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Sacralità e Gusto: Naomi Berrill – Pieve di Sant’ Appiano, Barberino val D’elsa, loc. Sant’Appiano (Firenze)
“Imbraccia il suo violoncello come fosse una chitarra piena di poesia, lasciata per sbaglio sulla terra . Per non dire della sua voce: elegiaca, fatata, sognante. Da questo incontro di panorami dell’anima, da questa jam di orchestre emozionanti per cameretta, viene fuori il suo album di debutto, “From the ground”, splendida e soffusa rilettura in chiave personalissima di generi ritenuti di norma incompatibili tra di loro. Nella concezione musicale della Berrill, il barocco di Henry Purcell si intreccia alle canzoni senza tempo di Nick Drake; l’ethos pacifista di Pete Seeger sposa il romanticismo diSchumann e Debussy e l’orgoglio sincopato di Nina Simone. E poi sfilano insieme Bach, Charlie Winston, Elis Regina,Marco Ambrosini, Susanna Wallmrod, Avishai Cohen,Blossom Dearie, Erroll Garner, Lisa Hannigan, Pascal Pinon… Ci si innamora seduta stante della sua visione magica e aperta del suono”. (da @ Maurizio di Fazio, Il Fatto Quotidiano)