5 film che vi consigliamo di vedere

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a cura di Francesco Gerardi

Un’avventura animata, una storia d’amore nello spazio, l’adattamento cinematografico di un classico della letteratura per l’infanzia, la biografia della “peggiore cantante d’opera della storia”, un dramma familiare: tra tutto il popò di roba arrivato in sala nelle ultime due settimane, questi cinque sono i film da non perdere.

Oceania

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Diretto da Ron Clements e John Musker. Scritto da Ron Clements, John Musker, Taika Waititi. Doppiatori: Angela Finocchiaro, Raphael Gualazzi, Chiara Grispo. Trailer

Trama: Tremila anni fa i più grandi navigatori al mondo attraversavano lo sconfinato Oceano Pacifico, alla scoperta delle isole dell’Oceania. Poi per un millennio  i loro viaggi cessarono, e ancora oggi nessuno sa il perché. Da Walt Disney Animation Studios arriva Oceania, un’entusiasmante avventura d’animazione incentrata su una vivace adolescente di nome Vaiana che s’imbarca in una missione per salvare il suo popolo. Durante il suo viaggio incontrerà il semidio in disgrazia Maui, che la aiuterà a diventare una grande esploratrice. Insieme, Vaiana e Maui attraverseranno l’oceano in un’incredibile avventura che li porterà ad affrontare bestie feroci e ostacoli impossibili. Lungo questo percorso, Vaiana porterà a termine l’antica ricerca dei suoi antenati e capirà finalmente qual è il suo posto nel mondo.

Siccome non c’è due senza tre, dopo Big Hero Six e Zootopia i Walt Disney Animation Studios sfornano un’altra piccola meraviglia. In Oceania c’è tutto quello che ci si aspetta da un film disneyano (l’avventura, le risate, la morale) con l’aggiunta di un’ambientazione polinesiana da stropicciarsi gli occhi e di una protagonista che contribuisce splendidamente all’opera di “riscrittura” delle principesse disney per i tempi moderni: da belle addormentate a regine, guerriere ed esploratrici.


Passengers

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Diretto da Morten Tyldum. Scritto da Jon Spaihts. Cast: Chris Pratt, Jennifer Lawrence, Michael Sheen, Laurence Fishburne, Aurora Perrineau, Marie Burke.

Trama: Durante un viaggio verso una nuova casa su un altro pianeta, due passeggeri vengono svegliati 90 anni prima del previsto per un guasto della nave spaziale. Jim (Chris Pratt) e Aurora (Jennifer Lawrence) restano così intrappolati, prima si malsopportano, poi si innamorano e alla fine scoprono che l’astronave è in grave pericolo. La vita di 5000 passeggeri addormentati dipende da Jim e Aurora, solo loro possono salvarli.

Se siete di quelli che hanno l’intolleranza alla fantascienza, occhio a scartare questo film solo perché ci sono lo spazio profondo, le astronavi, le tute spaziali, le chiacchiere pseudo-scientifiche: alla fine in Passengers queste cose fanno solo da sfondo alla storia d’amore tra Jim e Aurora. Chris Pratt e Jennifer Lawrence sono bravi e belli (e infatti gran parte della promozione di Passengers è consistita nel portarli in giro, farli chiacchierare il più possibile tra loro e distrarli il meno possibile con il film), hanno una discreta intesa, regalano buone interpretazioni e tengono in piedi il film nonostante la sceneggiatura a tratti… Incerta, diciamo così.


Il GGG – Il Grande Gigante Gentile

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Diretto da: Steven Spielberg. Scritto da: Melissa Mathison. Cast: Mark Rylance, Ruby Barnhill, Bill Hader, Rebecca Hall, Penelope Wilton, Jemaine Clement, Ólafur Darri Ólafsson, Adam Godley, Michael Adamthwaite, Haig Sutherland.

Trama: Il Grande Gigante Gentile è un gigante diversissimo dagli altri abitanti del Paese dei Giganti che, come San-Guinario e Inghiotticicciaviva, si nutrono di esseri umani, preferibilmente bambini. E così una notte il GGG – che è vegetariano e mangia soltanto di cetrionzoli e sciroppio – rapisce Sophie, una bambina che vive a Londra, e la porta nella sua caverna. Inizialmente spaventata dal misterioso gigante, Sophie ben presto si rende conto che il GGG è in realtà dolce, amichevole e può insegnarle cose meravigliose. Il GGG porta infatti Sophie nel Paese dei Sogni, dove egli cattura i sogni che di notte manda ai bambini. L’affetto tra i due cresce rapidamente e quando gli altri giganti sono pronti a nuova strage, il GGG e Sophie decidono di avvisare dell’imminente minaccia nientemeno che la Regina d’Inghilterra. Tutti insieme escogiteranno un piano per sconfiggere i giganti una volta per tutte.

L’adattamento di un romanzo di Roald Dahl e Spielberg che torna a fare il cinema per bambini (esiste ancora il cinema per bambini?) dopo i sei anni passati da Le avventure di Tintin: basta, non credo ci sia bisogno di aggiungere altro ai motivi per cui vale la pena andare a vedere questo film.


Florence

florence

Diretto da Stephen Frears. Scritto da Nicholas Martin. Cast: Meryl Streep, Hugh Grant, Simon Helberg, Rebecca Ferguson, Nina Arianda, John Kavanagh, David Haig, Christian McKay, Mark Arnold. Trailer

Trama: Nel 1944 l’ereditiera Florence Foster Jenkins è tra le protagoniste dei salotti dell’alta società newyorchese: mecenate generosa e appassionata di musica classica, con l’aiuto del marito e manager St. Clair Bayfield, Florence intrattiene l’élite cittadina con performance canore di cui lei è la star. Quando canta, quella che sente nella sua testa come una voce meravigliosa è per chiunque l’ascolti orribilmente ridicola. Protetta dal marito, Florence non verrà mai a conoscenza di questa verità. Quando la donna decide di esibirsi in pubblico in un concerto alla Carnegie Hall (senza invitati controllati), St. Clair si trova di fronte alla più grande sfida della sua vita.

Quella di Florence Foster Jenkins è una storia così assurda che si fa fatica a crederla vera (se vi va di saperne di più, leggete questo libro qui): parliamo di una donna la cui esibizione alla Carnegie Hall fu definita da Life Magazine “probabilmente la più completa e assoluta mancanza di talento mai pubblicamente dimostrata a Manhattan”… Piuttosto esplicativo, no? Da questa storia assurda vien fuori un film delizioso, raffinato, divertente e commovente: c’è quel maestro di Stephen Frears dietro alla macchina da presa, quella dea di Meryl Streep davanti (che Iddio ce la preservi fino alla notte dei tempi), uno Hugh Grant che non sfigura a stare accanto alla dea e di sfondo una New York bella come solo la New York di quegli anni può essere.


Il cliente

il cliente

Diretto da Asghar Farhadi. Scritto da Asghar Farhadi. Cast: Shahab Hosseini, Taraneh Alidoosti.

Trama: Emad e Rana sono una giovane coppia di attori costretta a lasciare la propria casa al centro di Teheran a causa di urgenti lavori di ristrutturazione. Un amico li aiuta a trovare una nuova sistemazione, senza raccontare nulla della precedente inquilina che sarà invece la causa di un “incidente” che sconvolgerà la loro vita.

Asghar Farhadi è uno dei registi migliori della sua generazione, certamente in Iran e probabilmente nel mondo. Se non lo conoscete e volete farvi un’idea di che cinema faccia, guardate Una separazione. Se vi dovesse piacere, andate subito a vedere Il cliente: non è un film semplice sia se si considera la storia che racconta (il tema preferito di Farhadi è la famiglia, la difficoltà di costruirla, la fragilità sulla quale si regge, la facilità con cui si spacca) che per il modo in cui la racconta (l’azione è il dialogo, l’intreccio è il dialogo, la storia sta nei dialoghi), ma ne vale la pena perché… È difficile spiegarlo, ma alla fine di film come questo si ha la sensazione di aver imparato qualcosa su una parte enorme, complicata e fondamentale dell’esperienza umana.

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