxedomoon. Per un’immersione totalizzante nella storia e nei significati, nei simboli e nelle suggestioni di un classico tradotto per la scena.