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Le Mostre d’arte in corso a Firenze

01 Marzo 2024 - 31 Marzo 2024 ore 23:59

Le Mostre d’arte in corso a Firenze e provincia

fino al 6 marzo 2024

Beauty and Desire

Il ritorno prestigioso della pura bellezza espressa nelle opere fotografiche dell’americano Robert Mapplethorpe (1946-1989) a quarant’anni di distanza dalla mostra che lo fece conoscere per la prima volta ai fiorentini.

L’allestimento al Museo Novecento vede un confronto con le raffinate immagini fotografiche del barone Wilhelm von Gloeden (1856-1931) scattate nella Sicilia di fine Ottocento, ritratti le cui messe in scena all’antica hanno anticipato il post-moderno.

Ospitata negli spazi espositivi al primo e al secondo piano del Museo Novecento, Beauty and Desire trae spunto da un nucleo consistente di opere che mette in luce l’intensa produzione artistica di Mapplethorpe, sottolineando il legame della sua ricerca con la classicità, nonché il suo approccio scultoreo al mezzo fotografico, reso evidente tanto nello studio del nudo maschile e femminile, quanto della natura morta, equiparando i corpi agli oggetti secondo una visione e una sensibilità di scultore.

L’esposizione, a cura di Sergio Risaliti con Eva Francioli e Muriel Prandato, è realizzata in collaborazione con la Robert Mapplethorpe Foundation e la Fondazione Alinari per la Fotografia che mette a disposizione una selezione di fotografie.

Orario: tutti i giorni 11-20, chiuso giovedì.

Firenze – Museo Novecento, P.za di Santa Maria Novella, 10

Info: 055.286132 – www.museonovecento.it


fino al 10 marzo 2024

Pier Francesco Foschi (1502-1567) pittore fiorentino

La Galleria dell’Accademia presenta la prima mostra monografica in Europa dedicata a Pier Francesco Foschi, allievo di Andrea del Sarto, collaboratore anche del Pontormo, la cui lunga e fortunata carriera si svolse durante i decenni centrali del Cinquecento, con le commissioni dei Medici e di altre famiglie illustri come i Pucci e i Torrigiani.

Negli anni Quaranta del Cinquecento si aggiudicò la commissione di ben tre pale d’altare per l’importante chiesa di Santo Spirito (dove fu sepolto), che sono le sue sole opere menzionate da Vasari.

Dopo la sua morte, Foschi cadde in completa oscurità e fu riscoperto solo nel Novecento insieme ai pittori del Manierismo.

La mostra, suddivisa in cinque sezioni, riunisce circa quaranta opere autografe del Foschi, tra dipinti e disegni, tra cui la pala d’altare ‘Sacra Famiglia con San Giovannino’ (1526-1530), della Galleria dell’Accademia, numerosi ritratti e la riunione di complessi smembrati e di studi preparatori, come nel caso della Pala della ‘Madonna del Piano’, realizzata nel 1539, per il convento di San Benedetto a Settimo (Cascina).

L’esposizione è a cura di Cecilie Hollberg con Elvira Altiero, Simone Giordani e Nelda Damiano, che ha curato una mostra sull’artista realizzata al Museo dell’Università della Georgia (Athens, USA). Le opere provengono, fra l’altro, da musei di New York, Amsterdam, Cleveland, Madrid e da Galleria Borghese di Roma, Palazzo Spinola di Genova, Accademia Carrara di Bergamo.

Orario: tutti i giorni 8.15-18.20, chiuso lunedì.

Firenze

Galleria dell’Accademia

Via Ricasoli, 58-60

Info: 055.0987100 – www.galleriaaccademiafirenze.it


fino all’11 marzo 2024

Split Face

È la prima mostra personale in Italia dell’artista americano Nathaniel Mary Quinn, noto per i suoi ritratti pittorici realizzati con uno stile che richiama la scomposizione e il collage tipici delle avanguardie storiche.

Ma con molte suggestioni provenienti anche dal mondo dei fumetti. I ritratti sono realizzati con carbone, gouache, foglia d’oro, pastello e pittura a olio. I visi vengono destrutturati e ricomposti in modi e stili del tutto differenti: fronte e naso possono avere tonalità diverse, il labbro dipinto e la fronte rappresentata in modo fotorealistico.

O viceversa. Una ricerca di identità che indaga negli oscuri anfratti della psiche e si risolve alla fine in un senso di inquietudine. Un’operazione condotta da Queen anche su se stesso.

Le sue opere surreali entrano ora con dirompente energia all’interno delle sale della collezione Bardini, creata dal celebre antiquario e collezionista Stefano Bardini, offrendo al pubblico la possibilità di conoscere una serie di dipinti inediti o di recente produzione di Queen accanto alle opere della ritrattistica rinascimentale fiorentina e dei maestri del Novecento italiano. Altre opere sono ospitate al Museo Novecento.

Orario: dal venerdì al lunedì 11-17.

Firenze – Museo Stefano Bardini, Via dei Renai, 37

Info: 055.2342427 – www.musefirenze.it


fino al 3 aprile 2024

Endo

Nell’ambito di ‘Effetto Novecento’ e della ‘Florence Art Week’, ecco una mostra di Namsal Siedlecki a cura di Sergio Risaliti e Stefania Rispoli, concepita come un’installazione ‘site-specific’ immersa nel chiostro rinascimentale del Museo Novecento, luogo che viene interpretato come un vero e proprio ventre all’interno del quale energia e materia continuamente si rigenerano.

Siedlecki, nato in America nel 1986 ma da tempo residente a Seggiano, lavora soprattutto con la scultura, ed è spesso interessato alla natura processuale e trasformativa dei materiali.

Le sue opere sono quasi sempre legate ad un’idea di evoluzione, di trasformazione, e si muovono sul confine tra effimero e permanente.

Spesso anche ispirato da elementi legati al folklore, al luogo e alla storia della cultura come insieme, le opere di Siedlecki combinano suggestioni diverse in oggetti che hanno una natura ambigua, tra il poetico e il giocoso.

Orario: tutti i giorni 11-20, chiuso giovedì.

Firenze – Museo Novecento, P.za di Santa Maria Novella, 10

Info: 055.286132 – www.museonovecento.it


fino al 7 aprile 2024

Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Nouveau

Il Museo degli Innocenti propone, in collaborazione con la Fondazione Mucha, la prima mostra a Firenze dedicata ad Alphonse Mucha (1860-1939), il più importante artista ceco, padre dell’Art Nouveau e creatore di immagini iconiche.

L’esposizione, che presenta oltre duecento opere, è curata da Tomoko Sato con la collaborazione di Francesca Villanti. Alphonse Mucha, fervente patriota, si dedica all’arte e nel 1887 si trasferisce a Parigi dove affina le sue arti e incontra la donna che cambierà per sempre la sua vita, Sarah Bernhardt, l’attrice più bella e famosa dell’epoca, che affida a Mucha la sua immagine rendendolo popolarissimo.

Nasce il mito delle “donne di Mucha”, fanciulle in fiore ritratte in una commistione unica tra sacro e profano, voluttuose e seducenti figure, rappresentate con uno stile compositivo unico.

Le sue opere, le sue illustrazioni, i poster teatrali diventano famosi e le aziende se lo contendono per reclamizzare i propri prodotti, dando vita a campagne pubblicitarie come quella del cioccolato Nestlé, dello champagne Moët & Chandon, e ancora delle sigarette, della birra, dei biscotti e dei profumi.

Dal 1910 al 1939, anno della morte, Mucha vivrà a Praga realizzando il capolavoro ’Epopea slava’, opera colossale composta da venti enormi tele in cui racconta i principali avvenimenti della storia slava.

Orario: tutti i giorni 9-18.

Firenze – Museo degli Innocenti, Piazza della SS.Annunziata, 13

Info: 055.2037122 – www.museodeglinnocenti.it


fino al 5 maggio 2024

Così lontani, così vicini

‘L’esotismo negli interni europei tra ‘800 e ‘900’ è il tema di questa mostra allestita negli spazi espositivi del Museo Stibbert in collaborazione con la Fondazione Alinari per la Fotografia.

Ideata e curata da Sabine du Crest, che ne ha già presentata una versione a Bordeaux, l’esposizione è divisa in 7 sezioni e si propone di illustrare, attraverso un cospicuo gruppo di fotografie e una selezione di oggetti d’arte orientale collezionati da Frederick Stibbert e scelti dal direttore del museo Enrico Colle, il fascino per l’esotismo negli interni europei dalla seconda metà dell’Ottocento fino ai giorni nostri.

Eseguite da grandi fotografi, come Daniel Harlingue, o Dornac, alcune immagini ci restituiscono inediti scorci degli interni abitati da artisti, scrittori, diplomatici e dandy, altre ne declinano la versione italiana con una focalizzazione sul caso fiorentino.

I manufatti extraeuropei, sempre intrecciati per ragioni profonde in tali interni dell’élite europea, fungono non solo da segno di cosmopolitismo e universalismo ma anche da tappe del nostro decentramento culturale e mostrano una volontà di ricerca di armonica convivenza fra culture diverse, alla base di una perduta civiltà integrata con il vivere quotidiano.

Orario: dal lunedì al mercoledì 10-14. dal venerdì alla domenica 10-18, chiuso giovedì.

Firenze

Museo Stibbert

Via Federico Stibbert, 26

Info: 055.475520 – www.museostibbert.it


fino al 30 giugno 2024

Chambres

A Firenze è aperto un nuovo spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea.

Con la mostra Chambres, l’hotel mH Florence & Spa, situato nel pieno centro della città, accoglie nei suoi vari ambienti, interni ed esterni, compreso il lounge appena realizzato, le opere – scultura, pittura, performance, fotografia, video, installazione – di Anna Dormio (Monopoli, 1994), Lori Lako (Pogradec, Albania, 1991), Matteo Coluccia (Neviano, 1992), Max Mondini (Parma, 1990), Mohsen Baghernejad Moghanjooghi (Tehran, 1988) e Stefano Giuri (Neviano, 1991).

‘Chambres’ nasce dalla volontà di Irene Vezzosi, direttrice dell’hotel mH Florence & Spa, e si propone di creare un’occasione espositiva per artisti e artiste, ex allievi delle Accademie di Belle Arti italiane, che hanno terminato il loro percorso di formazione e che stanno già distinguendosi internazionalmente per la qualità della loro ricerca.

È un progetto a cura degli artisti (e docenti) Pantani-Surace e Paolo Parisi, che si rinnoverà di anno in anno con lavori e protagonisti diversi.

Orario: tutti i giorni h24.

Firenze – hotel mH Florence & Spa, Via Luigi Alamanni, 37

Info: 055.0883331 – www.mhflorencehotel.com


fino al 2 marzo

ASSOLO

Casa Botticelli ospita nelle sue stanze, che per anni accolsero la celebre poetessa britannica Elizabeth Barrett e il marito lo scrittore Robert Browning. le opere dell’artista napoletana Anna Corcione, da diversi anni di base a Firenze. La mostra è l’ultimo appuntamento della prima serie di esposizioni dedicate a donne artiste del progetto ‘Camere con vista > sull’arte’ a cura di Eleonora Botticelli e Ester Di Leo. Corcione qui presenta una serie di lavori dedicati alla sua ricerca tra arte e ambiente, una ricerca spontanea e progressiva nata durante i suoi viaggi. Opere in cui elementi organici sono posti sulla tela a volte in modo delicato altre invasivo, come dei segni sulla memoria collettiva. Sulle tele rigorosamente a sfondo bianco troviamo rami nodosi ma sottili, bacchetti e fiori raccolti camminando in varie parti del mondo, con la traccia delle pennellate che gioca con la trama dei rami. Anna, ha viaggiato molto, e quei rametti di arbusti raccolti e preziosamente conservati, sono come una sorta di diario.

Orario: tutti i giorni 16-18 oppure su appuntamento.

Firenze

Casa Botticelli

Piazza San Felice, 8

Info e pren.: 342.5261386 – www.casabotticelli.com


dal 21 febbraio al 5 marzo

Sogno e illusione, mostra Onirica

Da Lucca a Firenze per la sua terza edizione la mostra nata da un’idea di Antonio Possenti e Claudio Giannini, che nello Spazio Espositivo ‘C.A.Ciampi’ di Palazzo Pegaso, sede del Consiglio Regionale della Toscana, si presenta nella sua forma rinnovata. Ad essere esposti i maestri che attraverso i loro lavori hanno saputo stimolare nell’uomo la forza dell’immaginazione attraverso il filtro aureo del desiderio, che hanno saputo trovare nella loro pittura il carattere evocativo e impalpabile del sogno. Oltre sessanta gli artisti presenti dallo stesso Antonio Possenti a Giovanni Possenti; da Mino Maccari a Sandro Luporini; da Pier Luigi Romani a Marco Rindori e Maria Stuarda Varetti, solo per citarne alcuni. L’esposizione è organizzata dall’Associazione Caleidosarte e curata da Marco Gianfranceschi.

Ingresso libero. Orario: dal lunedì al venerdì 10-12 e 15-18, sabato 10-13.

Firenze

Palazzo Pegaso

Via de’ Pucci, 16/r

Info: 340.9892762 – 348.2369121 – flamingoartgallert900@gmail.com


dall’8 febbraio all’8 marzo

Firenze – Kyiv e ritorno

È visibile gratuitamente nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio una mostra fotografica di Massimo Listri curata da Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento. Si tratta di un ciclo di opere fotografiche che Listri ha dedicato alle bellezze architettoniche e artistiche di Kyiv, dove gran parte del patrimonio culturale è a rischio di sopravvivenza. La peculiarità di questa mostra è che, pur trattando di un sanguinoso conflitto in corso, non ha immagini di guerra, distruzioni, feriti e morti. Dodici di queste fotografie su grande formato sono stampate ed esposte su delle strutture metalliche, come quadri antichi sul loro cavalletto, mentre altre sono proiettate sulle pareti della Sala d’Arme, esaltando la cristallina, nitida qualità dei dettagli fotografici, vero cavallo di battaglia del ‘metafisico’ Listri. Un enorme teatro con sedute rosse completamente vuoto, centinaia di foto di donne e uomini raccolte insieme in un tetro collage di caduti, luoghi sacri sviscerati di ogni religione, lussuosi saloni delle feste fermatisi prima dell’ultimo ballo, scorte di pane pronto ad essere distribuito, opere d’arte coperte, sacchi di sabbia che offrono riparo dall’orrore. Una guerra senza protagonisti e senza sangue ma che si intravede incombente dalle immagini di Listri, forse distoniche ma che ci trasmettono fiducia e speranza, perchè la bellezza, la storia, la memoria, l’arte non cadono di fronte a nulla, neanche durante i conflitti.

Ingresso gratuito. Orario: tutti i giorni 14-19, chiuso giovedì.

Firenze

Sala d’Arme di Palazzo Vecchio

Piazza della Signoria

Info: 055.2768325 – www.cultura.comune.fi.it


dal 10 febbraio al 12 marzo

Sacred Space

Una personale dell’artista tessile Cristina Mariani alla Galleria d’arte La Fonderia. In mostra più di 15 opere che richiamano il concetto di Spazio Sacro ma in opposizione alla tradizionale concezione dello stesso come chiuso, delimitato e antropizzato. In esposizione le declinazioni con cui l’artista ha affrontato il tema, dalle Cromatografie ai Kakemono, dalle Bioplastiche create con sabbia islandese alle applicazioni con carta di funghi e fibre tessili. ’Sacred Space’ celebra la cultura post-fossile e pone l’attenzione sul bisogno collettivo di silenzio, di spazi di meditazione e solitudine, in opposizione al consumo e allo sfruttamento del suolo come del tempo. Il suolo, elemento centrale nella ricerca dell’artista tessile, è inteso come organismo vivente, composto da minerali, piante e batteri, la cui conservazione è la chiave per rispondere alle domande legate alla crisi ambientale e al cambiamento climatico. Nel suo lavoro Mariani ricerca la fusione dell’estetica digitale e del dato scientifico con l’arte antica, rituale e lenta della tessitura manuale. La ricerca dei materiali è centrale: foglie, licheni, funghi e il suolo che permette la loro crescita provengono dalle foreste, i colori rarefatti invitano a riconnettersi allo spazio naturale e ad una riflessione sulla condizione umana al tempo della crisi climatica.
Orario: tutti i giorni 10-13 e 15.30-19.30, chiuso domenica e lunedì.

Firenze

Galleria d’arte La Fonderia

Via della Fonderia, 42 R

Info: 055.221758 – www.galleriafonderia.com


dal 13 febbraio al 17 marzo

Land In Land Out

Sedici artisti contemporanei, otto italiani e otto belgi, si confrontano con il formato panoramico 16:9, esponendo coppie di opere nella dimensione 16×9 cm in dialogo con i capolavori della Galleria degli Uffizi, tra i quali dipinti di Fra Bartolomeo, Giovanni Bellini, Ambrogio Lorenzetti, Simone Martini e Lippo Memmi, Tintoretto, Veronese. La mostra è curata dall’associazione culturale Modo, con sede a Bruxelles, insieme a Francesca Sborgi per le Gallerie degli Uffizi. La scelta del formato sedici noni quale ‘filo conduttore’ della mostra, rappresenta il tentativo dell’arte di far riscoprire il senso più intimo e profondo del guardare rappresentato nell’epoca contemporanea dal formato del cellulare ma, soprattutto, misura della psico-visione umana, con l’intenzione di mettere in risalto la relazione che intercorre tra l’opera d’arte e l’osservatore e quale sia il metro percettivo che usiamo per definire ciò che divide noi e la dimensione immaginata dell’opera. Attraverso le loro opere, gli artisti protagonisti del progetto affrontano le forzature e gli stereotipi di questo genere: sono Lucia Bru, Hans Demeulenaere, Edith Dekyndt, Stef Driesen, Hans Op de Beeck, Nathalie Du Pasquier, Serena Fineschi, Tina Gillen, Marco Neri, Luca Pancrazzi, Alessandro Scarabello, Serse, Pieter Vermeersch, Laura Viale, Luca Vitone, Sophie Whettnall.

Orario: tutti i giorni 8.15-18.30, chiuso lunedì.

Firenze

Galleria degli Uffizi

Piazzale degli Uffizi

Info: 055.294883 – www.uffizi.it


dal 22 febbraio al 26 aprile

Roberto Innocenti. Illustrare il tempo

Nuovo appuntamento nel calendario di Palazzo Medici Riccardi, una esposizione dedicata a Roberto Innocenti (Bagno a Ripoli, 1940) curata da Paola Vassalli e Valentina Zucchi e organizzata da MUS.E. Le Sale Fabiani del piano terra ospitano una ricca selezione di lavori, oltre quaranta, del celebre illustratore fiorentino, famoso per le sue immagini iconiche e per aver illustrato alcuni dei capolavori della letteratura mondiale come “Le avventure di Pinocchio”, “Canto di Natale”, lo “Schiaccianoci”, nonché il solo italiano ad aver vinto l’Hans Christian Andersen Award (2008), il premio Nobel della letteratura per ragazzi. Tanto dense e accurate nei dettagli quanto innovative e ampie nell’impianto e nel taglio visivo, queste illustrazioni restituiscono al lettore un universo immaginifico ricco di suggestioni e di stimoli. L’attenzione ai personaggi, alle architetture, al paesaggio – espressa grazie a un tratto nitido – porta Roberto Innocenti a impaginare scenari di grande fascino, entro cui la storia si apre a ulteriori narrazioni e l’osservazione a infinite indagini. Il suo inconfondibile stile, intriso del nitore prospettico della tradizione fiorentina e nel contempo sedotto da una modernissima visione cinematografica, invita il lettore a esplorare un mondo che appare più reale del nostro e fa riflettere sui grandi temi attraversati tanto dalla fiaba quanto dalla storia.

Ingresso gratuito. Orario: tutti i giorni 10-19, chiuso mercoledì.

Firenze

Palazzo Medici Riccardi

Via Cavour, 3

Info: 055.2760552 – www.palazzomediciriccardi.it


dal 6 febbraio al 28 aprile

Autoritratti su carta

Al primo piano della Galleria degli Uffizi, due sale affrescate da Luigi Ademollo accolgono i disegni con i volti di grandi artisti del Cinquecento e del Seicento: Fra Bartolomeo, Pontormo, Luca Giordano, Holbein il Giovane, Rembrandt e tanti altri maestri. Si tratta di una selezione (curata da Luisa Berretti, Laura Donati e Donatella Fratini) di 41 opere cartacee che a causa della loro intrinseca fragilità molto raramente vengono mostrate al pubblico: i materiali su carta, per vulnerabilità rispetto alla luce, possono essere accolti solo in ambienti e condizioni particolari e per non più di tre mesi ogni cinque anni. Tutti i pezzi esposti in questo ambito provengono dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi, una delle più importanti raccolte di grafica al mondo per valore artistico e quantità delle opere conservate (circa 180.000 fogli), il cui primo nucleo fu costituito dal cardinal Leopoldo de’ Medici a partire dalla metà del XVII secolo. La prossima tappa nell’esposizione degli autoritratti vedrà protagonisti, con la rotazione di inizio maggio, gli artisti del Settecento e dell’Ottocento. Si tratta tra l’altro delle prime mostre totalmente ‘autoprodotte’ ed allestite in Galleria direttamente dal personale del Gabinetto Disegni e Stampe.

Orario: tutti i giorni 8.15-18.30, chiuso lunedì.

Firenze

Gallerie degli Uffizi

Piazzale degli Uffizi, 6

Info: 055.294883 – www.uffizi.it


dal 17 febbraio al 28 aprile

Unsettling Genealogies

Il Museo Novecento presenta – per cura di Daphne Vitali – una mostra dell’artista Alessandra Ferrini, nata a Firenze e residente Londra da diversi anni. Artista e ricercatrice, Alessandra Ferrini porta avanti una pratica che riflette sulle eredità del colonialismo e del fascismo italiano, concentrandosi sulle relazioni tra l’Italia, il Nord Africa e l’area del Mediterraneo, un progetto articolato e sfaccettato avviato nel 2020. Le indagini si concentrano sulle origini coloniali e fasciste di alcune istituzioni e dei loro fondatori, unendo spunti e racconti personali a riflessioni storiche e teoriche, nel tentativo di sottolineare la dimensione affettiva della storia. In ‘Unsettling Genealogies’, Alessandra Ferrini intreccia una serie di vicende familiari con un’indagine sulla storia coloniale, sulla classe sociale, sull’imperialismo europeo e sull’eredità fascista. L’opera prende spunto da una fotografia che ritrae il Conte Giuseppe Volpi di Misurata, imprenditore e politico italiano, all’inaugurazione della Terza Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 1935.

Orario: tutti i giorni 11-19, chiuso giovedì.

Firenze

Museo Novecento

P.za di Santa Maria Novella, 10

Info: 055.286132 – www.museonovecento.it


dal 1 marzo al 3 maggio

Hsiao Chin

Alla galleria Il Ponte una sintetica retrospettiva dedicata all’artista cinese Hsiao Chin: in mostra, per cura di Michele D’Aurizio, sedici opere su tela e su carta che vanno dal 1960 al 1998. Nato a Shangai nel 1935 e scomparso nel giugno 2023 dopo un’intensa attività espositiva in tutto il mondo, Hsiao Chin ha intrapreso un percorso di crescita e conoscenza che alla metà degli anni Cinquanta lo ha portato in Europa a contatto con l’Informale spagnolo di Tapies e poi Oltreoceano con l’espressionismo astratto della nascente New York School. Il colore è veramente alla base della pittura di Hsiao Chin. I suoi dipinti si costruiscono con i suoi  colori, sempre puri, decisi, privi di incertezze, come lo è d’altra parte il gesto. La sua esecuzione è rapida, priva di ripensamenti, La costruzione dell’immagine è così semplificata da non ammettere esitazioni. Il controllo dell’atto pittorico è totale. Il gesto è unico, irripetibile, frutto di una lunga e profonda meditazione, che rivela come le sue radici affondino nella cultura e nella tradizione orientale. La superficie dell’opera è il luogo dove si rivela l’accadimento e ogni singolo gesto è un evento che definisce e determina lo spazio, conferendogli senso.

Orario: tutti i giorni 10-13 e 14.30-19, chiuso sabato e domenica.

Firenze

Galleria Il Ponte

Via di Mezzo, 42/b

Info: 055.240617


dal 2 marzo al 1 aprile

Volti d’Africa

L’antico Convento di Bosco ai Frati, luogo caro alla famiglia dei Medici e in particolare a Cosimo il Vecchio e ai due papi Leone X e Clemente VII, ospita una esposizione fotografica di grande suggestione. Attraverso i suoi scatti il fotografo Francesco Noferini ci mostra infatti una serie di uomini, donne e ragazzi provenienti in gran parte dai paesi della Costa d’Avorio, dal Burkina Faso e dal Togo: una rassegna di sguardi pieni di speranza e dignità. L’allestimento occupa la Sala dell’Incontro del monastero, che dal 2020 è tornato nella disponibilità dell’Ordine dei Frati Minori della Provincia Toscana di San Francesco Stimmatizzato (OFM Toscana).

Orario: sabato e domenica 9.30-12.30 e 15-18.

San Piero a Sieve

Chiesa e Convento di Bosco ai Frati

Via Provinciale, 88

Info: 055.848111 – 348.6033328- www.boscoaifrati.org


dal 20 marzo all’8 settembre

L’incanto di Orfeo

È curata da Sergio Risaliti e Valentina Zucchi la mostra promossa dalla Città Metropolitana di Firenze e organizzata da MUS.E che vede Palazzo Medici Riccardi ospitare 80 opere d’arte dedicate alla figura chiave della mitologia greca, Orfeo, opere che spaziano dall’antichità ad alcuni inediti di grandi artisti contemporanei e che narrano vicende che lo legano ad Euridice, all’Ade e alle Baccanti. Tra le opere in mostra, provenienti da istituzioni culturali italiane e internazionali, è possibile ammirare lavori di Tiziano e Rembrandt, De Chirico e Feuerbach. Il progetto, dedicato al rapporto secolare tra arte, musica, poesia e filosofia, nasce dalla presenza emblematica della statua di Orfeo di Baccio Bandinelli nel cortile principale di Palazzo Medici Riccardi e dalla risonanza del mito nella civiltà rinascimentale, moderna e contemporanea. Orfeo infatti non è solo cantore o musico ma anche sciamano e psicopompo: l’incanto della sua poesia, accompagnata dalla lira, ammansisce uomini selvaggi e animali feroci. Alle opere figurative sono accostati codici e volumi originali a stampa dei testi classici e moderni, così come sono ricordate anche le opere in musica ispirate al mito di Orfeo

Orario: tutti i giorni 9-19, chiuso mercoledì.

Firenze

Palazzo Medici Riccardi

Via Cavour, 3

Info: 055.2760552 – www.palazzomediciriccardi.it


dal 22 marzo al 21 luglio

Angeli caduti

Restituire la complessità dell’arte di Anselm Kiefer, celebrandone l’intreccio tra figura e astrazione, natura e artificialità, creazione e distruzione, in un progetto che coinvolge gli spettatori sia nello spazio fisico che in quello concettuale delle sue opere. Arriva nelle sale rinascimentali di Palazzo Strozzi una grande mostra dedicata al tedesco Kiefer (classe 1945), un autore la cui pratica artistica abbraccia media diversi, tra cui pittura, scultura, fotografia, xilografia, libri d’artista, installazioni e architettura. A cura di Arturo Galansino, l’esposizione presenta un percorso attraverso opere storiche e nuove produzione: opere di forte impatto che investigano i temi della memoria, del mito, della guerra e dell’esistenza, fino a installazioni che incorporano elementi come terra, piombo e libri bruciati. Grandezza, spazio, dimensioni e materiali insoliti che comunicano allo spettatore una sensazione di tangibilità e materialità. Partito alla fine degli anni Sessanta con una riflessione sulla storia della Seconda guerra mondiale e sull’eredità emotiva e culturale della Germania, Kiefer ha intrapreso un cammino in cui si uniscono e confondono mito, religione, misticismo, poesia, filosofia. L’espressione “angeli caduti” indica gli angeli cacciati dal Paradiso a seguito della loro ribellione contro Dio. Quest’immagine simbolica, rappresentazione dell’intera umanità, diventa punto di partenza della mostra a Palazzo Strozzi: un viaggio attraverso allegorie, figure e forme che riflettono sull’identità, la storia, la letteratura e la filosofia.

Orario: tutti i giorni 10-20.

Firenze

Palazzo Strozzi

Piazza Strozzi

Info: 055.2645155 – www.palazzostrozzi.org


dal 23 marzo al 14 luglio

Mimmo Jodice. Senza tempo

Le opere fotografiche senza tempo del maestro napoletano Mimmo Jodice (classe 1934) sono per la prima volta in mostra a Firenze, a Villa Bardini, per cura di Roberto Koch. Dopo Lisetta Carmi, prosegue così il progetto ‘La grande fotografia italiana’ di Gallerie d’Italia, che omaggia i nostri migliori fotografi del Novecento. A Firenze la mostra si arricchisce di una sezione dedicata alle immagini delle opere fiorentine di Michelangelo Buonarroti, che escono dagli archivi di Jodice dopo trent’anni: dieci lavori vintage accumunati dalla lunga ricerca dell’artista sulla scultura ed in particolare sui volti, che l’autore estrae dal contesto. Accompagna poi l’esposizione un documentario sulla vita di Jodice realizzato dal regista Mario Martone, suo amico e concittadino. Sono esposte 80 opere, realizzate tra il 1964 e il 2011, che ripercorrono i più importanti temi del lavoro artistico del fotografo, suddivisi nelle sezioni Anamnesi, Linguaggi, Vedute di Napoli, Città, Natura, Mari. Dalla sequenza di volti statuari e mosaici antichi, realizzati per l’architetto Gae Aulenti per la stazione Museo della metropolitana di Napoli, alle sperimentazioni in camera oscura degli anni ’60 dove le regole del linguaggio fotografico vengono stravolte. Dai panorami enigmatici e rarefatti di Napoli e di altre capitali alla visione di una Natura aggressiva e alla dimensione dell’assoluto che emana dai suoi mari, dove il tempo sembra fermarsi.

Orario: tutti i giorni 10-19.30, chiuso lunedì.

Firenze

Villa Bardini

Costa San Giorgio, 2

Info: 055 2989816 – www.villabardini.it


fino al 2 giugno 2024

Scarperia – Palazzo dei Vicari

I Medici, gente del Mugello. Ritratti di famiglia dalle Gallerie degli Uffizi

Altra conferma della nuova edizione del progetto ‘Terre degli Uffizi’ è la presenza del Comune di Scarperia e San Piero, in particolare il Palazzo dei Vicari – Museo dei Terri Taglienti di Scarperia, dove torna la famiglia più celebre del Mugello, quella dei Medici.

Prima proprietari terrieri attraverso i possedimenti e le ville di Cafaggiolo e del Trebbio (oggi nel comune di Barberino di Mugello), poi banchieri inurbati giunti al governo della città attraverso le istituzioni repubblicane e infine famiglia granducale, i Medici furono sempre protettori delle arti e della cultura.

Quasi certa è la loro provenienza dal Mugello, non a caso si intitolava “La stirpe dei Medici di Cafaggiolo” un celebre saggio di Gaetano Pieraccini edito nel 1924 che è tra le prime ricognizioni documentate sulla storia della famiglia. Cafaggiolo risulta di proprietà dei Medici almeno dal 1359 e nel 1427 il catasto la dice in possesso di Averardo di Francesco di Bicci ma nel 1443, estintasi la discendenza di Averardo, Cafaggiolo passa ai cugini Cosimo e Lorenzo di Giovanni di Bicci.

La villa, nel nuovo impianto realizzato da Michelozzo, sarà poi la residenza estiva di Lorenzo il Magnifico, che vi ospiterà Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, e utilizzata come casino di caccia dai granduchi Cosimo I, Francesco I e Ferdinando I.

Non stupisce quindi di trovare fra le 4 opere concesse dagli Uffizi in prestito alla mostra anche l’affresco con il ritratto di Bianca Cappello, seconda moglie di Francesco I, eseguito dalla bottega di Allessando Allori fra il 1560 e il 1585. Il dipinto – un affresco staccato – è una specie di ritorno in quanto fu ritrovato nella chiesa di Santa Maria a Olmi a Borgo San Lorenzo, da dove fu staccato nel 1871 per essere trasferito agli Uffizi.

Orario: tutti i giorni 10-13 e 14.30-18.30, chiuso martedì e mercoledì.

Scarperia – Palazzo dei Vicari, PIazza dei Vicari

Info: 055.8468165 – www.uffizi.it/terre-degli-uffizi – www.prolocoscarperia.it


fino al 31 luglio 2024

Archeologia svelata a Sesto Fiorentino

Alla Biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino una mostra di antichi reperti che ci racconta ‘Momenti di vita nella piana prima, durante e dopo gli Etruschi’.

L’esposizione, ideata e curata dalle archeologhe Valentina Leonini (Soprintendenza) e Barbara Arbeid (Museo Archeologico di Firenze) getta nuova luce sulla storia della presenza umana nella fertile pianura situata sotto Monte Morello, abitata e coltivata ininterrottamente fin dal Neolitico, a partire dal VII millennio a.C..

Accanto ai resti più antichi, la mostra propone numerosi oggetti appartenenti al corredo funebre della vicina Tomba della Montagnola, costruita nella seconda metà del VII secolo a.C. per ospitare le spoglie di una nobile famiglia etrusca e ritrovata solo nel 1959.

Esposti unguentari in alabastro o bucchero, una fibula in oro a forma di sanguisuga e una tenia (fascia) con rosette applicate, statuette e placchette in osso decorate e incise, numerosi avori e perfino un uovo di struzzo finemente decorato.

All’epoca romana risale invece una collana d’oro modernissima trovata durante i recenti scavi per la costruzione del parcheggio dell’Ipercoop.

Ingresso gratuito. Orario: lunedì 14.30-19.30, martedì e giovedì 9-23, mercoledì e venerdì 9-19.30, sabato 9-14, domenica 10-13, chiuso nelle feste canoniche.

Sesto Fiorentino

Biblioteca Ernesto Ragioneri

Piazza della Biblioteca, 4

Info: 055.4496851 – biblioteca@comune.sesto-fiorentino.fi.it

Dettagli

Inizio:
1 Marzo ore 0:00
Fine:
31 Marzo ore 23:59
Categorie Evento:
,
Sito web:
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