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Patrizia Bonanzinga – Spazi di relazione – Passaggi Arte Contemporanea, Pisa (Pisa)

08 Ottobre 2016 - 03 Dicembre 2016

Spazi di relazione comprende un corpus di opere fotografiche relative alla produzione piùrecente della Bonanzinga. È composta da una selezione di lavori appartenenti a treprogetti – The Big Data World, Nelle mie stanze, Groenlandia – diversi quanto a soggetti,ma accomunati da un uso della manipolazione digitale che intensifica il rapporto percettivocon i luoghi rappresentati, intessendo un gioco di relazioni e di rimandi tra la realtà e lasua interpretazione. Ciò che viene restituito rinvia a contenuti importanti nella riflessionedell’autrice, a varie declinazioni della dimensione temporale – tra passato e accelerazioniverso il futuro – e ai suoi effetti sui luoghi, sugli assetti sociali, sulla Natura. La Bonanzingacostruisce questo senso vivido delle stratificazioni temporali tramite immagini accostatel’una all’altra, dittici che forniscono una visualizzazione della durata.Nelle fotografie appartenenti al ciclo The Big Data World, le architetture di spazi pubblici ele persone che le attraversano si manifestano in un gioco di sovrapposizioni, trasparenzee duplicazioni il cui intreccio sembra voler rendere palpabile la complessa rete di dati e discambi informativi che come una seconda pelle avvolgono la realtà in cui viviamo. Consempre maggior facilità e frequenza tali dati vengono veicolati attraverso l’uso di dispositivielettronici che consentono di scattare e diffondere immagini in tempo reale, quali l’iPhoneper l’appunto, medium da cui prende le mosse la Bonanzinga per sviluppare il suopersonale percorso di ricerca: “così io, fotografa, scatto principalmente con l’iPhone, comeoggi tutti fanno, perché ciò che differenzia l’occhio del professionista è il progetto.” Mal’universo dei “Big Data” induce a presagire scenari futuri non sempre rassicuranti, dove gliindividui, più che comunicare tra loro, si relazionano a dispositivi tecnologici, come inalcune immagini viene evidenziato.Una serie di missioni in Mozambico sono all’origine del ciclo di fotografie Nelle mie stanze,che comprende immagini di antichi edifici abbandonati risalenti all’epoca dellacolonizzazione portoghese, quali la fortezza di São Sebastião, in Ilhia de Moçambique, o ilPalazzo del Governatore, a Cabaceira Grande: “cercavo – dichiara l’autrice – il modo ditrasmettere quella strana sensazione di totale smarrimento o di ‘non essere’ chenormalmente sento quando mi trovo in luoghi altri, che non conosco, lontano dai miei.Luoghi che, a mio avviso, hanno il potere di trasmettere atmosfere magiche. Molto spessosono luoghi abbandonati, ma non solo”. Con misurati interventi sulla texture, sulle luci esulle geometrie architettoniche, le composizioni fotografiche di Patrizia Bonanzingarestituiscono il fascino di questi luoghi abbandonati, su cui il tempo si è sedimentato. Piùche sostituire la realtà, questi interventi diventano una forma di percezione intensamentepartecipe del reale stesso.Nella serie Groenlandia predominano i paesaggi naturali dei ghiacciai caratterizzati dasuggestivi effetti estetici di raddoppiamento al centro, i cui esiti si traducono in immaginidalle molteplici valenze. Se in alcune di esse il paesaggio dirada in figurazione astratta, inaltre l’effetto duplicatore crea un’immagine ambigua, che rimanda alla maestosità sublimedei paesaggi nordici e al contempo al loro attuale precario equilibrio, a seguito dicambiamenti climatici che stanno portando al progressivo scioglimento dei ghiacciai, a unloro dimezzamento. Tale dimezzamento viene “virtualmente raddoppiato” nellatrasfigurazione fotografica, “con il preciso intento” dichiara l’autrice – “utopico, e anchedesiderio, sempre utopico, di riparare i danni”.Patrizia Bonanzinga (Bolzano, 1954). Matematica e fotografa ha vissuto in molte città in diversiPaesi (Messico, Algeria, USA, Francia, Cina e Belgio). E’ in Cina (1995-1998) che ha deciso didedicare la sua attività professionale esclusivamente alla fotografia. In quel periodo lavora a diversiprogetti legati alla Cina che hanno dato luogo a esposizioni e pubblicazioni su riviste italiane edestere (Marie Claire Italia, Class, Espresso, DS Francia, Frigidaire). Ha esposto in: Italia, USA,Russia, Polonia, Guatemala, Spagna, Francia, Cina, Mozambico, Belgio e Portogallo. Le suefotografie sono inserite nelle collezioni della Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, dellaHouse of Photography di Mosca, del MAXXI Museo nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma,del Centro di Documentazione e di Formazione Ricardo Rangel di Maputo, del Ministero AffariEsteri, della Fondazione Basso di Milano e in collezioni private.Sviluppa il suo lavoro secondo due piani distinti: da una parte viaggia in territori sensibili con ilchiaro intento di raccontare storie, e realizza reportage usando le classiche tecniche analogiche,dall’altra si interroga sulla relazione tra fotografia e realtà e costruisce dei medi formati digitali dovele immagini sono tagliate, elaborate e rimontate; in tal modo cerca di esprimere una nuova realtà, avolte plausibile a volte surreale.

Dettagli

Inizio:
8 Ottobre 2016 ore 0:00
Fine:
3 Dicembre 2016 ore 0:00
Categorie Evento:
,
Tag Evento:

Luogo

Passaggi Arte Contemporanea
Via Garofani, 14
Pisa, Toscana 56125 Italia
+ Google Maps
Telefono:
050.8667468 - 338.3525236
Sito web:
www.passaggiartecontemporanea.it

Organizzatore

Patrizia Bonanzinga – Spazi di relazione
Telefono:
050.8667468 - 338.3525236
Sito web:
http://www.passaggiartecontemporanea.it
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