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I Cameristi dell’ORT – Relais Santa Croce, Firenze (Firenze)
Daniele Giorgi, Andrea Tacchi (violini), Stefano Zanobini (viola), Luca Provenzani (violocello), Amerigo Bernardi (contrabbasso), Marco Ortolani (clarinetto), Paolo Carlini (fagotto), Andrea Albori (corno).
Accadeva nel 1824 che il conte Ferdinand Troyer, nobile austriaco, filantropo e ottimo clarinettista amatore, desiderasse nelle sue serate di svago e divertimento affiancare al settimino di Beethoven un altro pezzo in cui il clarinetto fosse in evidenza. Si rivolse allora a Schubert, e fu così che nacque l’Ottetto in fa maggiore. Poteva accadere e accadde nel 1824 che, non per “fare la storia”, non per fissare “pietre miliari”, non per scrivere una delle pagine più alte della musica occidentale, ma per riempire le ore di svago appassionato del Conte (e per guadagnarsi qualcosa per riempire il proprio stomaco), Schubert facesse “la storia”, fissasse una “pietra miliare” della musica da camera e scrivesse una delle pagine più alte della musica occidentale. Accade oggi, a 191 anni e 909 km di distanza, che un gruppo di prime parti dell’Orchestra della Toscana si riunisca per godere insieme a voi questa ora di sublime svago musicale.